Venerdì 24 Ottobre 2025 09:10
Roma, nella manovra spunta il taglio di 50 milioni alla Metro C. L’assessore Patanè: “Un colpo per la Capitale”
La linea C della metropolitana di Roma rischia un nuovo stop. Nella bozza della legge...
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La linea C della metropolitana di Roma rischia un nuovo stop. Nella bozza della legge di bilancio 2026 è infatti comparso un taglio di 50 milioni di euro destinati al proseguimento dei lavori della terza linea della metro capitolina, considerata una delle opere pubbliche più strategiche per la mobilità della Capitale.
Il definanziamento riguarda, in particolare, le risorse destinate alla tratta Clodio–Farnesina, il prolungamento verso nord-ovest del tracciato attuale. Si tratta di uno snodo cruciale per collegare la metro C al sistema esistente della linea A e al futuro nodo intermodale di piazzale Clodio.
Le tabelle allegate al disegno di legge segnalano una riduzione di 50 milioni nel capitolo “Infrastrutture ferroviarie urbane”, che comprende gli investimenti per la metro romana.
Le tabelle allegate al disegno di legge segnalano una riduzione di 50 milioni nel capitolo “Infrastrutture ferroviarie urbane”, che comprende gli investimenti per la metro romana.
Una misura che, secondo fonti del Ministero delle Infrastrutture, sarebbe una rimodulazione temporanea delle risorse in attesa della definizione dei cronoprogrammi di spesa. Ma per il Campidoglio il rischio è quello di bloccare cantieri già programmati.
Durissimo il commento dell’assessore alla Mobilità Eugenio Patanè, che ha denunciato gli effetti di questa decisione sul futuro dell’opera.
“Tagliare i fondi alla Metro C significa colpire il cuore della mobilità sostenibile della Capitale. Con questi 50 milioni avremmo potuto far partire nuovi cantieri e stipulare la convenzione per la prosecuzione dei lavori nel 2026. Senza queste risorse, tutto rischia di fermarsi”, ha dichiarato l’assessore.
Patanè ha ricordato come la Metro C rappresenti “un’infrastruttura fondamentale non solo per i romani, ma per l’intero sistema Paese, in vista anche del Giubileo e degli eventi internazionali che interesseranno la città nei prossimi anni”.
La linea C, lunga circa 25 chilometri e con 29 stazioni operative o in costruzione, collega già Pantano con San Giovanni, dove si innesta sulla linea A. I lavori per il tratto fino a Colosseo-Fori Imperiali sono in corso, mentre la prosecuzione verso Venezia, Clodio e Farnesina rappresenta la fase più complessa e costosa dell’intero progetto.
Il completamento della tratta fino a Farnesina è considerato essenziale per alleggerire il traffico cittadino e connettere aree densamente popolate con il centro storico.
La notizia ha suscitato preoccupazione anche tra le imprese coinvolte nel consorzio costruttore e negli ambienti tecnici del Campidoglio, che temono un ulteriore allungamento dei tempi di realizzazione.
A livello politico, il vicepremier Antonio Tajani ha auspicato un intervento correttivo in Parlamento: “Roma non può permettersi rallentamenti su infrastrutture strategiche. Ci impegneremo per ripristinare i fondi nella fase emendativa”.
A livello politico, il vicepremier Antonio Tajani ha auspicato un intervento correttivo in Parlamento: “Roma non può permettersi rallentamenti su infrastrutture strategiche. Ci impegneremo per ripristinare i fondi nella fase emendativa”.
Il Ministero delle Infrastrutture, guidato da Matteo Salvini, non ha ancora commentato ufficialmente la misura, ma fonti interne parlano di “una revisione tecnica delle priorità di spesa”, che non dovrebbe compromettere la prosecuzione complessiva del progetto.
La vicenda della Metro C riporta al centro il tema della governance delle grandi opere e del coordinamento tra Stato e amministrazioni locali. Roma attende da anni il completamento di una rete metropolitana all’altezza delle grandi capitali europee.
Il rischio ora è che, con la riduzione dei fondi, la città si trovi nuovamente costretta a rinviare interventi fondamentali per il trasporto pubblico e la sostenibilità urbana.
Il rischio ora è che, con la riduzione dei fondi, la città si trovi nuovamente costretta a rinviare interventi fondamentali per il trasporto pubblico e la sostenibilità urbana.
Come ha ricordato l’assessore Patanè, “investire nella mobilità significa investire nel futuro della Capitale. Roma merita infrastrutture moderne e sicure, non nuovi stop burocratici”.
