Martedì 4 Novembre 2025 21:11
Lucchese: Tumore allo stomaco, combatterlo ai primi sintomi
Sul tema un convegno, a Roma, il 26 novembre, nella Clinica Nostra Signora Della Mercede - Un male tra i più frequenti tra gli ultracinquantenni -
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A reale riprova che non tutti i medici pensano solo ai loro tornaconti e che esistono ancora sanitari che, onorando l’iniziale giuramento d’Ippocrate, si preoccupano per davvero della gente, alla ribalta l’organizzazione del Convegno, a Roma, in data 26 novembre 2025, nella Clinica Nostra Signora Della Mercede, dal tema “Come prevenire il tumore dello stomaco”.
Una riunione ideata e voluta da un noto pool di medici specialisti del settore, con l’intento di aiutare per tempo quanti abbiano avvertito i primi sintomi della malattia e desiderino verifiche e conseguenti risposte esaustive e certe sul loro malessere.
Uno dei principali ideatori ed organizzatori del Congresso che si svolgerà a Roma è il Prof. Marcello Lucchese (nella foto). Interessati al tema, abbiamo voluto intervistarlo.
D.: Quale l’importanza di un programma di prevenzione per il tumore allo stomaco in Italia?
R.: Il tumore dello stomaco è uno dei mali più frequenti nel mondo occidentale. In quinta posizione per gli uomini ed in sesta nella donna. Molto frequente nell’Est Asiatico ed in alcune aree del Sud America. In Italia si registrano circa 15.000 nuovi casi l’anno. I numeri in Italia non costituiscono una quota così elevata da giustificare un programma di screening a livello della struttura pubblica. Per questo motivo la gran parte dei casi viene diagnosticata in fase avanzata con una pessima prognosi a distanza.
D. : Quali i sintomi avvertiti che dovrebbero spingere una persona a sottoporsi a questo tipo di screening?
R.: Questo tipo di tumore non offre particolari spunti a livello di sintomi per pensare di essere malato. Anzi quando cominciano i sintomi spesso è troppo tardi. Diciamo che sintomi quali pesantezza di stomaco, nausea frequente, bruciore locale, difficoltà digestive, oltre a gastrite e ulcera, devono consigliare un’apposita valutazione specialistica.
D.: Si conosce a cosa sia dovuto la causa di questo male?
R.: La causa dei tumori non è conosciuta, ma si ipotizza che vi siano diversi fattori che contribuiscono alla formazione di essi. In particolare, proprio nel caso in questione, un particolare tipo di alimentazione, il fumo, l’alcool ed uno speciale tipo d’infezione batterica. Inoltre, è molto importante conoscere nel caso di questo male se esista o meno una familiarità, cioè se in famiglia si registrano più casi della stessa patologia.
D.: Quale è il tipo d’infezione da lei menzionato che si rivela importante per l’insorgere del male in argomento?
R.: La più importante è quella dell’helicobacterpylori. Si tratta di un batterio molto diffuso. Si valuta che circa un quarto degli italiani ne sia portatore, nella maggior parte dei casi senza saperlo.
L’helicobacter è in grado di sopravvivere all’interno dello stomaco provocando una infiammazione cronica che a lungo andare può portare alla formazione di un tumore.
D.: Quali gli strumenti per effettuare una diagnosi?
R.: Ci sono diversi test da poter effettuare, anche se la biopsia dello stomaco, durante una gastroscopia, resta l’accertamento più importante. Il più facile tra i test da poter eseguire è quello del respiro (Breath Test), in cui si rileva il batterio semplicemente facendo soffiare in una provetta il paziente.
Anche un banale esame delle feci si rivela altrettanto utile e può essere di aiuto.
D.: Si può curare questa infezione?
R.: Certamente. Una volta diagnosticata la positività del batterio, il paziente deve fare una cura di due settimane con due antibiotici e, dopo un mese circa, fare un test per valutare se risulta ancora positivo. In questo ultimo caso si ricorre ad una apposita terapia con antibiotici più potenti con i quali normalmente si riesce a debellare l’infezione.
D.: Quanto è importante l’alimentazione nello sviluppo di questo tumore?
R.: Lo è e molto. È fondamentale, infatti, seguire una corretta dieta mediterranea ricca di verdure e frutta, evitando cibi industriali processati.
D.: A chi è diretto il programma di prevenzione del vostro Convegno?
R.: A tutte le persone sopra i 50 anni che abbiano i sintomi di cui parlavamo in precedenza, specialmente se hanno un caso di tumore dello stomaco in famiglia. Anche ai più giovani, inoltre, se positivi all’Helicobacter. Per tutti essi, infatti, è prevista una serie di controlli a distanza con esami particolarmente mirati e specifici.
D.: In cosa consiste il programma che proponete nel corso del Convegno, avvalendovi della Clinica dove lo stesso verrà tenuto?
R.: Indichiamo una visita specialistica per valutare i fattori di rischio, esami del sangue specifici ed una gastroscopia con prelievi bioptici. Il tutto viene svolto in un unico appuntamento tenuto nel corso di una sola mattinata. Dopo tutto ciò, il paziente ritornerà a ritirare la cartella clinica (oppure gli verrà spedita se abita lontano) la settimana successiva, con una apposita valutazione clinica personalizzata. In sintesi, l’obiettivo è quello di andare a ricercare patologie che possano in qualche modo mettere a rischio la vita del paziente. Prima si interviene, più facilmente si guarisce
D.: Per concludere, quali consigli si sente di dare a tutti i pazienti e non solo a quelli partecipanti al Convegno?
R.: Evitate fumo e alcool, seguite un’alimentazione sana, seguite i vostri sintomi e rivolgetevi a specialisti qualificati.
“Buona la prima”, concludiamo noi, come si direbbe in una ripresa cinematografica al primo ciak, trattandosi di un primo esperimento curativo. (Pier Francesco Corso)
