A parlare è padre Piotr Zelazko, vicario patriarcale del Vicariato di San Giacomo del Patriarcato latino di Gerusalemme. «Condanniamo questo efferato attacco e chiediamo la fine delle ostilità»

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«Siamo tutti sotto shock, ancora vittime innocenti». Padre Piotr Zelazko, vicario patriarcale del Vicariato di San Giacomo del Patriarcato latino di Gerusalemme, interviene dopo l’attentato compiuto ieri mattina, 8 settembre, su un bus a Gerusalemme da due terroristi palestinesi, rimasti uccisi insieme ad altre 6 persone. «Adesso assistiamo ad un grande dispiegamento di forze di sicurezza che vuole ridare un po’ di sicurezza alla popolazione qui di Gerusalemme. Sono momenti concitati – racconta – in cui tutti cercano di avere notizie dai propri cari e amici sperando che stiano bene. Condanniamo questo atto efferato e chiediamo la fine delle ostilità, il rilascio degli ostaggi. Non dobbiamo cadere nella paura e restare fermi e immobili, sarebbe la vittoria del terrorismo. Dobbiamo, invece, continuare a vivere la nostra vita perseguendo la pace, il dialogo, allontanando la rabbia, l’odio e il rancore. Dobbiamo restare umani», è l’esortazione.

Secondo le prime ricostruzioni fornite dalle autorità locali, i due terroristi sarebbero saliti sul bus sparando sui civili all’interno, provocando sei morti e una decina di feriti. I due sono stati a loro volta uccisi da un soldato che si trovava sul posto. «Benediciamo l’azione eroica, una risposta naturale ai crimini dell’occupazione», è il commento di Hamas su Telegram. Dura, naturalmente, la reazione di Israele. Su X il ministro della Difesa Israel Katz afferma che l’attacco terroristico «atroce» avrà «conseguenze gravi e di vasta portata».

Dopo l’attentato il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu si è recato sul posto mentre il ministro delle Finanze Bezalel Smotrich ha chiesto lo smantellamento dell’Autorità nazionale palestinese (Anp). Quest’ultima, in una nota ufficiale, ha ribadito «la sua ferma posizione nel respingere e condannare qualsiasi attacco contro civili palestinesi e israeliani e ha denunciato tutte le forme di violenza e terrorismo, indipendentemente dalla loro fonte».

9 settembre 2025

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