Mercoledì 10 Settembre 2025 12:09
Abbattuti dalla Polonia droni russi nel suo spazio aereo


Il premier Tusk, che ha convocato una riunione d'emergenza del governo, parla di «provocazione su vasta scala». E annuncia consultazioni Nato. In azione anche aerei italiani da ricognizione. La premier Meloni: «Grave e inaccettabile violazione»
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«Una violazione senza precedenti dello spazio aereo polacco da parte di oggetti tipo drone». Nelle prime ore di questa mattina, 10 settembre, il comando operativo dell’esercito polacco ha denunciato, in un messaggio su X, un «atto di aggressione» da parte della Federazione russa – «a seguito dell’attacco odierno sul territorio ucraino» -, che «ha creato una reale minaccia alla sicurezza dei nostri cittadini». Sulla scena delle operazioni, il premier polacco Donald Tusk – in costante contatto con il segretario generale della Nato Mark Rutte -, che ha convocato per le 8 una riunione d’urgenza del Consiglio dei ministri.
“Durante la notte si sono verificati incidenti con l’uso di droni stranieri – si legge in una nota del ministero degli Interni polacco -. Questi oggetti, che costituivano una minaccia, sono stati abbattuti. Sono in corso operazioni delle forze dell’ordine nei voivodati di Podlachia, Masovia e Lublino». In quest’ultima divisione amministrativa, al confine con Russia e Bielorussia, un drone russo ha colpito una casa nella città di Wyryki Wola. I media locali riferiscono di danni ma nessuno sarebbe rimasto ferito. «La gente ha sentito l’esplosione e ha visto anche i caccia polacchi – afferma il sindaco Mariusz Zanko -. La situazione è piuttosto difficile e preoccupante; c’è davvero grande preoccupazione tra i residenti», aggiunge.
Restano «in stato di massimo allerta» tutti i servizi subordinati al ministero degli Interni, rendono noto dal dicastero polacco. In particolare, polizia, guardia di frontiera e vigili del fuoco. «La direzione del ministero dell’Interno – aggiungono – è in costante contatto con il ministero della Difesa e le forze armate della Repubblica polacca. Collaboriamo con l’esercito nella ricerca e nella messa in sicurezza dei luoghi di caduta dei droni abbattuti, tutte le nostre azioni sono coordinate».
«Molto probabilmente abbiamo a che fare con una provocazione su grande scala», sono le parole pronunciate questa mattina, 10 settembre, dal premier polacco. Secondo le informazioni fornite dai militari convocati per la seduta straordinaria del governo a Varsavia non ci sarebbero vittime. «La ricerca dei resti dei droni abbattuti è in corso – ha spiegato -. Stiamo riaprendo sistematicamente gli aeroporti», ha spiegato. Quindi ha riferito anche delle consultazioni in corso con gli alleati della Nato, della quale la Polonia fa parte dal 1999.
Dal cuore dell’Europa intanto Kaja Kallas, Alto rappresentante Ue per gli affari esteri e la politica di sicurezza ribadisce la «piena solidarietà» dell’Unione alla Polonia. «Ieri sera – dichiara – abbiamo assistito alla più grave violazione dello spazio aereo europeo da parte della Russia dall’inizio della guerra, e tutto lascia supporre che si sia trattato di un atto intenzionale, non accidentale – rimarca -. Sono in contatto con il segretario generale della Nato Rutte e il ministro degli Esteri polacco Sikorski». Ancora una volta, le fa eco in un post su X il commissario Ue alla Difesa Andrius Kubilius, «la Russia mette alla prova gli stati di frontiera, l’Ue e la Nato. Dobbiamo sviluppare con urgenza un “muro di droni” lungo tutto il fianco orientale dell’Ue, attualmente il progetto di punta comune più importante».
Intanto si è riunito questa mattina, in una sessione ordinaria, anche il Consiglio Nord Atlantico, che «discuterà della risposta della Nato ai droni che sono entrati in Polonia durante la notte», informano in una nota, confermando che il segretario generale Mark Rutte è in contatto con la leadership polacca e che «la Nato si sta consultando attentamente con la Polonia».
A margine della riunione d’emergenza del governo, il premier polacco Tusk ha ribadito con forza: «Siamo pronti a respingere le provocazioni. La situazione è grave e nessuno dubita che dobbiamo prepararci a diversi scenari- È la prima volta che dei droni russi vengono abbattuti sul territorio di un paese della Nato – ha aggiunto – ed è per questo che tutti i nostri alleati prendono molto sul serio questa situazione. Non c’è motivo di farsi prendere dal panico – la rassicurazione -. Forniremo regolarmente informazioni sulla situazione nei cieli polacchi e vicino al confine».
Coinvolti nell’operazione di protezione della Polonia, nella notte, anche jet italiani e olandesi. Lo rende noto Reuters sul suo sito, citando fonti Nato secondo cui l’organizzazione non sta trattando l’incursione dei droni come un attacco. Reuters riferisce anche che i sistemi di difesa aerea Patriot della Nato hanno rilevato i droni russi tramite radar, ma non li hanno attaccati. Da parte sua, la presidente del Consiglio dei ministri Giorgia Meloni esprime, «a nome del governo italiano, piena solidarietà alla Polonia per la grave e inaccettabile violazione, da parte russa, dello spazio aereo polacco e dell’Alleanza Atlantica. L’Italia – assicura – continuerà a lavorare per garantire la sicurezza europea, a partire da quella ucraina, e per il raggiungimento di una pace giusta e duratura».
Nelle parole del presidente polacco Karol Nawrocki, «l’attacco dei droni rappresenta un momento senza precedenti nella storia della Nato, ma anche nella storia recente della Polonia». Quindi, elogiando «la cooperazione esemplare» tra le istituzioni polacche, ha confermato che all’interno della Nato «siamo in grado di rispondere a situazioni come questa». Ancora, ha riferito che «il Consiglio per la Sicurezza Nazionale sarà convocato entro 48 ore».
Parlando alla Camera bassa del Parlamento polacco, il premier Tusk ha riferito che alle 6.30 di questa mattina erano 19 le violazioni dello spazio aereo registrate, «ma questi non sono i dati definitivi», ha aggiunto. Annunciata da Tusk anche una consultazione formale all’interno dell’Alleanza atlantica, attraverso l’articolo 4 della Nato: uno strumento diplomatico che consente a un Paese membro di richiedere consultazioni con gli altri alleati quando percepisce una minaccia alla propria integrità territoriale, indipendenza politica o sicurezza. «Non c’è motivo di affermare che siamo in stato di guerra, ma non c’è dubbio che questa provocazione è incomparabilmente più pericolosa dal punto di vista della Polonia rispetto alle precedenti», le parole del premier.
Intanto l’agenzia di stampa russa Ria Novosti, ripresa dal Guardian, informa che l’incaricato d’affari russo a Varsavia Andrei Ordash, è stato convocato dal ministero degli Esteri polacco.
10 settembre 2025
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