Domenica 7 Settembre 2025 10:09
Favola della domenica – Gli orologi
Tic-tac, Tic-tac, Tic-tac… Tac-tic. “Ehi, chi è che va al contrario?” Un autorevole orologio a...
#favola
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Tic-tac, Tic-tac, Tic-tac… Tac-tic.
“Ehi, chi è che va al contrario?” Un autorevole orologio a pendolo notò un battito di lancette fuori dal normale.
Diversi orologi di tutte le fogge e le epoche facevano bella mostra di sé in un fornitissimo negozio.
“Sono io, perché?” esclamò una sveglia dall’aspetto birichino.
“Non puoi fare di testa tua. Tutti noi dobbiamo andare con lo stesso ritmo e dare lo stesso orario”.
“Io no” affermò la sveglia.
“Ma… che vedo? Stai muovendo le tue lancette verso sinistra invece che verso destra… che cosa ti ha preso?”
“Dico io, non si può essere originali per una volta? Perché dobbiamo fare tutti la stessa cosa? Io voglio seguire il tempo al contrario, va bene?”
Ci fu una protesta sonora di tic e di tac. Accorse il proprietario del negozio: “Che cosa sta succedendo qui?”
Molti orologi parlarono tutti insieme. Poi il vecchio pendolo impose il silenzio e disse: “Qui c’è qualcuno che scandisce il tempo alla rovescia”.
L’uomo individuò subito la sveglia ribelle e le domandò: “A che è dovuto questo comportamento?”
“Ho pensato” disse la birichina per niente pentita “che se il tempo va sempre in avanti, si potrebbe dimenticare ciò che si è vissuto nel passato”.
“Sei un’incosciente! Farai accadere qualche disgrazia!”. L’uomo afferrò la sveglia e maneggiò gli strumenti appositi per regolarla a dovere. Non ci fu niente da fare, la sveglia tornò a segnare il tempo al passato.
Entrò un cliente. Il negoziante si ricompose: “Che cosa desidera, signore?”
“Sono giorni che entro nei negozi della città per cercare un orologio speciale. Nessuno mi ha accontentato…”
“Perché? Che cosa sta cercando?”
“Vorrei un orologio che segni il tempo al passato”.
“Ma, signore, com’è possibile?”
“Si dà il caso che io abbia inventato la macchina del tempo. Dovete sapere che, secondo le scoperte quantistiche, il tempo può andare in due direzioni, cerco perciò uno strumento che mi indichi il tempo all’indietro”.
Il negoziante si mise le mani nei capelli: “Guardi, io non capisco nulla di quello che dice ma… se proprio la vuole… ho qui una sveglia che sta ticchettando al contrario… Mi fa impazzire… Se la prenda pure così nel mio negozio tornerà la tranquillità”.
Il cliente fu felice di aver trovato ciò che cercava: “Oh grazie tante! Finalmente potrò usare la mia macchina del tempo…” disse soddisfatto.
Scienziato e sveglia furono molto felici di poter stare insieme e, da quel momento, scorrazzarono per l’universo quantistico in tutte le direzioni.
Maria Rosaria Fortini
