Giovedì 9 Ottobre 2025 09:10
Gaza: annunciato nella notte l’accordo Israele – Hamas sulla prima fase del piano di pace


L'annuncio del presidente Usa Trump su Truth. Festeggiamenti in strada nella Striscia, dove però si combatte ancora. Festa anche a Tel Aviv: i 20 ostaggi ancora vivi saranno rilasciati sabato o domenica. Stabiliti anche il ritiro delle Idf e l'ingresso di aiuti
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«Sono molto orgoglioso di annunciare che Israele e Hamas hanno entrambi sottoscritto la prima fase del nostro piano di pace. Tutte le parti saranno trattate equamente. Questo è un grande giorno per il mondo arabo e musulmano, Israele, tutte le nazioni circostanti e gli Stati Uniti d’America, e ringraziamo i mediatori di Qatar, Egitto e Turchia, che hanno collaborato con noi per rendere possibile questo evento storico e senza precedenti. Benedetti gli operatori di pace». Il presidente americano Donald Trump ha annunciato con queste parole nella notte, sul suo social Truth, il raggiungimento di un accordo sulla prima fase del piano per Gaza. In Italia era circa l’1. Poco dopo è arrivata la conferma dal Qatar, attraverso il ministro degli Esteri Majed Al-Ansari: «È stato raggiunto un accordo su tutte le disposizioni e i meccanismi di attuazione della prima fase dell’accordo di cessate il fuoco a Gaza, che porterà alla fine della guerra, al rilascio degli ostaggi israeliani e dei prigionieri palestinesi e all’ingresso degli aiuti».
«Con l’aiuto di Dio, riporteremo tutti a casa», ha commentato il premier israeliano Benjamin Netanyahu, che ha subito convocato il Parlamento per approvare il piano e poi ha chiamato il presidente Usa. Hamas, da parte sua, ha dichiarato che «l’accordo determina la fine della guerra a Gaza, il ritiro dell’Idf (le Forze di difesa israeliane), l’ingresso di aiuti e lo scambio di prigionieri, dopo negoziati responsabili e seri che il movimento ha condotto insieme alle fazioni». Espresso anche «apprezzamento profondo per gli sforzi dei fratelli mediatori di Qatar, Egitto e Turchia, e del presidente americano». A quest’ultimo comunque Hamas ha chiesto di fare pressione su Israele perché rispetti i termini dell’accordo.
La gioia è esplosa nelle strade di Gaza e tra le famiglie degli ostaggi che hanno inviato un video messaggio a Trump. Stando all’agenzia di stampa americana AP, infatti, l’accordo per il cessate il fuoco tra Israele e Hamas prevede che «l’organizzazione terroristica rilascerà tutti i 20 ostaggi viventi, contestualmente al ritiro delle truppe Idf dalla maggior parte della Striscia di Gaza». Ritiro escluso, per ora, dalla zona di Rafah. Gli ostaggi vivi verranno rilasciati tutti insieme nella stessa giornata, che dovrebbe essere sabato o domenica, quando in Medio Oriente, e forse anche a Gaza, dovrebbe arrivare Donald Trump. Si sa ancora poco però sui dettagli del ritiro delle forze israeliane. Un funzionario della Casa Bianca ha dichiarato alla Cnn che «una volta votato a favore, Israele dovrà ritirarsi sulla linea, il che dovrebbe richiedere meno di 24 ore», dopo che scatterà il termine di 72 ore per il rilascio degli ostaggi israeliani. Secondo la Bbc, Israele ha respinto il rilascio di Marwan Barghouti nell’accordo di scambio dei prigionieri, nonostante l’insistenza di Hamas.
Dopo la notizia dell’accordo, Hamas ha inviato un altro messaggio: «Rendiamo omaggio al nostro grande popolo nella Striscia di Gaza, a Gerusalemme e in Cisgiordania, nella nostra patria e all’estero, che ha dimostrato onore, coraggio e fermezza senza pari, affrontando i piani fascisti dell’occupazione che hanno preso di mira loro e i loro diritti nazionali. Affermiamo che i sacrifici del nostro popolo non saranno vani – rimarcano – e ci impegniamo a rimanere fedeli alla nostra causa e a non abbandonare mai i nostri diritti nazionali finché non saranno conseguite la libertà, l’indipendenza e l’autodeterminazione».
Nella nota del Forum delle famiglie degli ostaggi, «trepidazione e apprensione. Si tratta di un progresso importante e significativo sulla strada del rientro di tutti – scrivono in relazione al raggiungimento dell’intesa sulla prima fase del piano di pace -, ma la nostra lotta non è ancora finita e non terminerà finché non sarà restituita l’ultima persona rapita. Il governo deve riunirsi e approvare l’accordo immediatamente». Le famiglie esprimono comunque «profonda gratitudine» verso il presidente Trump.
L’accordo è arrivato poco ore dopo il secondo anniversario della campagna militare a Gaza lanciata da Israele in risposta all’attacco del 7 ottobre 2023, in cui Hamas han ucciso circa 1.200 persone e ne ha prese in ostaggio 251. Da allora, secondo il ministero della Salute palestinese, almeno 67.183 sono state uccise dalle operazioni dell’esercito israeliane a Gaza. Tra queste, 20.179 bambini.
9 ottobre 2025
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