Leone XI ha risposto ai giornalisti sulla proposta di accordo presentata dal presidente Usa Trump. «Spero che Hamas accetti nel tempo stabilito». E ancora: «Bisogna sempre lavorare per la pace»

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«Ci sono elementi che sono molto interessanti, spero che Hamas accetti nel tempo stabilito». Uscendo da Villa Barberini a Castel Gandolfo, ieri sera, 30 settembre, per fare rientro in Vaticano, Leone XIV ha risposto così alle domande dei giornalisti sul piano di pace per Gaza presentato il 29 settembre dal presidente americano Donad Trump. Un piano sul quale ieri è arrivata la richiesta di alcuni chiarimenti da parte di Hamas, e per il quale si attende, presumibilmente per oggi, 1° ottobre, una risposta. Nel caso fosse negativa, è la minaccia del leader statunitense, Israele avrebbe il pieno appoggio dell’America «per portare a termine il lavoro di annientamento della minaccia di Hamas».

Per quanto riguarda invece la spedizione umanitaria della Global Sumud Flotilla, arrivata ormai nei pressi della Striscia di Gaza, il Papa ha affermato: «È molto difficile, si tratta di rispondere a una vera emergenza umanitaria, ma ci sono tanti elementi per cui da tutte le parti si sta dicendo: speriamo che non ci sia violenza, che siano rispettate le persone. Quello è molto importante». Quanto alle parole del segretario di Stato americano Marco Rubio, che ha dichiarato di esser pronto alla guerra, anche a quella nucleare, ha osservato: «Questa forma di parlare è preoccupante, perché mostra ancora una volta un aumento delle tensioni. Questo vocabolario anche di cambiare il ministero della Difesa in ministero della Guerra… Speriamo che sia soltanto un modo di parlare. Speriamo che non ci sia la guerra – ha ribadito -, bisogna sempre lavorare per la pace». Quindi ha stigmatizzato «uno stile di governo che vuole mostrare la forza per impressionare».

I giornalisti a Castel Gandolfo hanno interpellato il pontefice anche sul processo in Vaticano che ruota intorno alla compravendita di un palazzo di lusso a Londra. «La prima cosa è che il processo deve andare avanti nell’iter giudiziario – ha detto -. Io non ho intenzione di interferire con il processo. Ci sono i giudici, le persone preparate, gli avvocati della difesa: speriamo che vada in porto», ha aggiunto.

1° ottobre 2025

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