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Giovedì 30 Ottobre 2025 14:10

Lotta all’usura: prioritaria l’educazione finanziaria



Il rapporto della Fondazione Salus Populi Romani nei 30 anni di attività: 400 richieste di aiuto in due anni. Reina: «Promuovere «una cultura della sobrietà». Alla presentazione il vicegerente Tarantelli, il prefetto Giannini e il presidente Trincia

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Uscire dal buco nero del sovraindebitamento è possibile. Ma serve un impegno condiviso. E un’educazione finanziaria al risparmio. A dirlo è la seconda edizione del Rapporto di attività della
Fondazione antiusura diocesana Salus Populi Romani
, relativo agli anni 2023-2024. I dati sono stati presentati in Vicariato questa mattina, 29 ottobre, alla presenza, tra gli altri, del cardinale vicario Baldo Reina, che ha invitato a promuovere «una cultura della sobrietà».

L’incontro è stato organizzato in occasione del trentennale di attività della Fondazione, nata nel 1995 per volere di monsignor Luigi Di Liegro. Quattrocento le richieste d’aiuto registrate nel biennio preso in considerazione, riguardanti 993 persone, di cui 156 minori. Di queste ne sono state prese in carico 282, con interventi di tipo economico/finanziario per un impatto complessivo di 3,59 milioni di euro. Nel 44% dei casi la Fondazione ha garantito assistenza e supporto senza intervento di natura economica. Il valore della intera quota debitoria analizzata è di circa 23 milioni di euro.

Per Giustino Trincia, presidente della Fondazione, «l’iniziativa in collaborazione con la Caritas e con tutta la Chiesa di Roma» (il 34,6% delle persone richiedenti aiuto è indirizzato dai Centri di ascolto delle Caritas parrocchiali o diocesani) «è il segnale che è possibile affrontare certi problemi, ma occorre un grande sforzo da parte di tutti. Servono politiche pubbliche nuove che tengano conto di questa realtà». Tra le cause più significative, oltre all’azzardo, come dimostrano i dati illustrati da Liliana Ciccarelli, consigliere della Fondazione Salus Populi Romani, e da Fabio Vando, segretario della stessa Fondazione, ci sono la crescita costante del lavoro povero e di un costo della vita, in particolare quello dell’abitare, che sta diventando sempre più insostenibile. Nel 22% dei casi i richiedenti aiuto non arrivano a 2.000 euro al mese e addirittura il 15% non arriva a 1.000 euro.

Le famiglie monoreddito (il 57%) o a basso reddito sono tra le più esposte. Nel 38% dei casi hanno un livello di vulnerabilità alto con reddito medio di 1400 euro. Numeri che rendono spesso proibitivo affrontare il costo dell’abitare, che risulta essere di oltre 50% del reddito per il 16% dei casi. Sono il 43% coloro che hanno casa di proprietà. Di questi hanno un mutuo il 56%, ma solo il 52% riesce a pagare regolarmente le rate.

«L’usura, il sovraindebitamento il gioco d’azzardo sono una piaga enorme nella nostra città, figlia della cultura di un uso sbagliato delle risorse economiche con degli effetti devastanti dal punto di vista sociale, familiare e sanitario», ha sottolineato il cardinale vicario. «Diciamo ai giovani e alle famiglie che esistono gli strumenti appropriati per affrontare i problemi economici e le dipendenze». Per il porporato, «abbiamo una grossa responsabilità». La Chiesa, ha spiegato, «ha il compito di creare una mentalità che abbia le fondamenta del Vangelo, che non demonizza il denaro, ma chiede alle persone di essere sagge e illuminate quando lo usano». Poi, a margine, ha esortato anche «a fare in modo che chi vive il problema del sovraindebitamento inizi a parlarne. In questo – ha sottolineato – la diocesi di Roma è una porta aperta».

Gli ha fatto eco il vescovo vicegerente Renato Tarantelli Baccari, che ha parlato dell’importanza della «giustizia» e della «carità», invitando ad «attivarsi con l’amore di fronte alle ingiustizie», perché «la carità è la soluzione più immediata». In questo senso, ha ricordato anche la proposta di Papa Francesco che per il Giubileo chiese la remissione delle morosità incolpevoli, esortando a recuperarla. «È un tema – ha detto – che andrebbe ripreso».

Sulla necessità di una maggiore educazione finanziaria si è espresso anche il prefetto di Roma Lamberto Giannini. «L’usura – ha sottolineato – è uno dei reati meno denunciati, perché ci sono tante pressioni». Per questo, facendo eco alle parole del cardinale, ha evidenziato l’importanza della «sobrietà», della «solidarietà» dell’«accompagnamento» e di una «corretta informazione», che abbracci soprattutto le nuove generazioni.

30 ottobre 2025

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