Martedì 4 Novembre 2025 11:11
Piedimonte San Germano. Scoperta attività illecita di smaltimento di rifiuti speciali: tre denunce
Piedimonte San Germano – Scoperta attività illecita di smaltimento di rifiuti speciali: tre persone denunciate. Sequestrata un’area di oltre 3.000 […]
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Piedimonte San Germano – Scoperta attività illecita di smaltimento di rifiuti speciali: tre persone denunciate. Sequestrata un’area di oltre 3.000 mq.
Nei giorni scorsi, i Carabinieri della Stazione di Piedimonte San Germano, al termine di una preliminare attività investigativa, deferivano in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Cassino tre persone del luogo, di età compresa tra 55 e 65 anni, per reati in materia ambientale.
Tra queste, una risultava essere titolare di un’attività di demolizione di autovetture, già conosciuto alle forze dell’ordine per analoghe violazioni di legge.
Tra queste, una risultava essere titolare di un’attività di demolizione di autovetture, già conosciuto alle forze dell’ordine per analoghe violazioni di legge.
I tre, in concorso tra loro, avviavano e gestivano, senza le prescritte autorizzazioni, un’attività di smaltimento di rifiuti speciali nel comune di Villa Santa Lucia, all’interno di capannoni dismessi — un tempo sede di una nota azienda operante nel settore della distribuzione di giornali — nei quali i militari rinvenivano circa 100 autovetture di vario tipo, alcune anche di valore storico, risultate cessate dalla circolazione.
Nel medesimo sito vi erano inoltre componenti di veicoli, tra cui circa 100 motori, e diversi bidoni contenenti verosimilmente oli lubrificanti esausti, tutto riconducibile ad un’attività abusiva di autodemolizione.
Sul posto interveniva anche personale dell’ARPA Lazio – Sezione di Frosinone, quale organo tecnico di supporto per la prevenzione e la protezione ambientale, che effettuava un sopralluogo riservandosi di comunicarne l’esito.
Ricorrendone i presupposti di legge, i Carabinieri procedevano al sequestro d’urgenza dei capannoni e dell’area circostante, per una superficie complessiva di circa 3.200 mq, informando la Procura della Repubblica di Cassino, la quale richiedeva ed otteneva dal G.I.P. del Tribunale la convalida e l’emissione del decreto di sequestro.
Proseguono le indagini finalizzate a risalire, tramite i numeri seriali e i codici di identificazione, alla provenienza delle autovetture e dei ricambi rinvenuti nel sito.
L’operazione si inserisce nell’ambito della costante attività di controllo e contrasto ai reati ambientali condotta dall’Arma dei Carabinieri, volta alla tutela del territorio e della salute pubblica.
Il procedimento si trova nella fase delle indagini preliminari, durante le quali – come anche nelle successive fasi procedimentali/processuali –  l’indagato potrà far valere le proprie difese ai sensi del c.p.p..
