Lunedì 22 Settembre 2025 10:09
Contro la povertà educativa, la diocesi rilancia l’impegno per il doposcuola


A disposizione delle parrocchie un fondo di 200mila euro. Il progetto presentato dal vicario Reina in una lettera ai parroci. Il fondo affidato alla gestione della Caritas diocesana. Il direttore Trincia: «A Roma livelli preoccupanti di dispersione scolastica»
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Un fondo complessivo di 200mila euro. Messo a disposizione delle parrocchie per sostenere o avviare progetti di doposcuola. Continua a crescere l’impegno della diocesi di Roma e della Caritas sul fronte della povertà educativa. “Doposcuola e comunità in cammino”, questo il nome del progetto presentato dal cardinale vicario Baldo Reina in una lettera inviata ai parroci negli scorsi giorni. Un’iniziativa, ha spiegato il porporato, indirizzata a «prevenire» e «contrastare» un problema, quello della povertà educativa, «in costante crescita, soprattutto nelle periferie e nelle aree più fragili della città». Con l’obiettivo, allo stesso tempo, di «sostenere» e far «crescere» le esperienze già avviate, come quelle in favore di bambini o ragazzi di famiglie in difficoltà. Senza dimenticare, ricorda Reina, le iniziative pensate per aiutare migranti e rifugiati ad apprendere l’italiano. «Semi buoni di una pastorale radicata nel vissuto odierno».
Il fondo sarà affidato alla gestione della Caritas diocesana. Ogni parrocchia potrà richiedere – entro il 15 ottobre 2025 – un contributo economico una tantum da 1.500 a 2mila euro, destinato ad affrontare spese come l’adeguamento dei locali, l’acquisto di arredi e materiale didattico, e la copertura delle utenze. La domanda dovrà essere presentata inviando all’indirizzo
direzione@caritasroma.it
il modulo compilato e firmato dal parroco e dal Consiglio pastorale parrocchiale. «Un segno di speranza che si inscrive perfettamente nel Giubileo», sottolinea a Roma Sette Giustino Trincia, direttore di Caritas Roma. Un’iniziativa che rappresenta un «sostegno della diocesi a un processo di attenzione e di impegno sui temi della povertà educativa già presente nella Chiesa della nostra città».Per ogni settore, racconta Trincia, «ci sono una decina di doposcuola già avviati». Esperienze importanti, «perché anche a Roma assistiamo a livelli preoccupanti di dispersione scolastica, se pur con numeri più bassi rispetto al resto d’Italia». A livello nazionale, la percentuale di ragazzi tra i 18 e i 24 anni con la sola licenza media è del 10,5%, mentre a Roma è del 4,7%. Tuttavia, fa notare il direttore della Caritas diocesana, in molti municipi sono presenti notevoli difficoltà. «Sappiamo di adolescenti che non hanno spazi dove poter studiare nelle proprie case, perché troppo piccole o sovraffollate». Trincia si sofferma poi sugli studenti stranieri. «La loro crescita e formazione educativa è cruciale anche per l’integrazione e l’inclusione sociale – riflette -. Dobbiamo fare il possibile per aiutarli ad acquisire tutti gli strumenti culturali, prevenendo le forme di marginalità». Ma per intraprendere questa strada, aggiunge, «occorre l’impegno di tutti, non solo di alcuni».
Da qui il suo appello. «Come Chiesa, non possiamo né vogliamo sostituirci alle responsabilità inalienabili delle istituzioni pubbliche – evidenzia -. È indispensabile che i temi della povertà educativa entrino sempre più nelle agende delle politiche pubbliche. Per Trincia, «serve investire nella scuola, sostenendo chi non ha possibilità di accedere dignitosamente all’istruzione». Occorre «investire sulla sicurezza degli stessi istituti e sugli strumenti didattici». Per «evitare il continuo aumento del costo dei libri, degli zaini, dei quaderni». In questo senso, il direttore della Caritas diocesana invita a promuovere politiche di responsabilizzazione delle aziende che lavorano nel settore. «Non è possibile – sottolinea – scaricare sulle famiglie in difficoltà desideri di guadagni che dovrebbero avere dei limiti». Per Trincia, è necessario, dunque, su questo tema, «un cambio di velocità». Che si può realizzare con la collaborazione di tutti i livelli istituzionali di responsabilità: Roma Capitale, la Regione, il Parlamento e il governo. «Non ne faccio un discorso di una maggioranza politica o di un’altra – spiega -. Non rientra nelle nostre competenze. A noi interessa solamente che i bambini e i ragazzi vengano supportati nello studio e non scorrazzino nelle strade. Dobbiamo aiutarli – conclude il direttore della Caritas -. Perché sono il presente e il futuro della città».
22 settembre 2025
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