Fermi bus, metro, tram e treni a Roma e in tutta la regione, nonostante la Commissione di garanzia abbia giudicato illegittima l'agitazione. Lo stesso nelle altre città. Corteo nella Capitale anche la sera del 2 ottobre, da Colosseo alla Piramide

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Non si ferma la mobilitazione dell’Italia per Gaza, dopo che nella serata del 1° ottobre la marina israeliana ha bloccato le imbarcazioni della Global Sumud Flotilla dirette verso la Striscia con il loro carico di aiuti umanitari. Le manifestazioni spontanee sono iniziate già poche ore dopo, dando il via, nella Capitale, a tre giorni di mobilitazione, con l’obiettivo di “bloccare tutto” contro il genocidio del popolo palestinese e in sostegno alla missione umanitaria che ha provato a portare aiuti nella Striscia di Gaza.

Già ieri sera, quindi, 2 ottobre, 50mila persone – è la cifra riferita dagli organizzatori – si sono ritrovate davanti al Colosseo per raggiungere insieme Porta San Paolo. Una marea umana che ha attraversato in corteo le strade di Roma. Poi sulla Piramide Cestia sono state proiettate immagini dalla Global Sumud Flotilla. «Lo abbiamo ripetuto molte volte: se bloccano la Flotilla, blocchiamo tutto. E la Flotilla è stata bloccata. Non molliamo finché la Palestina non sarà libera e autodeterminata!», si legge in un comunicato diffuso sui social dagli organizzatori.

Oggi, 3 ottobre, è il giorno dello sciopero generale, indetto da Cgil, Unione sindacale di base (Usb),Cub e Sgb. Fermi tutti i settori pubblici e privati, nonostante la Commissione di garanzia abbia giudicata illegittima la mobilitazione per mancato preavviso. Garantiti naturalmente i servizi minimi essenziali. Per quanto riguarda la rete Atac, è assicurato il rispetto delle fasce di garanzia, vale a dire da inizio servizio alle 8.30 e dalle 17 alle 20. A rischio chiusura le stazioni della metro, così come il servizio di biglietteria. Si fermano anche i lavoratori Cotral: non garantite quindi nemmeno le corse dei bus regionali e delle ferrovie Roma Nord e Metromare, per le quali valgono le stesse fasce di garanzia di Atac. Difficile anche muoversi in treno, specie per Alta velocità, Intercity e Regionali. Sul sito di è possibile scaricare l’elenco dei treni garantiti in caso di sciopero.

Immediate le polemiche, intorno alla decisione dello sciopero generale. A cominciare dalla premier Giorgia Meloni, secondo la quale «weekend lungo e rivoluzione non stanno insieme». Immediata la replica del segretario Cgil Maurizio Landini: «La legge prevede che di fronte a violazioni costituzionali, la messa in discussione della salute e sicurezza dei lavoratori c’è la possibilità di fare lo sciopero senza il preavviso».

Il culmine della tre giorni di mobilitazione, la manifestazione nazionale di domani, sabato 4 ottobre indetta dalle associazioni dei palestinesi in Italia. L’appuntamento è alle 14.30 a Porta San Paolo per arrivare a piazza San Giovanni in Laterano, passando per viale della Piramide Cestia, piazza Albania, viale Aventino, piazza di Porta Capena, via di San Gregorio, vie Celio Vibenna, piazza del Colosseo, via Labicana, via Merulana. Previsto l’arrivo di manifestanti da diverse città. Attivato da questura e prefettura un piano di sicurezza straordinario.

3 ottobre 2025

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