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Lunedì 15 Settembre 2025 19:09

TUTraP-APS è uscita dalla Consulta per la Sicurezza Stradale

In una lettera inviata alla Presidente della Consulta, il Presidente dell'associazione di tutela degli utenti del TPL, Ugo Quinzi, ha illustrato i motivi del recesso

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In passato ci siamo occupati più volte della Consulta per la Sicurezza Stradale, dovendo sempre segnalare la sua totale irrilevanza in una città con una strage stradale in corso da anni e numeri record di morti e feriti sulle strade.

Già l’amministrazione Raggi si era distinta per proclami a ripetizione e obiettivi fantasmagorici per la Consulta, salvo non degnare di alcuna considerazione le proposte da quella presentate.

Anche su questo tema l’amministrazione Gualtieri è andata in perfetta continuità, riservando qualche comparsata dell’assessore alla mobilità nelle sedute della Consulta, ma sostanzialmente ignorandone l’esistenza.

 

Nel
luglio del 2023
un nutrito gruppo di associazioni aderenti alla Consulta avevano provato a sollevare il problema dell’inutilità dei loro sforzi, arrivando a paventare un abbandono di massa nel caso l’amministrazione non cambiasse registro, decidendo di affrontare sul serio i veri motivi della strage stradale romana.

Purtroppo non ci risulta che l’amministrazione capitolina abbia fornito un qualche riscontro all’appello delle associazioni, così come non pare che queste ultime abbiamo dato seguito alle paventate minacce di abbandono.

In questo modo la Consulta appare rimanere la perfetta foglia di fico con cui l’amministrazione Gualtieri può dire di avere a cuore la sicurezza stradale senza però dover prendere provvedimenti concreti ed efficaci.

 

Oggi diamo conto dell’abbandono della Consulta da parte di una delle poche associazioni (a Roma l’unica?) il cui scopo è rappresentare l’utenza del trasporto pubblico locale, ovvero TUTraP-APS.

Riprendiamo di seguito
l’articolo
, pubblicato sulle pagine web di TUTraP-APS, dove l’associazione spiega i motivi del recesso.

 

 

Il testo della lettera di recesso inviata alla Presidente Fasano e per conoscenza al Sindaco Gualtieri e a Enti e Associazioni partecipanti è scaricabile da questo
link
.

Alla base della decisione di recedere dalla Consulta, secondo le motivazioni espresse dal Presidente di TUTraP-APS, vi è la presa d’atto che le proposte dell’Associazione non sono state mai prese in considerazione senza peraltro dare spiegazioni, che i lavori del gruppo sembra siano inspiegabilmente fermi e che le iniziative assunte dalla Consulta non seguono un iter assembleare.

Il metodo accennato da TUTraP-APS (
qui
) non è stato mai discusso.

Iniziative di indiscutibile efficacia non sono state nemmeno sfiorate da una risposta: uno studio per raccogliere quanto già fruttuosamente messo in atto sulla sicurezza stradale in altre Città italiane ed europee; l’indizione di anni tematici nei quali concentrare il focus della sicurezza stradale su determinati ambiti; la creazione di un sito dedicato alla sicurezza stradale, come a Milano (
qui
).

Rispetto alla sicurezza stradale l’Associazione aveva sollevato temi non secondari, come quello delle fermate pericolose (le
fermate sfigate
). La proposta di affrontare il tema in modo razionale (
qui
) non ha ottenuto consenso.

Le perplessità sono sicuramente aumentate quando nell’Assemblea del 17 dicembre 2024 si è accennato al lavoro di un gruppo che stava organizzando il Sicurezza Tour. A parere della nostra Associazione si snatura così lo stesso Regolamento: le Associazioni aderenti diventano strumenti ed estensioni dell’Amministrazione, invece di essere considerate nel loro ruolo critico costruttivo e propositivo. Inoltre il processo di formazione dell’iniziativa è avvenuto tutto al di fuori del perimetro assembleare, riducendo l’Assemblea stessa a un mero passacarte.

