Venerdì 31 Ottobre 2025 14:10
Tutti pazzi per Segnalazioni letterarie – Alberto Raffaelli su “Segnalazioni Letterarie”: Interviste Esclusive con Autori di Successo
A cura di Ilaria Solazzo Alberto Raffaelli su “Segnalazioni Letterarie”: Interviste Esclusive con Autori di
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Tutti pazzi per Segnalazioni letterarie – Alberto Raffaelli su “Segnalazioni Letterarie”: Interviste Esclusive con Autori di Successo
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A cura di Ilaria Solazzo
Alberto Raffaelli su “Segnalazioni Letterarie”: Interviste Esclusive con Autori di Successo
Alberto Raffaelli, ideatore e conduttore delle live in programma sul gruppo Facebook Segnalazioni Letterarie – diffuse inoltre su tutti i principali social, YouTube incluso – ha recentemente avuto il privilegio di ospitare una serie di autori che stanno conquistando il cuore dei lettori italiani… e non solo! Queste dirette, ricche di approfondimenti e curiosità, hanno dato voce a scrittori provenienti da diversi ambiti letterari, che con le loro opere stanno contribuendo a un momento di grande fermento nella scena editoriale italiana: si può dire insomma che la proposta di questa community rappresenti un campione rappresentativo della varietà della sterminata produzione letteraria del nostro paese. Ne ripercorriamo velocemente le tappe più recenti, soffermandoci poi con il conduttore su alcune di esse.
Tra i nomi intervistati in queste ultime settimane figurano anche personaggi ormai familiari al pubblico, che con i loro libri riscuotono da tempo un successo sempre crescente. Una delle prime dirette dopo la pausa estiva ha riguardato la sperimentata coppia di autrici Flumeri e Giacometti, che hanno raccontato le dinamiche della loro scrittura, etichettabile come intrattenimento di alto livello non privo di spunti di riflessione sulla realtà sociale.
A dimostrazione dell’eclettismo delle live di Segnalazioni Letterarie, tre autori torinesi emergenti, Renato Cipriani, Marco Martini e Fabio Bogliotti, hanno poi presentato i propri romanzi, facenti parte della “Collana Orofino” che Alessandro Orofino dirige da anni presso Pathos Edizioni.
Come ennesima riprova che l’arte dello scrivere – e non certo da oggi – continua ad attrarre personalità impegnate nelle più varie attività, il magistrato Fabio Pilato ha spiegato come la propria esperienza di una realtà complessa sia riversata nel suo romanzo.
Trasvolando all’ambito musicale, il giornalista Mario Lamanuzzi ha parlato del suo libro dedicato a un gruppo rock femminile messicano, le Warning, ormai alle soglie della grande celebrità. Ma a Segnalazioni Letterarie si passa facilmente dal rumore sonicamente orchestrato ai toni soffusi delle declamazioni poetiche: e così a pochi giorni di distanza il poeta Federico Preziosi – attivo sul web con Versipelle – ha creato un’atmosfera soffusa intessuta di emozioni profonde dal suo “L’uomo qui assente”.
Nemmeno la saggistica è trascurata: Alfredo Gatto, giovane docente di filosofia, ha presentato il suo “La realtà è sopravvalutata. Filosofia e multiverso” in una maniera divulgativa e coinvolgente.
Tra i momenti più significativi per scrittori emergenti – ma anche già noti – vi sono i concorsi letterari, occasione di confronto e visibilità: il già citato Alessandro Orofino ha annunciato il bando della sesta edizione delle Agitazioni Letterarie Castelluccesi, contest lucano che offrirà ai vincitori la possibilità di pubblicare. Smentendo il luogo comune che vuole Facebook poco o nulla frequentato dai più giovani, la diciannovenne Alice Pescarollo ha condiviso le sfide e le gioie del raccontare una vicenda intima e insieme universale come quella al centro del suo romanzo storico “6957. Germogli sotto la neve” ambientato nei lager nazisti. L’abruzzese Valentina Di Ludovico, a sua volta, ha parlato di “Asimmetrie dei giorni pari”, che tratta – sulla scorta della propria professione – di un altro argomento spesso al centro della fiction odierna quale la salute mentale. Un attore di successo quale Patrizio Pelizzi, oltre a raccontare segreti della sua professione, ha dato prova della sua versatilità presentando anche la propria attività poetica, attestata nella silloge “L’essenza di un pescatore”. Dal canto suo Antonietta Micali – “primadonna” di Segnalazioni Letterarie in quanto ospite della prima live in assoluto, datata novembre 2020 – oltre che parlare dell’ultima raccolta di liriche recentemente pubblicata (“Tra vita e sogno”) ha ricordato l’attività di promotrice culturale da lei svolta, specie in seno all’Accademia Tiberina, fondata a Roma nel 1813.
