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Venerdì 12 Settembre 2025 11:09

Droni russi sulla Polonia, Parolin: «Siamo sull’orlo del baratro»



Il cardinale segretario di Stato vaticano lo ha detto intervenendo a margine di un convegno organizzato dalla Pontificia Accademia di teologia. «C'è un'escalation che fa paura». E su Gaza: «Il presidente israeliano ha assicurato che non ci sarà occupazione»

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«Credo di sì, siamo sull’orlo del baratro, nel senso che c’è un escalation che fa paura». Intervenendo a margine del convegno organizzato in Vaticano dalla Pontificia Accademia di teologia su “Creato, natura, ambiente per un mondo di pace”, ieri, 11 settembre, il cardinale segretario di Stato Pietro Parolin ha risposto alle domande  dei giornalisti sulle parole del presidente Mattarella sui droni in Polonia, pronunciate nel corso della sua visita di Stato in Slovenia. «L’episodio di droni in Polonia è gravissimo – aveva detto il capo dello Stato -. Quel che crea allarme è che ci si muove su un crinale dal quale si può scivolare in un baratro di violenza incontrollato».

Sulla stessa linea il porporato. «Condivido la sua analisi – ha affermato -, siamo davvero in un momento di grande pericolo. C’e il rischio di un escalation senza fine e dello scoppio di una guerra più ad ampio raggio». Per quanto riguarda la Santa Sede, ha aggiunto, «non c’è un  attimo di ripensamento sul cammino intrapreso. Stiamo facendo tutto il possibile, la nostra diplomazia parla con tutti i protagonisti»

Riguardo al fronte mediorientale, «il presidente israeliano ci ha dato assicurazione che non ci sarà l’occupazione di Gaza da parte di Israele», ha riferito il segretario di Stato vaticano, a proposito della posizione di Isaac Herzog, ricevuto nei giorni scorsi in udienza da Papa Leone XIV. Il presidente di Israele «ha parlato espressamente in questo senso – ha riferito -. Io ci credo, ma si tratta  di vedere i fatti. Purtroppo Israele non si ferma, nonostante gli appelli, ma loro manifestano una ammirevole resistenza». Rispondendo poi alle domande dei giornalisti in merito alla spedizione umanitaria della Global Sumud Flotilla, diretta verso la Striscia con imbarcazioni provenienti da 44 Paesi cariche di aiuti e operatori, «tutte le operazioni  che servono ad aiutare nelle crisi umanitarie le valutiamo positivamente», ha dichiarato.

Poco prima, aprendo il seminario internazionale delle Pontificia Accademia teologica, Parolin aveva invitato a «passare dalla cultura dello scarto alla cultura della cura», andando oltre le tensioni che attraversano il nostro tempo. Secondo il cardinale, sono necessari «dialogo e collaborazione nella cura del creato, andando oltre le tensioni e i conflitti geopolitici più profondi, che tendono a frammentare la comunità internazionale ledendo gli sforzi verso quel multilateralismo necessario per rispondere alle sfide globali».

La chiave della transizione ecologica, secondo il cardinale, consiste proprio nel «passare dalla cultura dello scarto, dominante nella nostra società, alla cultura della cura, espressione della nostra conversione ecologica integrale, personale e comunitaria». Quindi l’invito a «dare concretezza a un nuovo paradigma di ecologia integrale», coniugando «l’ecologia ambientale con l’ecologia economica, l’ecologia socio-culturale, l’ecologia umana».

12 settembre 2025

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