Servizi > Feed-O-Matic > 672425 🔗

Giovedì 2 Ottobre 2025 12:10

L’Italia in protesta contro l’abbordaggio della Flotilla



Manifestazioni spontanee in diverse città dalla sera di ieri, 1° ottobre, quando la marina israeliana ha bloccato la missione umanitaria. Il 3 ottobre sciopero generale indetto da Cgil, Usb e Fiom. La premier Meloni: «Disagi per gli italiani senza benefici per i palestinesi»

L'articolo
L’Italia in protesta contro l’abbordaggio della Flotilla
proviene da
RomaSette
.

#in italia #antonio tajani #cgil #focus #giorgia meloni #global sumud flotilla #guerra israele hamas #manifestazione colosseo #matteo salvini #sciopero generale #usb
leggi la notizia su RomaSette





«Continuo a ritenere che tutto questo non porti alcun beneficio al popolo della Palestina, in compenso mi pare di capire che porterà molti disagi al popolo italiano». Da Copenaghen, dove è arrivata per partecipare al vertice della Comunità politica europea, la premier Giorgia Meloni commenta così le notizie delle agitazioni in corso dalla serata di ieri in tutta Italia dopo che la marina israeliana ha di fatto bloccato la missione umanitaria della Global Sumud Flottilla, abbordando le sue imbarcazioni ad appena 70 miglia dalla Striscia di Gaza. Agitazioni che culmineranno nello sciopero generale indetto per la giornata di domani, 3 ottobre, da Cgiil e Usb, a cui ha aderito anche Fiom. Coinvolti tutti i settori, pubblici e privati, per l’intera giornata.

«L’aggressione contro navi civili che trasportavano cittadine e cittadini italiani, rappresenta un fatto di gravità estrema – si legge nella nota diffusa dalla Cgil -. Un colpo inferto all’ordine costituzionale stesso, che impedisce un’azione umanitaria e di solidarietà verso la popolazione palestinese sottoposta dal governo israeliano a una vera e propria operazione di genocidio». Dal sindacato parlano di «attentato diretto all’incolumità e alla sicurezza di lavoratrici e lavoratori, volontarie e volontari imbarcati . Non è soltanto un crimine contro persone inermi – proseguono – ma è grave che il governo italiano abbia abbandonato lavoratrici e lavoratori italiani in acque libere internazionali, violando i nostri principi costituzionali». In ogni caso, assicurano, durante lo sciopero «saranno garantite le prestazioni indispensabili, come stabilito dalle regolamentazioni di settore».

Anche l’Usb chiama «ogni lavoratore e lavoratrice, ogni cittadino e cittadina, ogni organizzazione democratica e solidale a bloccare tutto. È necessario mobilitarsi da subito, in ogni città, in ogni luogo di lavoro, nelle strade e nei porti»’ attraverso lo sciopero, «in segno di protesta contro il crimine di guerra commesso da Israele e contro la complicità dei governi occidentali, Italia compresa, che continuano a fornire armi e sostegno politico al regime sionista». Per l’Unione sindacale di base, «difendere la Global Sumud Flotilla significa difendere la libertà, la pace, la dignità del lavoro e dei popoli. Significa dire basta al genocidio in Palestina e pretendere la fine immediata dell’assedio, dell’occupazione, delle forniture militari, del commercio con Israele. L’Italia – concludono – deve interrompere ogni collaborazione militare ed economica con lo Stato di Israele, chiudere i porti alle navi che commerciano con esso, sospendere gli accordi industriali e fermare l’economia di guerra. È tempo di alzare la testa e scegliere da che parte stare: con chi bombarda i civili o con chi lotta per liberarli? Noi stiamo con la Flotilla, con Gaza, con il popolo palestinese, con chi costruisce la pace. Blocchiamo tutto. Il 3 ottobre sarà sciopero generale».

Per il ministro degli Esteri e vicepremier Antonio Tajni, che questa mattina ha riferito in Parlamento sulla vicenda della Flotilla, «è giusto manifestare e protestare ma le manifestazioni non devono mai degenerare perché non c’è nessuna giustificazione a distruggere le vetrine, perché il commerciante è un lavoratore, così come non hanno alcuna colpa i 60 poliziotti feriti. Se devo scegliere tra i violenti e poliziotti scelgo i poliziotti, come diceva Pasolini: i figli di papà contro i figli del popolo».

Pronto alla precettazione l’altro vicepremier, il ministro delle Infrastrutture e trasporti Matteo Salvini. «Non permetteremo che Cgil ed estremisti di sinistra portino in Italia il caos. Non tollereremo nessuno “sciopero generale improvviso”. L’orientamento della Commissione di garanzia per gli scioperi infatti – spiega – ha già stabilito che la motivazione addotta dai sindacati non rientra nei casi che giustificano il mancato preavviso». Salvini, si legge in una nota del Mit, «vuole evitare che una minoranza irresponsabile possa danneggiare milioni di italiani».

Intanto, in attesa del corteo nazionale che sabato 4 ottobre sfilerà per le vie del centro della Capitale, da Porta San Paolo a San Giovanni – in vista del quale il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha convocato nei giorni scorsi al Viminale prefetti e questori di Roma, Milano, Torino, Firenze e Bologna per fare il punto sulla situazione -, la protesta dilaga soprattutto tra gli studenti, dal nord al sud del Paese. Alla Sapienza di Roma, bloccata la facoltà di Lettere. Occupato pure Palazzo Nuovo a Torino, così come la Statale di Milano. Assemblee straordinarie anche nelle scuole, da Roma a Bologna, da Napoli a Genova e non solo. E questa sera, 2 ottobre, circa 10mila manifestanti si sono dati appuntamento alle 18.30 davanti al Colosseo, per la manifestazione cittadina.

2 ottobre 2025

 

L'articolo
L’Italia in protesta contro l’abbordaggio della Flotilla
proviene da
RomaSette
.

Questo sito utilizza cookie tecnici, anche di terze parti, per migliorare i servizi offerti e ottimizzare l’esperienza dell’utente. Si prega di leggere l'informativa sulla privacy. Chiudendo questo banner si accettano le condizioni sulla privacy e si acconsente all’utilizzo dei cookie.
CHIUDI