Mercoledì 1 Ottobre 2025 09:10
L’impegno di Papa Leone per la pace nel libro di Zavattaro


Il volume presentato nel Palazzo lateranense. Il vicario Reina, che ne firma la prefazione: occasione concreta per «non perdere l'occasione di parlare della pace e di diffonderla, noi che ci crediamo»
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L’impegno di Papa Leone per la pace nel libro di Zavattaro
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Un libro dal titolo «significativo» perché riprende le «prime parole di Papa Leone XIV pronunciate al suo affaccio dalla loggia della basilica vaticana, in un contesto mondiale interessato da più di 50 conflitti», a dire che «chiaramente vuole lavorare sulla pace». Così il cardinale vicario Baldo Reina si è riferito all’ultima opera del giornalista Fabio Zavattaro “La pace disarmata e disarmante” – della quale ha curato la prefazione -, presentata ieri sera, 30 settembre, nella Sala della Conciliazione del Palazzo apostolico lateranense. L’evento, moderato dal giornalista Frediano Finucci, è stato promosso dalla sezione romana dell’Unione cristiana degli imprenditori e dei dirigenti (Ucid).
«Purtroppo tutti i pontefici si sono dovuti confrontare con il tema della guerra – ha detto il porporato – e se Papa Francesco parlava di una “guerra mondiale a pezzi” ora possiamo dire che la guerra ci sta facendo a pezzi»; guardando quindi al valore fondamentale della pace, che sembra essere «qualcosa che questo mondo ha perso», Reina ne ha notato la mancanza «nelle famiglie, nella società, quando c’è la violenza sulle donne e nel mondo in generale, che sembra che abbia abbracciato la cifra della violenza». Allora, ha sottolineato il cardinale, «la scelta del titolo di questo libro» e la volontà dell’autore di «addentrarsi nei primi pronunciamenti magisteriali di Papa Leone» possono essere un’occasione concreta per «accogliere l’invito del Papa e per non perdere l’occasione di parlare della pace e di diffonderla, noi che ci crediamo», affinché «su questa scia ci possano essere altre testimonianze sulla pace», ha concluso Reina.
Nel suo intervento, invece, don Vito Impellizzeri, preside della Facoltà teologica della Sicilia, ha messo in luce come il libro di Zavattaro, edito da Il pozzo di Giacobbe, presenti una struttura volta a «illustrare le ragioni della scelta del profilo spirituale del Papa» da parte dei cardinali riuniti in Conclave ovvero «l’umiltà, la mitezza, l’equilibrio e il discernimento nella scelta dei suoi collaboratori». A questo scopo, che Zavattaro realizza «non dogmaticamente», ha detto il sacerdote, vengono illustrati «il saluto di Leone XIV alla missione di Chiclayo e poi la vicinanza al popolo sofferente»; ancora, «l’umiltà del figlio di sant’Agostino, presentata attraverso la citazione di Bergoglio che parla di sant’Agostino e dell’inquietudine dell’uomo», e, infine, «la testimonianza del vescovo di San Miniato Giovanni Paccosi, per mostrare il profilo spirituale di Prevost», sono ancora le parole di Impellizzeri.
Sul binomio previdenza-Provvidenza ha articolato il suo intervento Daniele Di Loreto, responsabile dell’Ufficio di rappresentanza della Assicurazioni Generali di Roma, fiero di appartenere a «una impresa che nei suoi 200 anni di storia ha sempre dimostrato di essere consapevole che l’impegno nei confronti della società che ci circonda deve andare oltre il perimetro della nostra missione aziendale». Ma soprattutto, ha aggiunto, «siamo consapevoli che dobbiamo dare anche noi il nostro contributo per il bene comune: un intreccio di previdenza e Provvidenza». Questa logica, ha esplicitato Di Loreto, «si ritrova nel libro di Zavattaro» specialmente nel racconto dell’attività missionaria di Papa Leone XIV che, «con l’esperienza che ha fatto in Perù non può certo guardare la realtà del mondo con i paraocchi di chi abita la nostra società del privilegio e quindi dà tutto per scontato, anche la pace».
In chiusura dei lavori, prima dei saluti e dei ringraziamenti dell’autore, l’intervento di Cinzia Rossi, consigliere Ucid Roma e presidente della Fondazione Communia, che ha posto l’attenzione su quanto sia «urgente» recuperare «nella nostra società la relazione benevola e armonica anche nel contesto sociale e nelle organizzazioni, superando la logica del conflitto e della competizione». Questa posizione è stata pienamente condivisa da Zavattaro che ha osservato come il tratto rappresentativo di Leone XIV «è la scelta dell’altro, il contatto con le persone e lo stare accanto a chi è in difficoltà», perché per lui davvero «ogni persona è un fratello con cui condividere un tratto di strada».
1° ottobre 2025
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