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Martedì 7 Ottobre 2025 13:10

Acilia Sud: comitati e associazioni contro il parcheggio P2

Il progetto del parcheggio "P2" davanti alla stazione Acilia Sud Dragona ha acceso un acceso dibattito tra i cittadini, i comitati locali e le associazioni ambientaliste. WWF Litorale Laziale, Italia Nostra Roma e il Circolo Legambiente Litorale Romano, insieme al Comitato Pendolari della Roma-Lido e ai comitati di quartiere, hanno espresso preoccupazioni precise riguardo all’impatto sull’area verde e alla gestione della mobilità urbana.

Il punto centrale della controversia riguarda l’abbattimento di circa cento alberi in un boschetto maturo, considerato un polmone verde essenziale per il quartiere. Secondo i comitati, il progetto risalirebbe a oltre vent’anni fa e non rispecchierebbe più le esigenze attuali né le delibere comunali che avevano individuato aree alternative per il parcheggio e il nodo di scambio.

La responsabilità del progetto ricade sul Comune di Roma, in particolare sull’assessorato guidato da Ornella Segnalini. Per questo motivo, i comitati e le associazioni hanno chiesto formalmente, il 9 settembre scorso, l’apertura di un tavolo di confronto con l’Assessorato competente, al fine di discutere proposte alternative e garantire trasparenza sul percorso decisionale.

Contrariamente a quanto dichiarato, i fondi per i parcheggi P1 e P2 non derivano dal PNRR, ma sono fondi giubilari, con una parte di finanziamento comunale. Non esiste quindi alcun rischio legato a scadenze europee. Il vero nodo critico riguarda la durata dei lavori, stimata in 16 mesi, che potrebbe isolare la stazione e il quartiere, riducendo l’accessibilità e causando la perdita dei 100 posti auto esistenti.

Secondo i comitati, il progetto P2 contraddice delibere recenti della Giunta Capitolina. Nel 2021 era stata individuata un’area sotto il Viadotto Zelio Nuttal come ideale per un nodo di scambio pubblico, proposta confermata nel 2022 nel PUMS di Roma Capitale. La scelta di procedere con il parcheggio P2 appare quindi un cambio di rotta ingiustificato, che ignora soluzioni già previste e approvate.

Le informazioni fornite in merito alla distanza tra l’area verde e la stazione sarebbero inesatte: l’area si trova a circa 200 metri dalla stazione, non 500 come dichiarato. Inoltre, la promessa di riforestazione in cambio dell’abbattimento degli alberi non è considerata adeguata: le nuove piante impiegherebbero venti-trent’anni per raggiungere la maturità, rendendo incerto il beneficio ambientale a breve termine.

I comitati e le associazioni hanno già proposto soluzioni alternative concrete e realizzabili, che non compromettano il verde e migliorino realmente la mobilità locale. Ribadiscono la disponibilità a discuterne in un tavolo negoziale, sottolineando che ignorare queste proposte significa ignorare la voce dei cittadini e correre il rischio di un errore irreversibile.

Gli attivisti ricordano che una politica illuminata deve promuovere l’ascolto e il confronto con le istanze del territorio, con l’obiettivo comune di salvaguardare il boschetto dei 100 alberi davanti alla stazione Acilia Sud-Dragona.


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