Giovedì 16 Ottobre 2025 10:10
Cina-Italia: da Dunhuang a Venezia, dialogo culturale collega antiche citta’ in Oriente, Occidente
In uno spazio tematico ricco di elementi della cultura di Dunhuang, presso lo studio di...
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In uno spazio tematico ricco di elementi della cultura di Dunhuang, presso lo studio di arte dei sigilli Dunhuang Press, Massimo Andreoli, originario di Venezia, si e’ chinato su un blocco da stampa per realizzare la propria impronta su sigillo. Girando la pressa a forma di ruota, poteva quasi immaginare l’esploratore veneziano Marco Polo che salpava sette secoli fa, l’uomo che un tempo costrui’ un ponte tra Oriente e Occidente.
“Marco Polo ci insegna cosa significa condividere la cultura, avendo creato un ponte. Oggi mi sento come un nuovo Marco Polo moderno”, ha dichiarato l’uomo.
Dal 10 fino al 13 ottobre, il Global Mayors Dialogue di Dunhuang, a tema “Una sinfonia di civilta’, risonanza in armonia”, si e’ tenuto in questa antica citta’ sulla Via della seta nella provincia nord-occidentale cinese del Gansu.
In rappresentanza del sindaco di Venezia, Andreoli si e’ unito a sindaci, rappresentanti dei sindaci, diplomatici e giovani sinologi di altri Paesi per scambiare idee sulla protezione del patrimonio culturale, la governance urbana e lo sviluppo sostenibile.
“Per una citta’ complessa e diversificata come Venezia, non e’ facile trovare il giusto equilibrio tra tradizione e innovazione”, ha affermato Andreoli, aggiungendo che proteggere l’artigianato tradizionale e la memoria culturale e’ fondamentale, ma e’ altrettanto importante utilizzare la tecnologia e l’innovazione per dare nuova vita alle citta’ storiche.
Questa idea rispecchia fedelmente la pratica propria di Dunhuang.
Secondo Zhu Jianjun, sindaco di Dunhuang, questa citta’ ha esplorato approcci digitali alla protezione del patrimonio culturale, come la creazione della prima piattaforma al mondo basata su blockchain per la condivisione del patrimonio digitale, alla quale ora partecipano ricercatori provenienti da 37 Paesi.
Zhu ha affermato che le tecnologie digitali hanno anche supportato mostre immersive e interattive, guidando la trasformazione creativa e lo sviluppo innovativo del patrimonio culturale.
“La comunicazione internazionale sulla conservazione del patrimonio e’ di per se’ una forma di scambio culturale”, ha affermato Guo Qinlin, vice segretario del comitato del partito dell’Accademia di Dunhuang.
Durante l’evento di dialogo, Andreoli e la delegazione veneziana hanno anche visitato le grotte di Mogao, il Museo di Dunhuang, il mercato notturno e diversi altri luoghi di interesse culturale, dove hanno potuto apprezzare il ricco patrimonio e la vitalita’ creativa della citta’.
“Vedo che Dunhuang utilizza il proprio patrimonio anche per promuovere la cultura. Ad esempio, i motivi e i colori delle grotte di Mogao si ritrovano in molti prodotti artigianali in vendita. Questo e’ un metodo molto intelligente”, ha affermato Andreoli.
Sulla base dell’accordo di amicizia siglato nel 2016 tra Dunhuang e Venezia, entrambe le parti hanno firmato un nuovo memorandum d’intesa durante l’evento per sviluppare ulteriormente la cooperazione in campo culturale e urbano.
“Penso che Venezia e Dunhuang siano entrambe simboli viventi del patrimonio culturale, legate dalla loro lunga storia, dalla ricchezza artistica e dalla squisita maestria artigianale, quindi il patrimonio culturale puo’ diventare un ponte”, ha affermato Elisa Andreoli, membro della delegazione veneziana.
Secondo Elisa Andreoli, sia Venezia che Dunhuang condividono la stessa visione nel reinventarsi attraverso l’innovazione culturale e la trasformazione ecologica per costruire un futuro piu’ sostenibile per le generazioni a venire.
“Marco Polo ci insegna cosa significa condividere la cultura, avendo creato un ponte. Oggi mi sento come un nuovo Marco Polo moderno”, ha dichiarato l’uomo.
Dal 10 fino al 13 ottobre, il Global Mayors Dialogue di Dunhuang, a tema “Una sinfonia di civilta’, risonanza in armonia”, si e’ tenuto in questa antica citta’ sulla Via della seta nella provincia nord-occidentale cinese del Gansu.
In rappresentanza del sindaco di Venezia, Andreoli si e’ unito a sindaci, rappresentanti dei sindaci, diplomatici e giovani sinologi di altri Paesi per scambiare idee sulla protezione del patrimonio culturale, la governance urbana e lo sviluppo sostenibile.
