Mercoledì 5 Novembre 2025 09:11
Roma, lutto cittadino per Octay Stroici: bandiere a mezz’asta in memoria dell’operaio morto nel crollo della Torre dei Conti
Oggi la Capitale si ferma nel silenzio del lutto cittadino proclamato dal sindaco Roberto Gualtieri...
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Oggi la Capitale si ferma nel silenzio del lutto cittadino proclamato dal sindaco Roberto Gualtieri in memoria di Octay Stroici, il 66enne operaio romeno morto dopo essere rimasto intrappolato per oltre undici ore sotto le macerie nel crollo della Torre dei Conti, ai Fori Imperiali.
Le bandiere sono esposte a mezz’asta negli edifici comunali e i cittadini sono invitati a un momento di raccoglimento per ricordare l’uomo che lavorava al restauro di uno dei monumenti simbolo di Roma, oggi trasformato in scena di dolore e riflessione collettiva.
«Esprimo profondo cordoglio per la scomparsa di Octay Stroici, vittima del crollo della Torre dei Conti – ha dichiarato Gualtieri –. A nome di Roma Capitale e mio personale, rivolgo un pensiero commosso alla sua famiglia, ai colleghi e a tutti coloro che gli erano vicini. Voglio ringraziare i vigili del fuoco, le forze dell’ordine e i soccorritori intervenuti con grande professionalità e dedizione in una situazione così complessa e drammatica».
Il primo cittadino, questa mattina, ha deposto un mazzo di fiori ai piedi del monumento, ribadendo un messaggio chiaro: «Di lavoro non si può morire».
La Procura di Roma ha aperto un fascicolo per disastro colposo e omicidio colposo, disponendo il sequestro dell’area e la verifica di tutti gli atti relativi all’appalto del restauro, finanziato con fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).
Dalle prime ricostruzioni, la struttura avrebbe subito due cedimenti consecutivi durante le operazioni di consolidamento. Stroici era rimasto sepolto da una grande quantità di detriti e, nonostante i soccorritori lo abbiano estratto vivo, il suo cuore si è fermato poche ore dopo l’arrivo al Policlinico Umberto I.
Dalle prime ricostruzioni, la struttura avrebbe subito due cedimenti consecutivi durante le operazioni di consolidamento. Stroici era rimasto sepolto da una grande quantità di detriti e, nonostante i soccorritori lo abbiano estratto vivo, il suo cuore si è fermato poche ore dopo l’arrivo al Policlinico Umberto I.
Le indagini mirano a chiarire se vi siano state carenze strutturali, errori di valutazione o violazioni delle norme di sicurezza nei lavori.
Il dramma di Largo Corrado Ricci rilancia con forza il tema della sicurezza nei cantieri e della tutela dei lavoratori, soprattutto in interventi complessi legati alla valorizzazione del patrimonio storico.
Sindacati e associazioni di categoria hanno espresso indignazione e dolore, chiedendo che la tragedia segni “una svolta reale nella cultura della prevenzione”.
Sindacati e associazioni di categoria hanno espresso indignazione e dolore, chiedendo che la tragedia segni “una svolta reale nella cultura della prevenzione”.
«Non è accettabile che in un cantiere del centro di Roma, nel 2025, si possa ancora morire così», ha dichiarato un rappresentante della Cgil Roma e Lazio, mentre l’assessora ai Lavori Pubblici Ornella Segnalini ha garantito “massima trasparenza e collaborazione con la magistratura”.
La Torre dei Conti, edificata nel 1238 per volontà di Riccardo Conti, nipote di Papa Innocenzo III, è uno dei simboli del potere medievale romano. Alta 29 metri, faceva parte di un progetto di restauro e rifunzionalizzazione da quasi 7 milioni di euro inserito nel PNRR.
L’obiettivo era restituirla ai cittadini come spazio museale e di accoglienza per l’area dei Fori Imperiali. Ora, invece, l’area è interdetta al pubblico, e il Comune ha adottato misure di sicurezza straordinarie con l’ordinanza n. 150 del 4 novembre.
L’obiettivo era restituirla ai cittadini come spazio museale e di accoglienza per l’area dei Fori Imperiali. Ora, invece, l’area è interdetta al pubblico, e il Comune ha adottato misure di sicurezza straordinarie con l’ordinanza n. 150 del 4 novembre.
Il silenzio di oggi non è solo un segno di rispetto, ma un richiamo forte a una responsabilità condivisa: quella di garantire la sicurezza di chi lavora per costruire e preservare Roma.
Il nome di Octay Stroici resterà legato non solo a una tragedia, ma alla speranza che da essa nasca una maggiore consapevolezza collettiva.
Il nome di Octay Stroici resterà legato non solo a una tragedia, ma alla speranza che da essa nasca una maggiore consapevolezza collettiva.
