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Sabato 11 Ottobre 2025 23:10

Reina: «La forza di Di Liegro, nella fede che lo muoveva»



Il cardinale vicario ha presieduto la Messa nella basilica dei Santi Apostoli, nel 28° anniversario della scomparsa del fondatore della Caritas diocesana. «Ci insegna che quando la vita è piena di Dio, si scopre l’altro come fratello»

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Roma ricorda don Luigi Di Liegro: una memoria che diventa impegno
Nella Basilica dei Santi Apostoli la Messa presieduta dal cardinale Reina nel 28° anniversario della scomparsa del fondatore della Caritas diocesana. Prima celebrazione dopo la traslazione delle sue spoglie nella basilica. “Quando non si guarda più verso l’Alto, non si guarda più verso l’altro”

 

Roma ha ricordato don Luigi Di Liegro con un gesto di fede e di gratitudine. Nella basilica dei Santi XII Apostoli, là dove ora riposano le sue spoglie, la città e la diocesi si sono ritrovate per dire ancora una volta grazie al sacerdote che più di ogni altro ha saputo unire il Vangelo alla strada, la preghiera al servizio, la carità alla speranza. Questa sera, 11 ottobre, alle 18 la comunità ecclesiale romana (e non solo) si è raccolta per la Messa in suffragio del fondatore della Caritas diocesana, a ventotto anni dalla sua morte. Un appuntamento ormai divenuto tradizione, promosso dalla Fondazione internazionale Don Luigi Di Liegro ets, che ogni ottobre rinnova la memoria del sacerdote e del suo instancabile servizio alla città.

Quest’anno la celebrazione ha avuto un valore particolare: è stata la prima Messa in suo ricordo dopo la traslazione delle sue spoglie dal cimitero monumentale del Verano. Un segno di profondo legame con la diocesi e con la comunità romana, alla quale ha dedicato la vita. A presiedere la celebrazione è stato il cardinale Baldo Reina, vicario generale di Sua Santità per la diocesi di Roma. Nell’assemblea, numerosi fedeli, volontari e rappresentanti del mondo ecclesiale e civile. A cominciare da Giustino Trincia, direttore della Caritas diocesana di Roma. La liturgia è stata dedicata al tema della pace, con una frase cara a don Luigi come filo conduttore: «La pace non è una verità promessa, è una verità in costruzione che richiede la nostra speranza e il nostro coraggio».

Durante l’omelia, il cardinale Reina ha invitato a non ridurre la memoria di don Luigi alla sola dimensione delle opere, pur importanti e numerose. «Forse c’è una tentazione soggiacente quando si ricorda don Luigi – ha detto -: quella di pensare soprattutto a ciò che ha fatto, alle mense, ai centri di accoglienza. Ma la forza della sua vita è altrove: nella fede che lo muoveva, nella vicinanza evangelica a chi era nel bisogno». Commentando il Vangelo del giorno,  il porporato ha sottolineato come il servizio di don Luigi fosse radicato nella ricerca della salvezza interiore: «Non si fermava alla guarigione dei corpi, ma voleva condurre le persone alla fonte della salvezza. È stato un uomo animato dalla luce di Cristo: tutto ha potuto in Colui che gli ha dato la forza».

Il vicario ha poi ricordato l’attualità del suo messaggio in un tempo segnato da guerre, disuguaglianze e povertà crescenti. «Viviamo in un mondo che ha smarrito Dio –  ha detto – e, non guardando più verso l’Alto, non riesce più a guardare verso l’altro. Don Luigi ci insegna che quando la vita è piena di Dio, allora si scopre l’altro come fratello. È stato un prete di strada nell’accezione più nobile del termine. Papa Francesco ci ha invitato spesso a essere una Chiesa in uscita: nel suo esempio troviamo ancora oggi un modello di cristiano per la nostra città e per il mondo».

Luigina Di Liegro, nipote del sacerdote e segretaria generale della Fondazione, aveva ricordato già qualche giorno fa come l’eredità spirituale e sociale di don Luigi sia ancora oggi viva e necessaria. «Sono passati ventotto anni, ma la sua opera conserva un valore profetico straordinario. Don Luigi ha saputo leggere i cambiamenti del suo tempo e indicare una via di speranza per i poveri, i giovani, i migranti, per quanti si sentivano esclusi o dimenticati dalla città».

Al termine della celebrazione, il ricordo dei volontari della Fondazione Don Luigi Di Liegro ha chiuso il momento di preghiera e memoria. Hanno ricordato come don Luigi li abbia aiutati a comprendere la forza rivoluzionaria del Vangelo, rendendoli consapevoli che ogni gesto di servizio trova senso solo nell’amore per il prossimo. Nel loro intervento è stato ricordato anche l’impegno di don Luigi accanto ai malati mentali. Un richiamo reso ancora più significativo dalla coincidenza con la Giornata mondiale della salute mentale, celebrata proprio il 10 ottobre, che ha invitato tutti a proseguire con coraggio sulla strada della cura e dell’inclusione.

11 ottobre 2025

 

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