Non meno interessante l’incontro con Tommaso Tuccillo, che ha presentato il suo erudito volume sulla storia del Teatro Mercadante di Napoli. Eugenio Pattacini e Miriam Di Noto (con Wilma Coero Borga) hanno invece riferito dell’esperienza di scrivere un libro di racconti a quattro mani (significativamente intitolato “Voci alterne”), e Gerardo Antonio D’Errico ha presentato il suo libro su un altro tema molto sentito quale la malagiustizia.
Una delle ospiti di maggior rilievo di questo scorcio di stagione è stata Nadia Terranova, fresca reduce dal podio del Premio Strega col suo “Quello che so di te”, opera che conferma l’attaccamento ai temi della memoria e della Sicilia d’origine. Non da meno è stata la poetessa Valeria Tufariello, con all’attivo diverse decine di premi in contest lirici.
Non meno interessante l’incontro con Tommaso Tuccillo, che ha presentato il suo erudito volume sulla storia del Teatro Mercadante di Napoli. Eugenio Pattacini e Miriam Di Noto (con Wilma Coero Borga) hanno invece riferito dell’esperienza di scrivere un libro di racconti a quattro mani (significativamente intitolato “Voci alterne”), e Gerardo Antonio D’Errico ha presentato il suo libro su un altro tema molto sentito quale la malagiustizia.
Una delle ospiti di maggior rilievo di questo scorcio di stagione è stata Nadia Terranova, fresca reduce dal podio del Premio Strega col suo “Quello che so di te”, opera che conferma l’attaccamento ai temi della memoria e della Sicilia d’origine. Non da meno è stata la poetessa Valeria Tufariello, con all’attivo diverse decine di premi in contest lirici.
Altro nome di cartello passato per la prima volta dalle parti di Segnalazioni Letterarie è Jacopo De Michelis, con il quale si è discusso dei suoi best seller (i noti “La stazione” e “La montagna nel lago”) ma anche – in considerazione dell’ottica di servizio con cui si pone la community – di meccanismi editoriali, essendo lui un addetto ai lavori di comprovata esperienza. La pescarese Giulia Madonna, a sua volta, ha ripercorso le sue esperienze sia nelle vesti di poetessa sia di narratrice.
Con Paolo Borgognone si è tornati alla musica rock, parlando del libro dedicato a uno dei brani più famosi di sempre, “Bohemian Rhapsody” dei Queen. Angela Giordano ha presentato il suo romanzo breve “La Tosse”, dal quale si augura sia tratto un film, mentre la sociolinguista Vera Gheno ha dimostrato ancora una volta come l’etichetta di “linguista pop” (nel senso più nobile del termine) le si addica perfettamente. Infine, l’attrice Elda Alvigini ha attirato molto interesse con la sua auto-fiction “Inutilmentefiga”, che dopo aver calcato con pieno successo le scene teatrali si appresta con ogni probabilità a ottenere grandi riscontri anche presso il pubblico dei lettori.
Con Paolo Borgognone si è tornati alla musica rock, parlando del libro dedicato a uno dei brani più famosi di sempre, “Bohemian Rhapsody” dei Queen. Angela Giordano ha presentato il suo romanzo breve “La Tosse”, dal quale si augura sia tratto un film, mentre la sociolinguista Vera Gheno ha dimostrato ancora una volta come l’etichetta di “linguista pop” (nel senso più nobile del termine) le si addica perfettamente. Infine, l’attrice Elda Alvigini ha attirato molto interesse con la sua auto-fiction “Inutilmentefiga”, che dopo aver calcato con pieno successo le scene teatrali si appresta con ogni probabilità a ottenere grandi riscontri anche presso il pubblico dei lettori.
