Lo scrittore e drammaturgo, autore di "Bar Sport" e "La compagnia dei Celestina", era nato a Bologna nel 1947. L'amicizia con Pennac, le incursioni nella musica, le sceneggiature per il cinema

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È morto all’età di 78 anni, dopo una lunga malattia, Stefano Benni, scrittore e drammaturgo, autore, tra le altre cose, di Bar Sport, ma anche de La compagnia dei Celestini, Margherita Dolcevita, Elianto, La grammatica di Dio, Terra!.

Nato a Bologna il 12 agosto 1947, aveva raggiunto generazioni di lettori con uno stile inconfondibile, carico di ironia e di un umorismo tagliente, proponendo attraverso i suoi personaggi indimenticabili un’analisi impetuosa della realtà. Lo dimostrano i suoi romanzi e le raccolte di racconti di grande successo, come appunto Bar Sport e La compagnia dei Celestini e, ancora, Comici spaventati guerrieri, Il bar sotto al mare, e Stranalandia, di cui è appena uscita per Feltrinelli un’edizione celebrativa in hardcover per festeggiare l’anniversario “strano” dell’incontro tra l’eclettico e ironico Stefano Benni e l’artista onirico e fantastico Pirro Cuniberti.

 Tra le sue numerose collaborazioni, si ricorda quella con Beppe Grillo, di cui scriveva i testi da comico. Da non dimenticare anche l’amicizia con Daniel Pennac, di cui ha tradotto i romanzi, le incursioni nella musica, i testi per il teatro, le sceneggiature per il cinema e la regia (nel 1989 per Musica per vecchi animali con Umberto Angelucci) ma anche le collaborazioni giornalistiche per l’Espresso e Panorama, Cuore e Tango. Per continuare il suo racconto della realtà.

9 settembre 2025

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