“Per una citta’ complessa e diversificata come Venezia, non e’ facile trovare il giusto equilibrio tra tradizione e innovazione”, ha affermato Andreoli, aggiungendo che proteggere l’artigianato tradizionale e la memoria culturale e’ fondamentale, ma e’ altrettanto importante utilizzare la tecnologia e l’innovazione per dare nuova vita alle citta’ storiche.
Questa idea rispecchia fedelmente la pratica propria di Dunhuang.
Secondo Zhu Jianjun, sindaco di Dunhuang, questa citta’ ha esplorato approcci digitali alla protezione del patrimonio culturale, come la creazione della prima piattaforma al mondo basata su blockchain per la condivisione del patrimonio digitale, alla quale ora partecipano ricercatori provenienti da 37 Paesi.
Zhu ha affermato che le tecnologie digitali hanno anche supportato mostre immersive e interattive, guidando la trasformazione creativa e lo sviluppo innovativo del patrimonio culturale.
“La comunicazione internazionale sulla conservazione del patrimonio e’ di per se’ una forma di scambio culturale”, ha affermato Guo Qinlin, vice segretario del comitato del partito dell’Accademia di Dunhuang.
Durante l’evento di dialogo, Andreoli e la delegazione veneziana hanno anche visitato le grotte di Mogao, il Museo di Dunhuang, il mercato notturno e diversi altri luoghi di interesse culturale, dove hanno potuto apprezzare il ricco patrimonio e la vitalita’ creativa della citta’.
“Vedo che Dunhuang utilizza il proprio patrimonio anche per promuovere la cultura. Ad esempio, i motivi e i colori delle grotte di Mogao si ritrovano in molti prodotti artigianali in vendita. Questo e’ un metodo molto intelligente”, ha affermato Andreoli.
Sulla base dell’accordo di amicizia siglato nel 2016 tra Dunhuang e Venezia, entrambe le parti hanno firmato un nuovo memorandum d’intesa durante l’evento per sviluppare ulteriormente la cooperazione in campo culturale e urbano.
“Penso che Venezia e Dunhuang siano entrambe simboli viventi del patrimonio culturale, legate dalla loro lunga storia, dalla ricchezza artistica e dalla squisita maestria artigianale, quindi il patrimonio culturale puo’ diventare un ponte”, ha affermato Elisa Andreoli, membro della delegazione veneziana.
Secondo Elisa Andreoli, sia Venezia che Dunhuang condividono la stessa visione nel reinventarsi attraverso l’innovazione culturale e la trasformazione ecologica per costruire un futuro piu’ sostenibile per le generazioni a venire.
In uno spazio tematico ricco di elementi della cultura di Dunhuang, presso lo studio di arte dei sigilli Dunhuang Press, Massimo Andreoli, originario di Venezia, si e’ chinato su un blocco da stampa per realizzare la propria impronta su sigillo. Girando la pressa a forma di ruota, poteva quasi immaginare l’esploratore veneziano Marco Polo che salpava sette secoli fa, l’uomo che un tempo costrui’ un ponte tra Oriente e Occidente.
“Marco Polo ci insegna cosa significa condividere la cultura, avendo creato un ponte. Oggi mi sento come un nuovo Marco Polo moderno”, ha dichiarato l’uomo.
Dal 10 fino al 13 ottobre, il Global Mayors Dialogue di Dunhuang, a tema “Una sinfonia di civilta’, risonanza in armonia”, si e’ tenuto in questa antica citta’ sulla Via della seta nella provincia nord-occidentale cinese del Gansu.
In rappresentanza del sindaco di Venezia, Andreoli si e’ unito a sindaci, rappresentanti dei sindaci, diplomatici e giovani sinologi di altri Paesi per scambiare idee sulla protezione del patrimonio culturale, la governance urbana e lo sviluppo sostenibile.
“Per una citta’ complessa e diversificata come Venezia, non e’ facile trovare il giusto equilibrio tra tradizione e innovazione”, ha affermato Andreoli, aggiungendo che proteggere l’artigianato tradizionale e la memoria culturale e’ fondamentale, ma e’ altrettanto importante utilizzare la tecnologia e l’innovazione per dare nuova vita alle citta’ storiche.
Questa idea rispecchia fedelmente la pratica propria di Dunhuang.
Secondo Zhu Jianjun, sindaco di Dunhuang, questa citta’ ha esplorato approcci digitali alla protezione del patrimonio culturale, come la creazione della prima piattaforma al mondo basata su blockchain per la condivisione del patrimonio digitale, alla quale ora partecipano ricercatori provenienti da 37 Paesi.
Zhu ha affermato che le tecnologie digitali hanno anche supportato mostre immersive e interattive, guidando la trasformazione creativa e lo sviluppo innovativo del patrimonio culturale.
“La comunicazione internazionale sulla conservazione del patrimonio e’ di per se’ una forma di scambio culturale”, ha affermato Guo Qinlin, vice segretario del comitato del partito dell’Accademia di Dunhuang.
