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Sabato 1 Novembre 2025 13:11

Sequestri di beni da oltre 106 milioni di euro tra Roma e Olbia a quattro imprenditori

I Finanzieri del Comando Provinciale di Roma stanno eseguendo il provvedimento emesso, su proposta della Procura della Repubblica capitolina, dal […]

#cronaca #guardia di finanza #roma
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I Finanzieri del Comando Provinciale di Roma stanno eseguendo il provvedimento emesso, su proposta della
Procura della Repubblica capitolina, dal locale Tribunale Penale-Sezione Misure di Prevenzione, con cui è stato
disposto il sequestro per sproporzione dei beni del valore di oltre 106 milioni di euro, riconducibili a quattro
imprenditori romani ritenuti socialmente pericolosi.

I soggetti proposti sono risultati, nello sviluppo di precedenti attività investigative svolte dal Nucleo di Polizia
Economico-Finanziaria Roma, gravemente indiziati di appartenere ad un’associazione a delinquere, con
l’aggravante di aver agevolato organizzazioni di tipo mafioso, dedita alla commissione di plurimi reati tributari,
nonché a conseguenziali operazioni di riciclaggio, autoriciclaggio e reimpiego in attività economiche di denaro
di provenienza delittuosa, fatti per i quali sono stati destinatari, nell’aprile 2021, nell’ambito dell’indagine che ha
coinvolto la società “Maxpetroli Italia”, di misure cautelari personali.

In particolare, le accurate investigazioni condotte dal Gruppo Investigazione Criminalità Organizzata (G.I.C.O.),
articolazione del suddetto Nucleo PEF, hanno fornito elementi per configurare nei confronti dei soggetti
coinvolti indizi di pericolosità sociale, alla luce del loro consolidato comportamento illecito, emerso dai
numerosi precedenti penali specifici, che ha consentito l’accumulazione di ingenti risorse economiche, idonee a
sostenere un tenore di vita sproporzionato rispetto ai redditi dichiarati.

Con il provvedimento in esecuzione, la Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Roma, ha disposto il
sequestro di unità immobiliari, site nei comuni di Roma, Fiumicino (RM) e Olbia (SS), autoveicoli (anche di
lusso) e motoveicoli, del patrimonio aziendale di imprese riconducibili ai proposti, orologi di valore ed opere
d’arte (già sottoposti a sequestro penale nell’ambito delle pregresse attività svolte).

Tra i beni aggrediti dal provvedimento ablativo emerge una villa con accesso diretto al mare, dotata di
piattaforma privata con predisposizione di attracco barche a Punta Lada, nei pressi di Porto Rotondo (Olbia).

Il provvedimento ablativo in esecuzione è il risultato dell’impegno del Tribunale di Roma, della Procura della
Repubblica di Roma e della Guardia di Finanza nel quadro delle strategie di aggressione patrimoniale dei beni
acquisiti da soggetti che vivono abitualmente con i proventi di attività delittuose o che rappresentano il frutto o il
reimpiego di attività illecite.

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