Una simile carrellata dimostra come le interviste di Alberto Raffaelli su Segnalazioni Letterarie offrano un panorama ricco e variegato della situazione libraria e creativa in Italia oggigiorno, dando il medesimo spazio e importanza a personalità che, seppur con apporti quantitativi differenti, contribuiscono a ridefinire senza sosta il volto della letteratura nazionale. Queste live si confermano perciò un appuntamento imperdibile per scrittori, appassionati e anche professionisti del settore, offrendo spunti di riflessione e notizie, con il vantaggio – tutto social – di permettere una diffusione differita dei contenuti e un contatto diretto tra emittenti e destinatari.
Buongiorno, Alberto, e grazie per essere con noi oggi. Siamo molto curiosi di sapere di più su Segnalazioni Letterarie e su com’è riuscito a coinvolgere anche alcuni dei più importanti autori contemporanei. Da dov’è nata l’idea di intervistare questi scrittori e scrittrici che stanno ottenendo tanto successo tra i lettori italiani?
Buongiorno e grazie a Lei per l’invito. L’idea è nata dal desiderio di andare oltre la superficie delle loro opere e conoscere meglio la persona che c’è dietro ogni libro. La letteratura non è mai solo una questione di parole su una pagina, ma di emozioni, esperienze e visioni che gli scrittori mettono nei loro lavori. Segnalazioni Letterarie è uno spazio dove gli autori possono raccontarsi, ma che consente poi anche ai lettori di entrare nel loro mondo creativo. Ogni intervista è un viaggio che svela i grandi movimenti dell’ispirazione, ma anche notizie, retroscena e curiosità che arricchiscono il valore della lettura.
Davvero interessante! Lei ha avuto il privilegio di interfacciarsi con autori affermati. Partiamo da un nome, anzi da una coppia, ormai da tempo sulla breccia quale Flumeri e Giacometti. Come descriverebbe la loro personalità durante l’intervista? E ci sono stati dei momenti particolari che la hanno colpita?
Flumeri e Giacometti sono due autrici straordinarie, non solo come abilità narrativa, ma anche per la loro sintonia. Ciò che mi ha colpito durante la live – incentrata sulle due ultime opere in ordine di tempo, “H.E.L.P.” e “Nessun perdono” – è stata la capacità che hanno di parlare in modo quasi corale dei propri libri, come se fossero una “voce unica”. In carriera hanno seguito filoni diversi, affrontandoli sempre con una visione moderna, e questo lo si percepisce chiaramente anche nel modo di raccontarsi. Appaiono sempre attuali, e il loro sodalizio si è trasformato in una vera e propria passione produttiva: un incontro di menti che continua a mietere successi.
Tutti i suoi ospiti meriterebbero di essere citati (lo abbiamo comunque fatto sopra). Dal punto di vista redazionale, c’è qualche autore che L’ha incuriosita particolarmente?
Forse Mario Lamanuzzi: il suo libro sul gruppo delle Warning (sottotitolato “Una straordinaria favola rock”) è stato scritto dopo una folgorazione avvenuta on line con materiali reperiti in rete: ne è venuta fuori una biografia “non autorizzata”, con fatti di dominio pubblico e non confidenziali; le ragazze del gruppo sono comunque informate e l’autore è in contatto col loro manager, sperando presto di conoscerle di persona. Libri scritti con questa metodica fino a pochi lustri fa erano impensabili…
Ci sono tematiche ricorrenti in più di un ospite che L’hanno colpita?
Certamente. Ad esempio quella musicale: Borgognone, essendosi occupato della storica “Bohemian Rhapsody” dei Queen, ha in comune il genere musicale (in senso lato) su cui ha scritto Lamanuzzi nel suo libro, da cui però lo separa il fatto di essersi consacrato a delle icone della musica popolare e non a una realtà emergente. Un altro asse è quello della malagiustizia, di cui trattano Pilato nel suo romanzo “Il magistrato ipocrita” e D’Errico nel suo libro-inchiesta “Un giudice” (beffardo il sottotitolo: “Quando la realtà della giustizia è riflesso di una canzone di Faber”…): il primo da rappresentante della magistratura, il secondo se vogliamo dalla sponda opposta, come esponente della cosiddetta società civile. Un altro filone è quello del disagio mentale, che accomuna i libri della Di Ludovico e della Terranova.
