Firmata l'intesa per la prima copertura assicurativa destinata agli enti ecclesiali in caso di eventi catastrofali come terremoti, alluvioni e precipitazioni intense. Attivazione automatica

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Uno scudo digitale per proteggere le realtà ecclesiali in caso di eventi catastrofali. Il cardinale presidente della Cei Matteo Zuppi e il ceo di Generali Italia Giancarlo Fancel hanno firmato ieri, 3 settembre, un’intesa per la prima copertura parametrica destinata agli enti ecclesiali. In concreto, grazie all’accordo oltre 25mila parrocchie nelle 226 diocesi d’Italia disporranno di una protezione assicurativa avanzata in caso di eventi come terremoti, alluvioni e precipitazioni intense.

La soluzione, strutturata in forma parametrica, si basa su tecnologie digitali predittive e prevede l’attivazione automatica senza necessità di perizie né di certificazioni dei tecnici e dei liquidatori, garantendo sostenibilità, trasparenza e protezione immediata per i beni delle comunità ecclesiali. Un «modello virtuoso di collaborazione a favore delle parrocchie», lo ha definito Zuppi, ricordando che negli ultimi anni diversi edifici di culto sono stati messi a dura prova da eventi estremi legati al cambiamento climatico. «Conservare il nostro patrimonio ci sta a cuore – ha aggiunto -, perché è per tutti, sono le nostre radici. L’accordo sottoscritto intende essere una risposta efficace ai bisogni delle nostre comunità. Gli edifici non sono semplici strutture, ma rappresentano la nostra storia e vogliamo siano anche il nostro futuro».

Fancel, da parte sua, ha rivendicato il ruolo di Generali, «da sempre al fianco delle comunità e dei territori come «solido partner del Paese. Questo accordo – ha continuato – ci consente di mettere a disposizione il nostro patrimonio di esperienze, competenze e valori, per rispondere con strumenti innovativi alle grandi trasformazioni ambientali e sociali in atto».

4 settembre 2025

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