Lunedì 13 Ottobre 2025 10:10
Rilasciati gli ostaggi di Hamas


I primi 7 consegnati all'esercito israeliano nelle prime ore del 13 ottobre; gli altri 13 liberati poco dopo. Intanto il presidente Usa Trump è atterrato a Tel Aviv. Il ministro degli Esteri Tajani: «Una luce di speranza dopo due anni di orrori»
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Un lungo applauso ha accolto la notizia della liberazione dei primi ostaggi nella Piazza degli Ostaggi a Tel Aviv, questa mattina, 13 ottobre. Dalla notte migliaia di persone si sono radunate in attesa del rilascio da parte di Hamas. E il rilascio è arrivato: prima 7, liberati nelle prime ore del mattino, poi, poco dopo, gli altri 13. Ad alcuni di loro la fazione palestinese ha permesso di chiamare le famiglie, prima della liberazione. Tutti sono stati consegnati alla Croce rossa e accompagnati al punto di accoglienza iniziale in territorio israeliano, rende noto l’Idf (Forze di difesa israeliane).
«Questa è una mattina di grande speranza e grande preghiera», ha dichiarato il presidente israeliano Isaac Herzog. «Dichiariamo il nostro impegno nei confronti dell’accordo raggiunto e dei relativi calendari, a condizione che Israele li rispetti», le parole di Hamas in una nota rilasciata subito dopo il rilascio dei primi sette ostaggi. Il presidente Usa Donald Trump intanto ha seguito in diretta lo streaming del rilascio in corso degli ostaggi israeliani da Gaza mentre si trovava ancora a bordo dell’Air Force One, diretto verso Israele. Questo accordo, ha detto in un’intervista telefonica con Axios rilasciata durante il volo, «potrebbe essere la cosa più importante in cui abbia mai preso parte». Quindi è atterrato all’aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv, in Israele.
«Dal Medioriente si accende un’altra luce di speranza dopo due anni di orrori – scrive su X il ministro degli Esteri Antonio Tajani -. Dopo il cessate il fuoco, un altro passo in avanti di un percorso ancora fragile, il passaggio dalla guerra alla pace. Ora il compito di governi e popoli dell’Europa, assieme ai nostri amici del mondo arabo, è quello di consolidare e costruire giorno dopo giorno le condizioni perché la pace resista e si rafforzi». L’Italia, assicura il titolare della Farnesina, «contribuirà a far sì che il progetto dei “2 popoli 2 Stati” non rimanga uno slogan vuoto, affinché i due popoli possano trovare la pace nel rispetto e nella sicurezza».
Anche la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen dichiara su X: «Siamo pronti a contribuire al successo» del piano di pace per Gaza «con tutti gli strumenti a nostra disposizione In particolare, fornendo sostegno alla governance e alla riforma dell’Anp. Saremo una forza attiva all’interno del gruppo dei donatori palestinesi – garantisce -. E forniremo finanziamenti dell’Ue per la ricostruzione di Gaza». Nelle parole di Von der Leyen, il rilascio degli ostaggi è «un momento di sollievo per il mondo intero».
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