C’è un filone di “poligrafia” secondo Lei negli autori di oggi? Ovvero, essi sono inclini ad occuparsi di più generi letterari allo stesso tempo? 
Assolutamente, oggi più che mai l’eclettismo è figlio dei tempi, e certe personalità riescono benissimo su più fronti. Basti vedere nomi quali Patrizio Pelizzi, attore di successo che con noi ha parlato della sua vocazione poetica (ma ha in progetto pure un romanzo). Ma, per dire, anche Giulia Madonna, di professione architetto, ha presentato nella live un’opera narrativa (“Amata tela”) e una raccolta poetica (L’equilibrista”). 
Un progetto che L’ha coinvolta in questo inizio di stagione? 
Siamo spesso contattati per dare una “mano telematica” a iniziative di vario genere, soprattutto nell’ambito degli autori emergenti, ma non solo. Per anzianità di consuetudine direi che a Segnalazioni Letterarie siamo legati in maniera particolare ai progetti di Alessandro Orofino, tra i nostri primissimi amici. La sua “Collana Orofino”, accasata presso una realtà dinamica come Pathos Edizioni, ha un sottotitolo ambizioso: “Alla ricerca del romanzo italiano”. Ad essa appartengono Renato Cipriani (Dante non lo saprà mai”), Marco Martini (Torino City Blues”) e Fabio Bogliotti (“Il segreto della rocca sul lago”), che abbiamo ospitato veicolandone l’entusiasmo.
E veniamo al gran finale, rappresentato da alcuni appuntamenti recentissimi con un paio di nomi femminili di grosso calibro…
Sì, siamo reduci dalle dirette con Elda Alvigini, attrice di lungo corso ma esordiente come scrittrice, e Vera Gheno, che è venuta a trovarci per la terza volta confermando un’amicizia di vecchio corso, risalente a molto prima di Segnalazioni Letterarie. Due appuntamenti entusiasmanti e ai quali il pubblico ha risposto regalandoci numeri di visualizzazioni davvero importanti, specialmente su Instagram. La Alvigini ha presentato a cuore aperto il suo “Inutilmentefiga” (da scrivere tutto attaccato!), già record d’incassi come spettacolo teatrale e con tutti i presupposti per farsi notare pure in libreria, stando al successo dell’affollatissima presentazione tenutasi a Roma in una splendida location (noi c’eravamo). Elda è una personalità straordinaria, di profonda cultura ma al tempo stesso schietta e alla mano, capace di intercettare i sentimenti comuni e di andare a fondo della propria interiorità con intelligenza e ironia. Quanto alla Gheno – che lo dico a fare? - è una bomba di performatività e competenza che sa rendere empatici e, direi, nazional-popolari argomenti dotti e universitari: riempie aule magne e centri congressi (e dirette web: questa volta ci siamo concentrato sul recente “Nessunə è normale”) intrattenendo folti pubblici parlando della lingua italiana e facendone capire i meccanismi legati alle abitudini, al cambiamento e al rapporto con i parlanti, che così scoprono di essere loro a gestirla e indirizzarla.
Grazie mille, Alberto, per aver ripercorso queste settimane del vostro format assieme a noi: ancora una volta abbiamo visto che ogni scrittore e scrittrice ha una storia unica da raccontare. Pensiamo che tutte assieme, oltre a costituire dei feed social attrattivi, formano un puzzle di panorama letterario sul breve termine che, assieme a quelli che l’hanno preceduto e che lo seguiranno, contribuiranno a formare la storia letteraria di questi nostri giorni.
Anzi, formuliamo l’augurio che in futuro manuali, antologie e compendi di letteratura saranno attivamente affiancati da questi significativi frammenti telematici che sono le dirette di Segnalazioni Letterarie.
E allora non ci resta che aspettare le prossime!
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