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Martedì 4 Novembre 2025 09:11

Crollo della Torre dei Conti: morto l’operaio rimasto sotto le macerie



Octay Stroici, 66 anni, è rimasto sotto le macerie per 11 ore, dopo il crollo della struttura tra largo Corrado Ricci e via dei Fori Imperiali. È deceduto in ospedale. Pesce (Pastorale sociale): «Garantire ai lavoratori assoluta tutela in ambito di sicurezza»

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Non ce l’ha fatta Octav Stroici, l’operaio di 66 anni rimasto per 11 ore sotto le macerie della Torre dei Conti, all’incrocio tra largo Corrado Ricci e via dei Fori imperiali, a Roma, crollata improvvisamente ieri mattina, 3 novembre alle 11.30. Iniziate immediatamente le operazioni di soccorso dei lavoratori impegnati nelle operazioni di restauro finanziate con i fondi del Pnrr – che si sarebbero dovute concludere il prossimo 30 giugno -, tre operai sono tati tratti in salvo mentre un altro è stato trasportato in codice rosso all’ospedale San Giovanni. Intorno alle 12.50 poi il secondo crollo, che ha rallentato il salvataggio di Stroici. Estratto vivo dalle macerie, in gravi condizioni, è stato trasportato d’urgenza al Policlinico Umberto I dove è deceduto per arresto cardiocircolatorio. «Sul posto hanno operato 140 unità del Corpo nazionale», hanno fatto sapere i Vigili del fuoco.

Cita la Populorum Progressio monsignor Francesco Pesce, incaricato dell’Ufficio diocesano per la Pastorale sociale, del lavoro e della custodia del Creato, oltre che parroco della vicina Santa Maria ai Monti, per ribadire che «il lavoro, dono di Dio, non deve mai diventare strumento di oppressione o causa di morte. Ogni volta che accade, è tradita la missione dell’uomo nella creazione». Queste parole ispirate a Paolo VI, riferisce, «sono risuonate come un triste monito quando questa notte ci è giunta la notizia della morte di Octav Stroici».

Nell’analisi del sacerdote, «l’urgenza di riportare al centro del dibattito pubblico la necessità di garantire ai lavoratori assoluta tutela in ambito di sicurezza si unisce alla fragilità del patrimonio storico e culturale della nostra città di Roma, che richiede sempre più attenzione e costante vigilanza. Ci inchiniamo davanti l’instancabile servizio degli uomini del corpo nazionale dei Vigili del fuoco di Roma e di tutto il sistema soccorso – l’omaggio -. La comunità parrocchiale ha pregato affidando il salvataggio di Octay alla Madonna dei Monti e a San Giuseppe; ora chiediamo loro di accompagnarlo presso il Padre Eterno, e di sostenere la sua famiglia».

Profondo cordoglio nelle parole del sindaco Roberto Gualtieri. «A nome di Roma Capitale e mio personale, rivolgo un pensiero commosso alla famiglia di Ocaty Stroici, ai colleghi e a tutti coloro che gli erano vicini. Voglio ringraziare – aggiunge – i vigili del fuoco, le forze dell’ordine e i soccorritori che sono intervenuti con grande professionalità e dedizione in una situazione cosi complessa e drammatica». Omaggio allo «straordinario sforzo dei soccorritori» anche da parte del governatore del Lazio Francesco Rocca. «A nome mio e della Regione Lazio – scrive sui social – le più sentite condoglianze alla famiglia. Di lavoro non si può e non si deve morire».

La premier Giorgia Meloni da voce al «profondo dolore e cordoglio» di tutto il governo per la «tragica scomparsa di Octay Stroici. Siamo vicini alla sua famiglia e ai suoi colleghi in questo momento di indicibile sofferenza – aggiunge -. Ringrazio nuovamente i soccorritori e tutti coloro che si sono prodigati, senza sosta e con coraggio, nel tentativo di salvargli la vita».

4 novembre 2025

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