Mercoledì 22 Ottobre 2025 09:10
Rete bus periferica: il servizio ingrana, migliora la qualità del trasporto
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Arrivano nuovi bus e migliora il servizio di trasporto
pubblico periferico a Roma. In una recente commissione mobilità
il presidente Giovanni Zannola ha audito le società
Troiani/ATR per il lotto 1 est e BIS per
il lotto 2 ovest chiedendo sullo stato del servizio.
Ha esordito Scannizzo per BIS, sottolineando
l’arrivo dei nuovi bus elettrici a partire da agosto, che ha consentito di migliorare nettamente sia il servizio,
sia la qualità del lavoro. In particolare
attualmente sono in servizio circa 70 bus elettrici che si aggiungono ai 40 mezzi
ibridi già in servizio dallo scorso anno per un totale di 110 bus nuovi sulle 160
uscite da rimessa programmate nei giorni feriali.
L’impegno preso da BIS è quello di proseguire col rinnovo
della flotta entro il primo trimestre 2027, arrivando alla completa
elettrificazione e concludendo la fase di ristrutturazione.
Per il lotto 1 est è intervenuto Giovanni Troiani, amministratore
delegato dell’omonima società. La fornitura di bus elettrici, alla quale era
agganciata anche la quota parte della consociata ATR, ha consentito di concludere
sostanzialmente la sostituzione della flotta, con i bus ex Roma TPL relegati
alla riserva e a qualche tabella residuale.
Troiani ha, tuttavia, sottolineato la carenza di autisti che
si sta verificando – e che interessa anche BIS – anche a causa dei frequenti
concorsi da parte Atac e Cotral. È stata sottolineata la necessità di condividere
almeno il piano assunzionale, per permettere alle aziende dei lotti privati di “prepararsi”
adeguatamente.
Di diverso segno i sindacati, che hanno sottolineato che il
problema nazionale – un CCNL evidentemente non adeguato – ha sfumature a livello
locale: la “fuga” nel Lazio dai privati al pubblico dipende da tanti elementi, in
primis la leva economica e la contrattazione di secondo livello, quindi le
migliori condizioni di lavoro.
I sindacati hanno auspicato l’adeguamento delle paghe delle
aziende private ai livelli di quelle pubbliche, con contrattazione di secondo livello
e premi di risultato, quindi la possibilità di sgravi fiscali per le aziende
attraverso misure integrative di welfare.
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