Mercoledì 1 Ottobre 2025 17:10
Di Liegro: le spoglie traslate ai Santi Apostoli


Il rito guidato dal cardinale vicario Reina. «Doveroso tirare fuori dall'oblio la figura di don Luigi e indicarlo come esempio di profezia per noi sacerdoti e per tutta la Chiesa». Ha insegnato che «di fronte alla storia ci giochiamo la vita con il Vangelo»
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«Non c’è carità senza giustizia». Le parole di monsignor Luigi Di Liegro sono scolpite sulla sua nuova lapide nella basilica dei Santi XII Apostoli. La salma del fondatore della Caritas è stata traslata nella chiesa questo pomeriggio, 1° ottobre. Le sue spoglie riposavano nel cimitero del Verano. Adesso invece sono custodite nella cripta della Cappella della famiglia Odescalchi, all’ingresso della Cappella del Crocifisso. A presiedere il rito il cardinale vicario Baldo Reina. Con lui il vescovo vicegerente Renato Tarantelli Baccari e il parroco padre Francesco Celestino. Sul feretro è stato adagiato un evangeliario aperto a metà, insieme alla stola e a un mazzo di girasoli. Prima della tumulazione, il porporato lo ha asperso e incensato, nel silenzio della basilica.
«Quella di oggi – ha detto Reina – davvero ci appare come una carezza di Dio, una consolazione grande che il Signore regala alla nostra Chiesa. La sua memoria è sempre viva nella nostra diocesi, ma sappiamo come a volte il tempo ci porta a dimenticare i passaggi preziosi che Dio ci ha regalato, per questo abbiamo deciso di traslare il feretro di don Luigi». Il cardinale ha ringraziato i familiari (presente tra gli altri la nipote, Luigina di Liegro) e la Fondazione Di Liegro, di cui la stessa Di Liegro è presidente.

(foto: diocesi di Roma/Gennari)
«La prima preoccupazione di don Luigi – ha sottolineato il porporato – era quella di mettere in pratica il Vangelo, e lo ha fatto prima come sacerdote impegnato in alcune parrocchie, poi è stato chiamato ad organizzare la pastorale della nostra diocesi e ha dato vita e sostanza alla Caritas della nostra diocesi, diventando anche un faro per la Caritas italiana». Poi ha aggiunto: «Sostenuti da Papa Francesco prima e adesso da Papa Leone abbiamo ritenuto doveroso tirare fuori dall’oblio la figura di don Luigi e indicarlo come esempio di profezia per noi sacerdoti e per tutta la Chiesa».
Proprio l’anno scorso, ha ricordato il vicario, «abbiamo ricordato il convegno sui “mali di Roma” del ’74 da lui animato, e abbiamo visto come passano gli anni, ma le povertà rimangono e alcune forme di disuguaglianza addirittura si accentuano». Per questo, ha esortato, «non fermiamoci solo alla sua memoria ma raccogliamo la profezia che lui ci ha regalato». Per Reina, Di Liegro ha insegnato come «di fronte a un momento storico difficile come il nostro non si sta fermi, perché di fronte alla storia ci giochiamo la vita con il Vangelo e lo facciamo fino in fondo» Don Luigi, ha rimarcato, «ci dimostra che questo è possibile».
1° ottobre 2025
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