Venerdì 19 Settembre 2025 09:09
Sostentamento clero: un segno di appartenenza


Domenica 21 settembre la XXXVII Giornata nazionale di sensibilizzazione. Diverse le modalità per effettuare le offerte deducibili, uno strumento ancora poco conosciuto e sottoutilizzato. Compagnoni: «Opportunità per esprimere gratitudine»
L'articolo
Sostentamento clero: un segno di appartenenza
proviene da RomaSette
.
#in italia #focus #lisa manfrè #massimo monzio compagnoni #sostentamento clero #uniti nel dono #uniti possiamo
leggi la notizia su RomaSette


Un gesto di riconoscenza verso i sacerdoti che ogni giorno si prendono cura delle nostre comunità. È questo l’invito che la Chiesa italiana rivolge ai fedeli in occasione della XXXVII Giornata nazionale di sensibilizzazione per il sostentamento del clero, in programma domenica 21 settembre. «La Giornata – spiega il responsabile del Servizio promozione per il sostegno economico alla Chiesa cattolica Massimo Monzio Compagnoni – richiama l’attenzione sull’importanza della missione dei sacerdoti, sulla bellezza del loro servizio e sulla corresponsabilità richiesta alla comunità cattolica. È un’opportunità per esprimere gratitudine verso uomini di fede, speranza e prossimità, che ogni giorno offrono la loro vita per il bene delle comunità. Sostenerli non è solo un atto economico, ma un segno concreto di appartenenza e partecipazione ecclesiale».
Spesso si crede, erroneamente, che l’obolo domenicale sia sufficiente a garantire il sostentamento del clero. Ma in molte realtà, queste risorse non coprono il necessario. Da qui l’importanza delle offerte da versare all’Istituto sostentamento del clero, deducibili dal reddito imponibile ai fini Irpef. Peraltro ancora scarse. «Fa riflettere il fatto che oggi le offerte deducibili – afferma Compagnoni – coprono meno del 2% del fabbisogno annuale complessivo».
Le offerte deducibili, istituite con la revisione del Concordato, oltre quarant’anni fa, «rimangono ancora oggi uno strumento poco conosciuto e sottoutilizzato, conferma una nota della Cei -. Nel 2024, secondo i dati diramati dal Servizio promozione sostegno economico Cei le offerte raccolte, pari a 7,9 milioni di euro, hanno contribuito al sostentamento di circa 31mila sacerdoti attivi nelle 226 diocesi italiane, inclusi 250 fidei donum – missionari in Paesi in via di sviluppo – e 2.517 sacerdoti anziani o malati che, pur avendo concluso il loro ministero, restano testimoni di una vita spesa per il Vangelo. L’ammontare raccolto, pur significativo, resta però lontano dai 522 milioni di euro necessari a garantire una remunerazione dignitosa – attorno ai 1.000 euro mensili per 12 mesi – a ciascun presbitero».
Sulla sensibilizzazione per il sostentamento del clero interviene anche Lisa Manfrè, incaricata diocesana per il Sovvenire. «Cosa rappresenta nella mia vita il sacerdote? Questa è la domanda fondamentale da farsi quando si decide di sostenere i sacerdoti attraverso un’offerta. In un mondo dominato dall’individualismo e dall’indifferenza verso chi soffre, il sacerdote sceglie di impegnarsi personalmente, di tendere la mano in modo silenzioso e non girarsi dall’altra parte. E lo fa perché considera il suo popolo la sua famiglia. Come diocesi siamo impegnati a sensibilizzare i fedeli su questo tema ed è per questo che oltre alla Giornata nazionale oramai da diversi anni aderiamo anche al progetto della Cei Uniti Possiamo, dedicato al sostegno dei sacerdoti attraverso le offerte deducibili». I kit 2025 arriveranno nelle parrocchie nelle prossime settimane.
Numerose le modalità per effettuare un’offerta (
www.unitineldono.it)
: conto corrente postale (il numero 57803009 intestato all’Istituto centrale Sostentamento clero, via Aurelia 796, 00165 Roma, con causale “Erogazioni liberali art. 46 L.222/85”); carta di credito (chiamando il numero verde 800 825000 oppure online
; Paypal (sempre attraverso lo stesso sito
); con bonifico bancario (Iban IT33A 03069 03206 100000011384 a favore dell’Istituto centrale Sostentamento clero specificando nella causale “Erogazioni liberali art. 46 L.222/85” ai fini della deducibilità).Per chi lo desidera, queste offerte sono deducibili dal proprio reddito complessivo, ai fini del calcolo dell’Irpef e delle relative addizionali, fino a un massimo di 1032,91 euro annui. L’offerta versata entro il 31 dicembre di ciascun anno può essere quindi indicata tra gli oneri deducibili nella dichiarazione dei redditi da presentare l’anno seguente. Occorre naturalmente conservare la ricevuta del versamento.
19 settembre 2025
L'articolo
Sostentamento clero: un segno di appartenenza
proviene da RomaSette
.