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Giovedì 2 Ottobre 2025 18:10

Sanità privata. Fials: cittadini e lavoratori dimenticati

“La FIALS esprime forte rammarico e indignazione per la mancata convocazione alla riunione con il...

#politica
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“La FIALS esprime forte rammarico e indignazione per la mancata convocazione alla riunione con il Presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, tenutasi presso la sala Aniene della Regione dedicata al confronto con le organizzazioni sindacali della sanità privata.”

Lo dichiara in una nota il Segretario Regionale Vittorio Ricci.

“Si tratta di un atto grave ed ingiustificabile, dal momento che la FIALS è un sindacato rappresentativo ed è, tra l’altro, firmatario del CCNL Aiop e ARIS per adesione. L’esclusione non può che apparire come una precisa volontà di impedire che la nostra organizzazione, con la propria voce autonoma e indipendente, potesse porre sul tavolo le criticità che altri evitano di affrontare.

Non possiamo infatti tacere che di fronte alle decine di milioni di euro di denaro pubblico già erogati all’inizio del mandato dal Presidente Rocca, all’adeguamento recente delle rette, ai 56 milioni di euro annunciati che sarebbero stati sbloccati a favore delle strutture private accreditate, non si è prodotto alcun miglioramento concreto né nella qualità dei servizi ai cittadini, né nelle condizioni dei lavoratori. Al contrario, questi interventi hanno finito per rafforzare il profitto delle strutture private, mentre il personale continua a subire condizioni di lavoro indegne: contratti bloccati da decenni, stipendi miseri, carichi di lavoro insostenibili e turni massacranti.

Il Presidente Rocca, parla di valorizzazione del lavoro sanitario, ma la realtà dei fatti è che le lavoratrici e i lavoratori della sanità privata accreditata restano sfruttati, impoveriti e trattati come forza-lavoro sacrificabile.

La FIALS ribadisce con forza che continuare a presentare la sanità privata accreditata come “parte fondamentale del servizio sanitario regionale” senza affrontarne le ombre, senza un’attenta valutazione dei costi, rispetto alla qualità delle prestazioni rese ed ai reali benefici, significa voltare le spalle ai cittadini ed a chi ogni giorno lavora in condizioni penose.

La nostra Organizzazione non accetterà mai di essere relegata al silenzio né esclusa dai tavoli di confronto. Pretendiamo rispetto per il ruolo che ci spetta, come sindacato, e continueremo a difendere con determinazione i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori” conclude la nota.

 

 

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