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Domenica 21 Settembre 2025 00:09

LIBRI OLTRE LE MODE

A cura di Ilaria Solazzo Il Bollettino mensile di Segnalazioni Letterarie: un faro nella galassia

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A cura di Ilaria Solazzo

Il Bollettino mensile di Segnalazioni Letterarie: un faro nella galassia editoriale italiana

In un panorama editoriale sempre più affollato e frammentato, dove ogni mese approdano in libreria centinaia di titoli tra narrativa, saggistica, poesia e graphic novel, orientarsi diventa spesso un’impresa. È in questo contesto che s’inserisce con autorevolezza il Bollettino mensile della community Segnalazioni Letterarie (attiva principalmente su Facebook, ma presente anche su tutti gli altri principali social, a cominciare da Instagram), una pubblicazione indipendente che ambisce a diventare un punto di riferimento per lettori, bibliotecari, librai e professionisti del settore culturale.






Nato con l’intento di valorizzare le opere più significative del panorama letterario italiano e internazionale, il Bollettino – distribuito anche via mail e whatsapp – si distingue per l’equilibrio tra rigore critico e spirito divulgativo. Ogni numero propone una selezione curata di segnalazioni, recensioni approfondite e interviste. La redazione opera secondo criteri di indipendenza e competenza, evitando le derive promozionali che spesso inquinano il discorso critico contemporaneo.




A differenza di molte riviste di settore, il Bollettino non si limita a elencare le nuove uscite, ma cerca di costruire un discorso organico attorno ai temi che attraversano la produzione letteraria attuale e del passato recente (con incursioni pure in quello un po’ più remoto). Dai romanzi che esplorano l’identità di genere alle narrazioni che affrontano il cambiamento climatico, passando per il ritorno del romanzo storico e la vitalità della narrativa breve nonché di quella crime, ogni numero è costruito come una mappa tematica pensata per lettori curiosi e consapevoli.




Tale impostazione è ancor più evidente nella recente opera di restyling attuata con il prezioso ausilio dell’Associazione Uno e Centomila, con la quale Segnalazioni Letterarie sta attuando una preziosa sinergia proficua per entrambi.

Prossimo obiettivo è quello di trovare diffusione anche in ambito accademico e bibliotecario, coinvolgendo biblioteche pubbliche e scolastiche nell’utilizzare le sue segnalazioni come guida per gli acquisti. Uno step ulteriore ed ambizioso potrà essere l’approdo nelle università, comparendo ad es. come strumento didattico nei corsi di Letteratura contemporanea e Editoria.

Inoltre, il Bollettino è legato alla iniziative sul territorio promosse dalla community – tipo festival, incontri con gli autori e laboratori di lettura – rafforzando il legame tra libri e comunità locali.

Altro suo elemento distintivo è l’attenzione all’editoria indipendente. Accanto ai grandi nomi commerciali e ai best seller, trovano spazio case editrici minori, spesso escluse dai circuiti mainstream, ma capaci di proporre opere di grande valore letterario. Una simile scelta testimonia l’impegno della redazione nel contribuire a una bibliodiversità più ricca e sostenibile.

Da sempre il Bollettino è disponibile anche in formato digitale. Ultimamente sono state fatte due call nella community volte al reclutamento di recensori: il successo iè stato ottimo e molti membri ora collaborano con proprie recensioni, alimentando il dialogo virtuoso – permesso dai social – tra redazione e pubblico.

In un’epoca in cui la velocità dell’informazione rischia di compromettere la qualità della lettura, il Bollettino mensile di Segnalazioni Letterarie si conferma come uno spazio prezioso di riflessione, approfondimento e scoperta. Una voce autorevole, indipendente e appassionata che ogni mese rinnova la sua missione: aiutare i lettori a trovare – ma anche a proporre – non solo libri da leggere, ma letture che lascino il segno.



Intervista al Dottor Alberto Raffaelli, Direttore del Bollettino mensile di Segnalazioni Letterarie

Dottor Raffaelli, grazie per aver accettato il nostro invito. In un contesto editoriale sempre più affollato, quale crede sia oggi il ruolo del vostro Bollettino mensile?

Grazie a Lei per l’invito. Credo che ai nostri giorni più che mai sia necessario uno strumento capace di orientare i lettori all’interno della vastissima offerta editoriale: e questo a maggior ragione sui social, dove le comunicazioni anche in questo settore sono innumerevoli. Il Bollettino nasce proprio con questa missione: offrire una selezione critica e ragionata dei titoli più significativi del mese, andando oltre le logiche di mercato e le mode passeggere e talvolta pescando “gemme nascoste” meritevoli di spazio. È un lavoro di filtro e approfondimento, che vuole mettere in luce ciò che rischierebbe altrimenti di perdersi nel rumore di fondo.

