L'appello nella preghiera dell'Angelus, insieme alla «preoccupazione per l'insorgenza dell'odio antisemita nel mondo». Le richieste ai responsabili: «Cessare il fuoco e liberare gli ostaggi»

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«Preoccupazione per l’insorgenza dell’odio antisemita nel mondo» è stata espressa da Papa Leone XIV prima della preghiera dell’Angelus, recitata ieri mattina, 5 ottobre, al termine della Messa che ha presieduto in piazza San Pietro per il Giubileo del mondo missionario e dei migranti, ricordando l’attentato terroristico alla sinagoga della Heaton Park Congregation di Crumpsall di Manchester, avvenuto il 2 ottobre scorso.

Alla vigilia dei negoziati di pace per Gaza che si aprono oggi, 6 ottobre, a Sharm el-Sheikh, Prevost ha auspicato che «possano al più presto raggiungere i risultati sperati». Ha affermato di «essere addolorato per l’immane sofferenza patita dal popolo palestinese a Gaza» e ha riposto fiducia in «alcuni significativi passi in avanti nelle trattative di pace», chiedendo «a tutti i responsabili di impegnarsi su questa strada, di cessare il fuoco e di liberare gli ostaggi». Si è quindi raccomandato di proseguire con le preghiere «affinché gli sforzi in corso possano mettere fine alla guerra e condurci verso una pace giusta e duratura».

Il pontefice non ha dimenticato di esprimere vicinanza al «caro popolo filippino» colpito, martedì 30 settembre, da un terremoto di magnitudo 6,9 che ha devastato l’isola di Cebu. «In particolare prego per coloro che sono più duramente provati dalle conseguenze del terremoto», ha detto. Come da tradizione poi, ieri, prima domenica di ottobre, in molte chiese a mezzogiorno è stata recitata la Supplica alla Madonna di Pompei, stessa preghiera che si eleva anche l’8 maggio. «Ci uniamo spiritualmente a quanti sono radunati presso il Santuario di Pompei per la Supplica alla Vergine del Santo Rosario – ha detto il vescovo di Roma -. In questo mese di ottobre, contemplando con Maria i misteri di Cristo Salvatore, intensifichiamo la nostra preghiera per la pace: una preghiera che si fa solidarietà concreta con le popolazioni martoriate dalla guerra. Grazie ai tantissimi bambini che in tutto il mondo si sono impegnati a pregare il Rosario per questa intenzione. Grazie di cuore».

6 ottobre 2025

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