Durante l’evento di dialogo, Andreoli e la delegazione veneziana hanno anche visitato le grotte di Mogao, il Museo di Dunhuang, il mercato notturno e diversi altri luoghi di interesse culturale, dove hanno potuto apprezzare il ricco patrimonio e la vitalita’ creativa della citta’.
“Vedo che Dunhuang utilizza il proprio patrimonio anche per promuovere la cultura. Ad esempio, i motivi e i colori delle grotte di Mogao si ritrovano in molti prodotti artigianali in vendita. Questo e’ un metodo molto intelligente”, ha affermato Andreoli.
Sulla base dell’accordo di amicizia siglato nel 2016 tra Dunhuang e Venezia, entrambe le parti hanno firmato un nuovo memorandum d’intesa durante l’evento per sviluppare ulteriormente la cooperazione in campo culturale e urbano.
“Penso che Venezia e Dunhuang siano entrambe simboli viventi del patrimonio culturale, legate dalla loro lunga storia, dalla ricchezza artistica e dalla squisita maestria artigianale, quindi il patrimonio culturale puo’ diventare un ponte”, ha affermato Elisa Andreoli, membro della delegazione veneziana.
Secondo Elisa Andreoli, sia Venezia che Dunhuang condividono la stessa visione nel reinventarsi attraverso l’innovazione culturale e la trasformazione ecologica per costruire un futuro piu’ sostenibile per le generazioni a venire.
“Marco Polo ci insegna cosa significa condividere la cultura, avendo creato un ponte. Oggi mi sento come un nuovo Marco Polo moderno”, ha dichiarato l’uomo.
Dal 10 fino al 13 ottobre, il Global Mayors Dialogue di Dunhuang, a tema “Una sinfonia di civilta’, risonanza in armonia”, si e’ tenuto in questa antica citta’ sulla Via della seta nella provincia nord-occidentale cinese del Gansu.
In rappresentanza del sindaco di Venezia, Andreoli si e’ unito a sindaci, rappresentanti dei sindaci, diplomatici e giovani sinologi di altri Paesi per scambiare idee sulla protezione del patrimonio culturale, la governance urbana e lo sviluppo sostenibile.
“Per una citta’ complessa e diversificata come Venezia, non e’ facile trovare il giusto equilibrio tra tradizione e innovazione”, ha affermato Andreoli, aggiungendo che proteggere l’artigianato tradizionale e la memoria culturale e’ fondamentale, ma e’ altrettanto importante utilizzare la tecnologia e l’innovazione per dare nuova vita alle citta’ storiche.
Questa idea rispecchia fedelmente la pratica propria di Dunhuang.
Secondo Zhu Jianjun, sindaco di Dunhuang, questa citta’ ha esplorato approcci digitali alla protezione del patrimonio culturale, come la creazione della prima piattaforma al mondo basata su blockchain per la condivisione del patrimonio digitale, alla quale ora partecipano ricercatori provenienti da 37 Paesi.
Zhu ha affermato che le tecnologie digitali hanno anche supportato mostre immersive e interattive, guidando la trasformazione creativa e lo sviluppo innovativo del patrimonio culturale.
“La comunicazione internazionale sulla conservazione del patrimonio e’ di per se’ una forma di scambio culturale”, ha affermato Guo Qinlin, vice segretario del comitato del partito dell’Accademia di Dunhuang.
Durante l’evento di dialogo, Andreoli e la delegazione veneziana hanno anche visitato le grotte di Mogao, il Museo di Dunhuang, il mercato notturno e diversi altri luoghi di interesse culturale, dove hanno potuto apprezzare il ricco patrimonio e la vitalita’ creativa della citta’.
“Vedo che Dunhuang utilizza il proprio patrimonio anche per promuovere la cultura. Ad esempio, i motivi e i colori delle grotte di Mogao si ritrovano in molti prodotti artigianali in vendita. Questo e’ un metodo molto intelligente”, ha affermato Andreoli.
Sulla base dell’accordo di amicizia siglato nel 2016 tra Dunhuang e Venezia, entrambe le parti hanno firmato un nuovo memorandum d’intesa durante l’evento per sviluppare ulteriormente la cooperazione in campo culturale e urbano.
“Penso che Venezia e Dunhuang siano entrambe simboli viventi del patrimonio culturale, legate dalla loro lunga storia, dalla ricchezza artistica e dalla squisita maestria artigianale, quindi il patrimonio culturale puo’ diventare un ponte”, ha affermato Elisa Andreoli, membro della delegazione veneziana.
Secondo Elisa Andreoli, sia Venezia che Dunhuang condividono la stessa visione nel reinventarsi attraverso l’innovazione culturale e la trasformazione ecologica per costruire un futuro piu’ sostenibile per le generazioni a venire.

Agenzia Xinhua