Padre Ielpo commenta al Sir l'intesa raggiunta in Egitto. «Sappiamo bene che il cammino verso la pace è ancora lungo ma, come tutti i cammini, è fatto di passi». L'invito ai pellegrini a tornare

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«Sappiamo bene che il cammino verso la pace è ancora lungo ma, come tutti i cammini, è fatto di passi. Questo di oggi è sicuramente un passo in avanti, un segno positivo che lascia spazio ad altri futuri». Il custode di Terra Santa padre Francesco Ielpo non ha dubbi: «L’accordo tra Hamas e Israele riaccende la speranza nella popolazione locale. Questa mattina – riferisce all’agenzia Sir – ho incontrato tante persone qui a Gerusalemme e tutti desiderano ripartire da questa notizia».

La notizia, naturalmente, è l’ sulla prima parte del piano Usa per Gaza, che prevede il ritiro dell’esercito israeliano e il rilascio dei 20 ostaggi ancora vivi, forse già nel fine settimana. Secondo Hamas, verranno liberati 20 ostaggi in cambio di 1.950 prigionieri palestinesi, di cui 250 condannati all’ergastolo. Per le strade di Gaza è esplosa la festa, con balli e canti, come mostrano i tanti video che circolano sui social, nonostante i bombardamenti non si siano ancora fermati.

«Siamo felici per la liberazione degli ostaggi e per i loro familiari, per il rilascio dei prigionieri e per la popolazione di Gaza che avrà, speriamo presto, la possibilità di ricevere nuovi e importanti aiuti umanitari», dichiara ancora il custode al Sir, aggiungendo che «questo passo riaccende non solo la speranza per la comunità locale ma invita anche quella cristiana internazionale a riprogrammare i pellegrinaggi in Terra Santa. Abbiamo bisogno della presenza dei pellegrini perché sono uno strumento di pace, di incontro e di dialogo», conclude.

9 ottobre 2025

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