Venerdì 5 Settembre 2025 23:09
Allarme alimenti ultra processati, gravi danni alla salute
Gli alimenti ultra-processati danneggiano la nostra salute riproduttiva e metabolica, anche se non vengono consumati in eccesso -
#senza categoria
leggi la notizia su RomaDailyNews
Secondo uno studio internazionale coordinato dall’Università di Copenhagen i cibi ultraprocessati alterano gli ormoni e inducono un aumento di peso. In particolare, le persone che adottano una dieta ultra-processata aumentano di peso rispetto a chi si nutre di alimenti poco elaborati, anche a parità di calorie assunte.
Lo studio, pubblicato su Cell Metabolism, ha anche rivelato che una dieta ricca di alimenti ultra-processati introduce livelli più elevati di inquinanti, noti per influenzare negativamente la qualità dello sperma.
“I nostri risultati dimostrano che gli alimenti ultra-processati danneggiano la nostra salute riproduttiva e metabolica, anche se non vengono consumati in eccesso. Ciò indica che è la natura di questi alimenti a renderli dannosi”, afferma Jessica Preston, autrice principale dello studio, che ha condotto la ricerca presso il Centro NNF per la Ricerca Metabolica di Base (CBMR) dell’Università di Copenaghen.
Cosa s’intende per alimenti ultra-processati? Secondo un editoriale di Nature del 3 settembre, “ultra-processati”, è un “termine generico che indica prodotti realizzati con ingredienti industriali ed estratti alimentari con additivi. Questi prodotti alimentari sono spesso ricchi di sale, zucchero e grassi saturi. “Bisogna porre un freno agli eccessi peggiori della produzione alimentare industriale, garantendo al contempo alle persone l’accesso a un apporto calorico adeguato”, esorta Nature.
Negli ultimi 50 anni, ricordano gli scienziati, i tassi di obesità e diabete di tipo 2 sono aumentati vertiginosamente e la qualità dello sperma è crollata, a guidare questi cambiamenti potrebbe essere proprio la crescente popolarità degli alimenti ultra-processati che, al palato, risultano certamente più gustosi e quindi gratificanti. Tuttavia, gli scienziati non sono ancora certi se a causare più effetti negativi sulla salute sia la natura industriale degli ingredienti stessi, la lavorazione degli alimenti o perché questi inducono le persone a mangiare più del dovuto. Attualmente questi alimenti sono un’area di studio attiva, ma i ricercatori stanno anche discutendo sul significato del termine e su come ridurre il rischio che il suo utilizzo possa avere conseguenze indesiderate
Entro la fine del mese, l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite discuterà una proposta per eliminare gli acidi grassi trans (grassi modificati chimicamente mediante processo di idrogenazione) dalle diete. Questi grassi sono prodotti principalmente a livello industriale e, secondo molti studi effettuati, ostruiscono le arterie, aumentando il rischio di infarto o morte. Circa 60 paesi sono già sulla buona strada per eliminare questi grassi e l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha certificato che 9 di essi hanno eliminato i grassi trans prodotti industrialmente dalle loro scorte alimentari. “Eliminare questi grassi – sottolinea l’editoriale di Nature – sarebbe una vittoria. Tuttavia, una coalizione di ricercatori e istituzioni di sanità pubblica in Europa e nei paesi a basso e medio reddito, sta esortando i paesi a garantire che il testo della dichiarazione delle Nazioni Unite si riferisca specificamente ai grassi trans prodotti industrialmente, cosa che attualmente non avviene. Questo perché i grassi trans sono presenti anche in prodotti naturali, come il latte e altri latticini”.
Ritornando alla ricerca dell’Università di Copenhagen, gli scienziati, per ottenere dati più precisi possibili, hanno reclutato 43 uomini di età compresa tra 20 e 35 anni, che hanno seguito ciascuna delle due diete per tre settimane, con tre mesi di “washout” tra una e l’altra. Metà dei soggetti ha iniziato con la dieta ultra-elaborata e l’altra con quella non elaborata. Sia la dieta non elaborata che quella ultra-elaborata contenevano la stessa quantità di calorie, proteine, carboidrati e grassi. Alla fine della sperimentazione, i risultati hanno indicato che gli uomini con la dieta ultra-processata hanno guadagnato circa 1 kg in più di massa grassa, rispetto al campione con la dieta non processata, indipendentemente dal fatto che seguissero una dieta normocalorica o ipercalorica.
E’ stato anche rilevato che questi alimenti troppo elaborati industrialmente inducono in coloro che li assumono, un preoccupante aumento del livello di ftalato cxMINP, una sostanza che altera gli ormoni e che viene utilizzata nella plastica. Ma non solo, in queste persone è stata riscontrata una diminuzione dei livelli di testosterone e di ormone follicolo-stimolante, cruciali per la produzione di sperma. (Rita Lena)