La Cina si oppone fermamente alla richiesta degli Stati Uniti secondo cui i Paesi del Gruppo dei Sette (G7) e dell’Organizzazione del Trattato dell’Atlantico del Nord (NATO) dovrebbero imporre dazi dal 50 al 100% alla Cina a causa dell’acquisto di petrolio russo da parte del Paese, ha dichiarato oggi un portavoce del ministero del Commercio.
In risposta a una domanda dei media, il portavoce ha affermato che la Cina si e’ sempre opposta alle restrizioni commerciali ed economiche nei suoi confronti con il pretesto delle cosiddette questioni “legate alla Russia”.
Il tentativo degli Stati Uniti di costringere le parti interessate a imporre “dazi secondari” alla Cina per il suo acquisto di petrolio russo e’ un tipico atto di bullismo unilaterale e di coercizione economica, ha osservato il portavoce.
Tale mossa viola gravemente il consenso raggiunto durante una telefonata tra i due capi di Stato e potrebbe avere un grave impatto negativo sul commercio globale e compromettere la stabilita’ delle catene industriali e di approvvigionamento, ha aggiunto il portavoce.
La Cina si oppone fermamente a cio’ e adottera’ tutte le misure necessarie per salvaguardare i propri diritti e interessi legittimi qualora una qualsiasi delle parti danneggi gli interessi della Cina, ha affermato il portavoce.
Il portavoce ha espresso la speranza che gli Stati Uniti agiscano con cautela, lavorino nella stessa direzione con la Cina e risolvano adeguatamente le divergenze commerciali attraverso un dialogo e una consultazione paritari.
Il portavoce ha inoltre esortato le parti interessate a sostenere i principi e a collaborare con la Cina per salvaguardare l’ordine commerciale internazionale e la stabilita’ delle catene industriali e di approvvigionamento globali.

Agenzia Xinhua