Come avviene concretamente la selezione dei titoli? Quali criteri guidano la redazione?

Operiamo attraverso un confronto costante all’interno della community, dove critici, studiosi e professionisti dell’editoria affiancano semplici appassionati, anch’essi però desiderosi di apportare il proprio contributo. Ogni proposta viene letta, discussa e valutata secondo criteri di qualità stilistica, valore tematico e rilevanza culturale. Non ci interessano solamente i bestseller in quanto tali, ma ciò che un libro riesce a dire al nostro tempo. Diamo grande attenzione pure alla cosiddetta piccola editoria, alle voci emergenti, alla letteratura straniera tradotta con cura.

Il Bollettino ha costruito nel tempo un forte rapporto con i social e tutti colori che vi fruiscono. Come si è sviluppata questa rete?

È un risultato che ci rende particolarmente orgogliosi. Sin dalle prime uscite abbiamo voluto che il Bollettino fosse uno strumento utile, consultabile, “vivo”. Si è trattato di un processo quasi spontaneo, dovuto alle capacità d’interazione insite alla Rete: tra i valori aggiunti di quest’ultima infatti c’è anche quello di accorciare le distanze tra emittenti e fruitori della comunicazione, instaurando una dialettica propositiva in questo senso. Un po’ alla volta, potrà intensificarsi anche la collaborazione con le istituzioni culturali (biblioteche, università, accademie varie): aspetto, quest’ultimo, cui teniamo molto.

Negli ultimi tempi avete ampliato anche la vostra offerta digitale. In che direzione state andando?

Stiamo cercando di sfruttare appieno le potenzialità del web, rafforzando una dimensione multi-social e coinvolgendo in essa pure il Bollettino. Quest’ultimo è una sorta di punta di diamante di un palinsesto fatto di post, news, link che rinviano a tanti altri luoghi significativi dell’internet letterario. La parola-chiave è partecipazione, anzi compartecipazione con chi ci segue (ferma restando la necessità di selezionare), puntando ad informare e, più generalmente, a creare una comunità attorno al piacere della lettura critica.

C’è un titolo o un autore recentemente segnalato che ritiene particolarmente emblematico del vostro lavoro?

Fare nomi forse non sarebbe giusto. Semmai è utile sottolineare un principio: quello che i grandi personaggi – quantitativamente parlando – illuminano di luce riflessa i tanti emergenti che riempiono, spesso restando ingiustamente ignorati, gli scaffali delle librerie (quando ci arrivano). Ad esempio nel nuovo numero – di imminente uscita – Felicia Kingsley e Antonio Scurati affiancano colleghi meno celebrati dalle cronache. Vogliamo però almeno ricordare come a 5 mesi dalla scomparsa abbiamo dato spazio ad Angelo Longoni, al cui romanzo postumo “Destino” dedichiamo una recensione (e la moglie Eleonora Ivone è stata ospite della prima live della nuova stagione sul gruppo).

In chiusura, Dottor Raffaelli, che cosa si augura per il futuro del Bollettino?

Mi auguro che continui a essere una voce credibile e indipendente, capace di dialogare con tutti: lettori, autori, editori, insegnanti. In un’epoca di consumo veloce, c’è bisogno di spazi che restituiscano profondità e attenzione. E auspico che sempre più persone, soprattutto giovani, scoprano il valore di una lettura lenta, pensata, condivisa.

La ringrazio di cuore per il tempo che ci ha dedicato. Un’ultima curiosità: cosa sta leggendo in questo momento?

Sto leggendo “La stazione” di De Michelis, con il quale avrò l’onore di discorrere in un nostro prossimo incontro a Segnalazioni Letterarie. Tra i classici sono alle prese con “Il maestro e Margherita” di Bulgakov: ogni tanto è bene tornare ai fondamentali.

Grazie ancora, e buon lavoro.

Grazie a Lei. È stato un vero piacere.


In un’epoca dominata dalla velocità, dalla semplificazione e da una comunicazione sempre più gridata, il Bollettino mensile di Segnalazioni Letterarie rappresenta un atto di resistenza gentile. Un invito a rallentare, a leggere con attenzione, a dare valore alle parole e a chi le scrive. Ascoltando le parole del dottor Raffaelli, emerge con chiarezza non solo una visione editoriale lucida e coerente, ma anche una passione autentica per il mondo dei libri come spazio di confronto, memoria e immaginazione: tutto questo rafforza un’idea di cultura come servizio e come dialogo.






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