Lunedì 15 Settembre 2025 11:09
Reina: «Riflettere insieme su nuove prassi per annunciare il Regno di Dio»


All'assemblea di inizio anno dei catechisti, l'invito a rinnovare l'impegno pastorale evitando la tentazione di «produrre certificati». Il cambio della guardia tra Lonardo e Accoto
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Alla vigilia dell’inizio del nuovo anno pastorale, l’invito del cardinale vicario Baldo Reina ai catechisti della diocesi è quello di non riprendere il proprio ministero con la solita routine sulla scia del “si è sempre fatto così”. In questo cambio d’epoca è necessario rinnovare il proprio impegno pastorale, pregare, riflettere, condividere, guardare la realtà senza rassegnazione e illusioni, evitando di «allungare il libro delle lamentazioni». Il catechista è chiamato «ad annunciare Dio a chi il Signore gli mette davanti». Deve quindi riflettere su come vuole svolgere il proprio ministero, «provando ad andare in profondità», domandandosi quanto conosce la Parola di Dio e come trasmetterla. Deve confrontarsi con la realtà facendosi guidare dal Discorso missionario di Gesù e avendo Lui come catecheta. Perché «non può svolgere il delicato servizio di catechista una persona che non trova un po’ di tempo durante le sue giornate per la preghiera personale, che non si confronta con la Parola di Dio, che non si nutre personalmente e comunitariamente della grazia di Dio».
Durante l’annuale assemblea diocesana dei catechisti, tenutasi sabato 13 settembre nella basilica di San Giovanni in Laterano, il cardinale vicario ha presieduto la liturgia della Parola e impartito la benedizione ai catechisti. Dopo aver espresso gratitudine per i tanti intervenuti, «risorse e ricchezze» delle parrocchie romane, dove «svolgono un servizio prezioso», li ha messi in guardia dalla tentazione di voler «produrre certificati in serie». Il catechista deve «formare cristiani». Non bisogna preoccuparsi degli spazi, delle risorse o degli iscritti ma di trovare quelle prassi che aiutano ad annunciare il Regno di Dio. «Viviamo in una città che custodisce le testimonianze dei primi martiri – ha evidenziato -. La differenza, nei momenti difficili, l’hanno fatta quei cristiani coraggiosi che, insieme alla preghiera, hanno attivato processi di riflessione, di studio, di approfondimento. Se all’interno delle nostre parrocchie, quasi come fosse un cenacolo, i catechisti si ritrovassero, riflettessero su quanto sta accadendo, provassero a cogliere segnali di forza e di debolezza, allora sarebbe possibile avviare pian piano qualcosa di nuovo. Le cose cambiano se promuoviamo riflessioni illuminate dalla Parola di Dio». L’invito del vicario è quello di ragionare su nuove prassi per esempio coinvolgendo le famiglie e accorpando catechesi, liturgia e carità, ma c’è «bisogno di riflettere insieme».
Nella mattinata si è svolto un simbolico passaggio di testimone tra monsignor Andrea Lonardo, chiamato a guidare l’Ufficio diocesano per la cultura, e il nuovo direttore dell’Ufficio per la catechesi don Manrico Accoto il quale, a due settimane dal Giubileo dei catechisti – che sarà celebrato dal 26 al 28 settembre -, ha sollecitato a vivere l’incontro «sentendosi vicini a quanti svolgono lo stesso ministero anche se in forme e in luoghi diversi». Il sacerdote ha tenuto, quindi, una lectio sul brano tratto dagli Atti degli apostoli in cui Filippo, l’evangelizzatore, battezza un eunuco. «Tutti abbiamo bisogno di evangelizzazione – ha affermato -. La vita cristiana non è una bacchetta magica. C’è bisogno di qualcuno che ci spieghi la Parola di Dio, ci introduca al fatto che parla di Cristo e che la Parola, illuminata da Cristo, illumina la vita». Anche don Manrico ha riflettuto sulla necessità di rinnovarsi. «Facciamo memoria di coloro che ci hanno trasmesso la fede – le sue parole -, delle caratteristiche che si possono replicare tenendo presente, allo stesso tempo, che la missione che Dio ci affida oggi obbliga ad aggiornarsi». All’inizio dell’anno pastorale, l’esortazione finale di don Manrico è stata quella di «trovare un momento per condividere cosa è significato risentirsi chiamati a essere catechista».
Nel suo nuovo incarico, don Accoto sarà affiancato da don Enzo Fiore, suor Rosaria Carpentieri e Maria Teresa Meloni che hanno illustrato le proposte per il nuovo anno pastorale. Oltre a vari appuntamenti per la formazione permanente, gli stage e un pellegrinaggio sono in programma un incontro a gennaio a livello di settore per ricevere gli strumenti e condividere orizzonti pastorali, e un altro di prefettura nel periodo di Quaresima per consentire a piccoli gruppi di fare esperienze laboratoriali. Tutte le informazioni nelle pagine del
sussidio
distribuito in basilica.15 settembre 2025
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