Martedì 9 Settembre 2025 15:09
Una delle navi della Flotilla diretta a Gaza colpita da un drone


L'organizzazione della spedizione carica di aiuti umanitari destinati alla Striscia pubblica i filmati delle telecamere di sicurezza. «Le intimidazioni non fermeranno la missione»
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Colpita durante la notte da «quello che si sospetta essere un drone» una delle imbarcazioni della Global Sumud Flotilla (Gsf), la missione umanitaria alla quale partecipano barche di 44 Paesi del mondo, salpate con attivisti e aiuti umanitari verso la Striscia di Gaza. L’imbarcazione colpita, denunciano gli organizzatori della spedizione pubblicando i filmati delle telecamere di sicurezza a bordo, è la “Family Boat” o “Familia Madeira”, la principale imbarcazione della spedizione, sulla quale viaggia anche l’attivista Greta Thunberg. Una barca di 35 metri battente bandiera portoghese, che «trasportava i membri del comitato direttivo della Gsf», affermano gli attivisti, raggiunta dal drone mentre si trovava nella acque tunisine, al largo del porto di Sidi Bou Said, a Tunisi. La clip diffusa online mostra un lampo e lo sprigionarsi di fumo a bordo. Stando ai testimoni, un incendio è stato rapidamente spento. Tutti gli occupanti, assicurano, sono illesi. Un comunicato diffuso questa mattina, 9 settembre, parla però di «danni causati dalle fiamme sul ponte principale e nella stiva sottocoperta»
La Tunisia smentisce – anche se ha aperto un’inchiesta – ma l’organizzazione della spedizione rilancia: i filmati delle telecamere di sicurezza a bordo, che documentano l’accaduto da due angolazioni diverse, «confermano l’attacco». In un comunicato diffuso sui social, il coordinamento della Flotilla ha affermato che «gli atti di intimidazione non fermeranno la missione» e che l’iniziativa «prosegue con determinazione». Lo conferma l’attivista Thiago Avila parlando davanti a una folla di sostenitori radunatasi al porto turistico di Sidi Bou Said, da dove domani partirà il convoglio navale per tentare di rompere l’assedio a Gaza: «La nostra missione umanitaria non si fermerà e non sarà influenzata da alcuna minaccia. La Tunisia è un Paese sovrano e rifiutiamo qualsiasi assalto al suo territorio. I nostri occhi sono puntati a Gaza».
Invariato l’itinerario della Flotilla. Il convoglio ripartirà domani, 10 settembre, dalla Capitale tunisina per congiungersi in mare con le altre imbarcazioni dirette verso la Striscia. Intanto, sul luogo è giunta anche Francesca Albanese, relatrice speciale delle Nazioni Unite per i Territori palestinesi occupati, che si trovava già in Tunisia. «Mi trovo qui perché abito a pochi minuti di distanza – ha spiegato -. Le persone sono sconvolte da quanto accaduto. Le prime informazioni parlano di un attacco con drone alla nave principale della Flottilla. Naturalmente sarà necessario verificare questi elementi». Raggiunta dall’agenzia di stampa Reuters, Albanese ha aggiunto: «Non sappiamo ancora chi sia il responsabile dell’attacco, ma non sarebbe sorprendente se fosse Israele, considerando i precedenti. Se questa ipotesi fosse confermata, si tratterebbe anche di una violazione della sovranità tunisina».
9 settembre 2025
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