Il ministro degli Esteri alla Camera dei deputati per riferire sulla missione umanitaria, dopo il blocco delle imbarcazioni da parte della marina israeliana. Già dal 3 ottobre le prime partenze. 23 al momento le barche ancora in navigazione verso Gaza

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«Al momento sarebbero 22 gli italiani fermati. Continuiamo a monitorare la situazione». Lo ha affermato questa mattina, 2 ottobre, il ministro degli Affari esteri Antonio Tajani intervenendo alla Camera dei deputati, dopo che ieri sera la marina israeliana ha bloccato le imbarcazioni della Global Sumud Flotilla dirette a Gaza con l’obiettivo di rompere il blocco navale consegnando aiuti umanitari. «Su mie istruzioni, il Consolato a Tel Aviv e il Consolato Generale a Gerusalemme assisteranno tutti gli italiani, sia al porto sia nelle procedure di rimpatrio – ha aggiunto il titolare della Farnesina, riferendosi alla sorte dei connazionali a bordo -. Già da questa notte i due Consolati sono in contatto con i legali dei cittadini italiani imbarcati. Secondo le informazioni disponibili, raccolte attraverso l’Unità di Crisi, che sta seguendo passo dopo passo la situazione, tutti i nostri connazionali sono in buone condizioni».

Nella tarda serata di ieri, la Global Sumud Flotilla riferiva su Telegram di «aggressioni attive» della marina israeliana . «La nave Florida è stata deliberatamente speronata in mare. Le barche Yulara, Meteque e altre sono state prese di mira con idranti. Questi attacchi illegali contro navi umanitarie disarmate costituiscono un crimine di guerra – il commento degli attivisti -. Tutti i passeggeri a bordo sono illesi». Alle 7 di questa mattina, 2 ottobre, il sito della Flotilla – che dà le rotte in tempo reale – fa il punto della situazione: 19 le navi intercettate, tra le quali la “Morgana”, sulla quale, secondo gli attivisti, viaggiavano il senatore M5s Marco Croatti e l’europarlamentare Avs Benedetta Scuderi. 22 in tutto gli italiani a bordo delle navi intercettate. Restano 23 barche ancora in navigazione verso la Striscia di Gaza, mentre 2 sembrano aver cambiato rotta puntando verso nord, probabilmente in direzione Cipro.

Su X il commento del ministero degli Esteri israeliano: «I passeggeri di Hamas-Sumud sui loro yacht stanno viaggiando sani e salvi verso Israele, dove inizieranno le procedure di espulsione verso l’Europa. I passeggeri sono sani e salvi e in buona salute».

Nelle parole di Tajani, sollievo nel «constatare che fino a questo momento non si registrano atti di violenza o complicazioni nelle operazioni delle forze israeliane», dopo le sue «ripetute» richieste al ministro israeliano Sa’ar di «evitare azioni aggressive». Per quanti accetteranno di lasciare volontariamente Israele, «già da venerdì potrebbero avvenire le prime partenze – ha informato -. Per chi rifiuterà l’espulsione immediata, sarà necessario attendere il provvedimento di respingimento dell’Autorità giudiziaria israeliana, che potrebbe richiedere 48-72 ore».

In ogni caso, «gli abbordaggi sono stati pacifici e senza violenze e preparati da numerose misure di avvicinamento, partendo dalla nave madre Alma – ha ribadito il titolare della Farnesina -. Secondo quanto appreso dalla nostra ambasciata a Tel Aviv, la Marina israeliana ha impiegato più di 16 navi nell’operazione, che si concluderà nella giornata di oggi, per le precauzioni adottate per evitare incidenti. L’arrivo ad Ashdod richiederà ancora diverse ore di navigazione». Qui i membri della Flotilla verranno identificati e fermati, «per poi essere trasferiti con voli charter in Europa».

Intanto fonti della Flotilla citate da al Jazeera confermano che «diverse imbarcazioni stanno ancora cercando di raggiungere Gaza. Anche se solo una di queste imbarcazioni raggiungesse Gaza, raggiungerebbe l’obiettivo di rompere l’assedio». In più, una flottiglia di altre imbarcazioni «è partita dalla Sicilia e sta facendo rotta verso la Striscia».

2 ottobre 2025

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