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Domenica 28 Settembre 2025 09:09

Ponte ciclopedonale Anagnina: i comitati scendono in piazza

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Correva l’anno 2019 quando l’allora presidente del VII municipio Monica Lozzi annunciava l’avvio della progettazione del nuovo ponte ciclopedonale sull’Anagnina, per connettere i territori extra-GRA con la stazione della metropolitana.


Un progetto voluto e partecipato dal territorio che passò rapidamente tutte le fasi progettuali intermedie, fino alla conferenza dei servizi decisoria chiusasi a gennaio 2021 e la cui gara fu avviata a settembre dello stesso anno, invitando 30 operatori economici a partecipare al procedimento da 2,6 milioni di euro.


La prima fase esecutiva finanziata prevedeva la realizzazione del ponte e di una pista su via Tuscolana fino all’altezza di via Petrocelli, servendo la Romanina e Ponte Linari. Un secondo lotto prevedeva l’estensione della pista lungo l’asse di via Anagnina fino a Morena, per un totale di 12 km di piste.


Un’infrastruttura strategica, che avrebbe permesso di congiungersi con la metropolitana e, in futuro, anche con le piste di viale Togliatti e della Tuscolana da Cinecittà fino al Centro.


A dicembre 2023 il presidente del VII municipio Laddaga dava i lavori per imminenti
, con il completamento dell’opera previsto a ottobre 2025, ma di ruspe e operai non se n’è vista neanche l’ombra.


In base alla ricostruzione dei comitati di quartiere, parte della pista sarebbe stata bloccata dallo stesso Dipartimento Mobilità per imprecisate criticità rispetto il passaggio sopra il GRA e del sottovia previsto per superare la carreggiata interna. Criticità sulle quali c’è un preoccupante velo di mistero. A ciò si aggiunge che il tratto iniziale, quello tra la metro Anagnina e il ristorante Sushi Jo, sarebbe attualmente “in corso di ridefinizione” sempre per non precisati motivi tecnici.





A questa situazione si aggiunge la beffa che il ponte ciclopedonale è dato “in realizzazione” sul Biciplan di Roma Capitale, a sostanziare il fatto che neanche l’Amministrazione centrale sappia bene a che punto sia effettivamente il progetto.




In questa grande confusione ci ripromettiamo di approfondire il caso sia col VII municipio, sia con l’assessore Patané, che ha il potere per risolvere questa assurda situazione: in tempi in cui la stampa da adito alla propaganda anti ciclabili, c’è un intero quadrante che chiede nuove piste per uscire dall’isolamento.

I soldi ci sono, la volontà popolare pure, manca solo un intervento politico forte.



 


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