La riprova si è avuta nell’Assemblea del 23 aprile 2024, l’unica convocata successivamente a quell’annuncio. L’iniziativa del Sicurezza Tour è stata presentata con il “focus … di valutare le criticità urgenti con i Municipi” e con “l’obiettivo… di sensibilizzare e coinvolgere le realtà locali cercando delle soluzioni con i tecnici per risolvere le maggiori criticità“. Ma se le valutazioni circa le criticità urgenti e l’opera di sensibilizzazione con la ricerca delle soluzioni tecniche andranno fatte con i Municipi nei Municipi, la Consulta esattamente a cosa serve? Perché un’Associazione aderente alla Consulta che riporta le criticità delle fermate pericolose non trova ascolto? Cosa può aggiungere al lavoro della Consulta, dove sono già rappresentati Municipi ed Enti di diverso genere, un Sicurezza Tour che si svolgerà prevalentemente in periodo pre elettorale?

A proposito di rappresentanza. Risultano iscritti alla Consulta circa 200 Enti (
scarica pdf
, aggiornato 2024) e Associazioni (
scarica pdf
, aggiornato 2024). La Presidente Fasano aveva però messo in evidenza la scarsa partecipazione ai lavori assembleari e l’assenza di interesse: “Dopo aver mandato a gennaio dello scorso anno, una mail di richiesta alle varie Associazioni per richiedere la conferma di partecipazione alla Consulta si è costato che pochissime Associazioni hanno risposto“. Si tratterebbe di una situazione considerata “un problema da risolvere“.

Per fare un esempio, all’Assemblea del 23 aprile 2024 hanno partecipato in totale 15 Enti e Associazioni, tra cui 1 Municipio, 1 Comitato di Quartiere, 2 Sindacati e ben 5 Associazioni ciclistiche, praticamente un terzo del totale dei partecipanti.

  1. A.P.S. Bike4city ETS
  2. Tutti a Ruota Villaggio Prenestino
  3. Legambiente
  4. CGIL-SPI Sindacato pensionati italiani
  5. FCI Federazione Ciclistica Italiana sez. Lazio
  6. Movimento Diritti dei Pedoni
  7. Associazione Diritti Peni
  8. Consulta Cittadina Permanente sui problemi delle Persone Handicappate
  9. Moby Bike
  10. UITP Assoutenti
  11. VediRomainBici
  12. Ass.ne Culturale IGEA
  13. Municipio II
  14. Comitato di Quartiere Monteverde Vecchio 4 Venti
  15. FNP Cisl Roma Capitale e Rieti
Nulla di male, ma i numeri sono impietosi: 1 Municipio su 15 (pari al 6,6%), nessun rappresentante dei Vigili Urbani, nessun rappresentante del Dipartimento Mobilità, nessun rappresentante delle Aziende dei trasporti, nessun rappresentate di Associazioni di automobilisti. E nel complesso 15 partecipanti su 200 iscritti alla Consulta (7,5%) fotografa esattamente l’entità del problema: la Consulta non riscuote interesse nemmeno presso la Pubblica Amministrazione di cui è emanazione nella misura in cui non sa “ascoltare” i suoi membri e non riesce a sviluppare autentici progetti per la sicurezza stradale, limitandosi a fare da cassa di risonanza dell’Amministrazione. Si veda in proposito l’impegno di costruire attraversamenti pedonali rialzati e i black point, argomenti che la Consulta non può iscrivere a suo merito, essendo passati da consultazioni varie tecnico-amministrative, da decisioni di Giunta e da delibere dell’Assemblea Capitolina.

I Soci di TUTraP-APS, a questo punto, si sono trovati nella condizione di scegliere se proseguire un’esperienza che si è dimostrata totalmente improduttiva per l’Associazione e per le finalità che si è data o se concentrare le proprie risorse in iniziative che rappresentano maggiormente gli interessi degli Utenti del trasporto pubblico.

La scelta è apparsa del tutto naturale.

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