Domenica 5 Ottobre 2025 15:10
Cinema: “Chinawood” porta film cinesi contemporanei al pubblico italiano
Una nuova ondata di narrazione cinese e’ arrivata a Roma questo fine settimana con l’apertura...
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Una nuova ondata di narrazione cinese e’ arrivata a Roma questo fine settimana con l’apertura di “Chinawood”, una vetrina di film cinesi contemporanei, rivolta al pubblico italiano presso la Sala Scena nel quartiere Trastevere della citta’.
L’evento di due giorni, tenutosi il 4 e 5 ottobre, ha presentato cinque film cinesi in anteprima italiana.
Organizzato dall’Istituto Treccani italiano in collaborazione con l’Istituto culturale italiano di Shanghai, la Fondazione Roma Lazio Film Commission e la Shanghai Film Distribution and Exhibition Association (SFDEA), il programma mirava ad approfondire la comprensione reciproca attraverso il cinema, un linguaggio universale che trascende i confini.
Il festival si e’ aperto con Nobody, un fantasy animato diretto da Yu Shui. Ispirato al classico romanzo cinese Viaggio in Occidente, il film reimmagina il leggendario pellegrinaggio attraverso gli occhi di quattro piccoli mostri birichini. Dalla sua uscita nazionale in agosto, Nobody e’ diventato un sorprendente successo al botteghino in Cina, ricevendo elogi per il suo umorismo, la risonanza emotiva e lo stile visivo innovativo.
La sua prima romana ha registrato il tutto esaurito e forti reazioni emotive. “Conosco molto bene la storia di Viaggio in Occidente, ma sono rimasto stupito nel vedere come il regista abbia utilizzato una prospettiva moderna per creare un racconto cosi’ toccante”, ha detto lo spettatore italiano Alex Kislyakov. “E’ emozionante vedere un film del genere a Roma”.
Un’altra spettatrice, Monica Febbo, ha detto che il film le ha offerto “una finestra su una cultura cosi’ diversa e allo stesso tempo cosi’ comprensibile attraverso l’arte”.
“La distanza culturale tra Cina e Italia puo’ essere grande, ma il linguaggio artistico e’ condiviso. Ringrazio Treccani per questa opportunita’: mi fa venire voglia di conoscere meglio la cultura cinese”, ha aggiunto.
Durante una discussione post-proiezione, Yu Shui ha dichiarato che era la prima volta che Nobody veniva mostrato a un pubblico estero e che era profondamente commosso dall’attenzione e dall’entusiasmo degli spettatori italiani.
“Il cinema e’ un linguaggio universale. Finche’ riusciamo a localizzarlo bene, il pubblico internazionale sara’ in grado di comprendere e apprezzare le storie dalla Cina contemporanea”, ha affermato.
Dopo Nobody, il programma di “Chinawood” e’ proseguito con Dance Still, The Lychee Road, The Stage e I Am What I Am 2. Tutte le proiezioni, sottotitolate in italiano e inglese, erano aperte al pubblico gratuitamente.
Alla fine dell’ultima proiezione, molti spettatori sono rimasti in sala per condividere le proprie impressioni.
“Il cinema ha il potere di avvicinare le culture”, ha affermato Marta Leonori dell’Istituto Treccani italiano, sottolineando che l’iniziativa fa parte di un piu’ ampio impegno per promuovere lo scambio culturale tra Italia e Cina.
L’evento di due giorni, tenutosi il 4 e 5 ottobre, ha presentato cinque film cinesi in anteprima italiana.
Organizzato dall’Istituto Treccani italiano in collaborazione con l’Istituto culturale italiano di Shanghai, la Fondazione Roma Lazio Film Commission e la Shanghai Film Distribution and Exhibition Association (SFDEA), il programma mirava ad approfondire la comprensione reciproca attraverso il cinema, un linguaggio universale che trascende i confini.
Il festival si e’ aperto con Nobody, un fantasy animato diretto da Yu Shui. Ispirato al classico romanzo cinese Viaggio in Occidente, il film reimmagina il leggendario pellegrinaggio attraverso gli occhi di quattro piccoli mostri birichini. Dalla sua uscita nazionale in agosto, Nobody e’ diventato un sorprendente successo al botteghino in Cina, ricevendo elogi per il suo umorismo, la risonanza emotiva e lo stile visivo innovativo.
La sua prima romana ha registrato il tutto esaurito e forti reazioni emotive. “Conosco molto bene la storia di Viaggio in Occidente, ma sono rimasto stupito nel vedere come il regista abbia utilizzato una prospettiva moderna per creare un racconto cosi’ toccante”, ha detto lo spettatore italiano Alex Kislyakov. “E’ emozionante vedere un film del genere a Roma”.
Un’altra spettatrice, Monica Febbo, ha detto che il film le ha offerto “una finestra su una cultura cosi’ diversa e allo stesso tempo cosi’ comprensibile attraverso l’arte”.
“La distanza culturale tra Cina e Italia puo’ essere grande, ma il linguaggio artistico e’ condiviso. Ringrazio Treccani per questa opportunita’: mi fa venire voglia di conoscere meglio la cultura cinese”, ha aggiunto.
Durante una discussione post-proiezione, Yu Shui ha dichiarato che era la prima volta che Nobody veniva mostrato a un pubblico estero e che era profondamente commosso dall’attenzione e dall’entusiasmo degli spettatori italiani.
“Il cinema e’ un linguaggio universale. Finche’ riusciamo a localizzarlo bene, il pubblico internazionale sara’ in grado di comprendere e apprezzare le storie dalla Cina contemporanea”, ha affermato.
Dopo Nobody, il programma di “Chinawood” e’ proseguito con Dance Still, The Lychee Road, The Stage e I Am What I Am 2. Tutte le proiezioni, sottotitolate in italiano e inglese, erano aperte al pubblico gratuitamente.
Alla fine dell’ultima proiezione, molti spettatori sono rimasti in sala per condividere le proprie impressioni.
“Il cinema ha il potere di avvicinare le culture”, ha affermato Marta Leonori dell’Istituto Treccani italiano, sottolineando che l’iniziativa fa parte di un piu’ ampio impegno per promuovere lo scambio culturale tra Italia e Cina.
Agenzia Xinhua