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Sabato 18 Ottobre 2025 20:10

La voce dei senza voce: il messaggio di San Óscar Romero a Roma nel giardino El Salvador

La voce dei senza voce: il messaggio di San Óscar Romero a Roma nel giardino El Salvador


Nel quartiere dell’Eur, lungo viale Egeo, non lontano dal Palazzo della Civiltà italiana, si trova il piccolo giardino “El Salvador”, realizzato in omaggio agli oltre quarantamila cittadini salvadoregni residenti soprattutto nel Nord Italia, originari del piccolo Stato dell’America Centrale, che confina con il Guatemala e con l’Honduras. All’interno del giardino potete ammirare la statua di […]

La voce dei senza voce: il messaggio di San Óscar Romero a Roma nel giardino El Salvador


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La voce dei senza voce: il messaggio di San Óscar Romero a Roma nel giardino El Salvador


Nel quartiere dell’Eur, lungo viale Egeo, non lontano dal Palazzo della Civiltà italiana, si trova il piccolo giardino “El Salvador”, realizzato in omaggio agli oltre quarantamila cittadini salvadoregni residenti soprattutto nel Nord Italia, originari del piccolo Stato dell’America Centrale, che confina con il Guatemala e con l’Honduras.

Roma, Giardino El Salvador [Foto: Maria Teresa Natale, CC BY NC SA]
Roma, Giardino El Salvador [Foto: Maria Teresa Natale, CC BY NC SA]All’interno del giardino potete ammirare la statua di Óscar Arnulfo Romero, proclamato beato da Papa Francesco il 23 maggio 2015 e canonizzato a Roma il 14 ottobre 2018.
Chi era questo personaggio, riconosciuto come martire della fede e “voce dei senza voce”?

Nato in El Salvador nel 1917 da un’umile famiglia, dopo aver studiato nei seminari di San Miguel e San Salvador, nel 1937 si trasferì a Roma per studiare teologia alla Pontificia Università Gregoriana, dove conobbe Giovanni Battista Montini, futuro papa Paolo VI.
Ordinato sacerdote nel 1942, l’anno successivo tornò in patria e fu nominato parroco ad Anamorós e San Miguel. Nel 1970 Paolo VI lo nominò vescovo ausiliare di San Salvador e nel 1977 arcivescovo metropolita.

Roma, Giardino El Salvador,, statua di Óscar Arnulfo Romero [Foto: Maria Teresa Natale, CC BY NC SA]
Roma, Giardino El Salvador,, statua di Óscar Arnulfo Romero [Foto: Maria Teresa Natale, CC BY NC SA]Dopo l’assassinio di padre Rutilio Grande, suo grande amico, Romero divenne una voce coraggiosa contro le ingiustizie e la violenza del regime, fondando una commissione per la difesa dei diritti umani e denunciando apertamente le repressioni.

Divenne celebre per le sue omelie radiofoniche, che attiravano folle ma anche critiche: accusato di fare politica, Romero rispose che il suo impegno nasceva dal Vangelo.

Nonostante minacce e attentati, continuò a difendere i poveri e a invocare la pace. Nel 1979 fu anche candidato al Premio Nobel per la Pace.

Il 23 marzo 1980, nella sua famosa “omelia di fuoco”, chiese ai soldati di non obbedire a ordini contrari alla legge di Dio:

“Vi ordino in nome di Dio: fermate la repressione!”

Il giorno seguente, il 24 marzo 1980, fu assassinato mentre celebrava la Messa nella cappella dell’ospedale della Divina Provvidenza. Il popolo lo proclamò subito martire. La sua figura divenne simbolo di giustizia e speranza durante la guerra civile salvadoregna.

La statua romana, scolpita dall’artista salvadoreño Guillermo Perdomo,  è stata inaugurata nell’ottobre 2018. 

[Maria Teresa Natale]

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