Mercoledì 5 Novembre 2025 10:11
Blitz a Cinecittà: sgomberati e sequestrati gli appartamenti occupati dai “latinos” dell’ex hotel Cinecittà
Nuovo capitolo nella lunga vicenda delle occupazioni abusive a Cinecittà. Questa mattina le forze dell’ordine...
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Nuovo capitolo nella lunga vicenda delle occupazioni abusive a Cinecittà. Questa mattina le forze dell’ordine hanno effettuato un blitz in via Eudo Giulioli, dove erano stati occupati diversi appartamenti di proprietà del Fondo Immobiliare Scoiattolo, già liberati una prima volta nel 2024 ma subito rioccupati.
L’operazione, coordinata dalla Procura di Roma, ha portato allo sgombero di 8 dei 16 appartamenti abusivamente occupati e al sequestro preventivo dell’intero complesso immobiliare.
L’operazione, coordinata dalla Procura di Roma, ha portato allo sgombero di 8 dei 16 appartamenti abusivamente occupati e al sequestro preventivo dell’intero complesso immobiliare.
A intervenire sono stati i carabinieri della stazione di Cinecittà, con il supporto di polizia di Stato, polizia locale, guardia di finanza e vigili del fuoco. Gli altri otto appartamenti verranno sgomberati in una seconda fase, “alla luce delle criticità legate alla capacità ricettiva dei centri di accoglienza di Roma Capitale”, come emerso dal comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica.
Dopo lo sgombero dell’ex hotel Cinecittà nel settembre 2024, che aveva portato all’allontanamento di 168 persone, molti ex occupanti — per lo più cittadini di origine latinoamericana — si erano spostati di pochi metri, occupando appartamenti tra i civici 12, 16, 22 e 28 di via Eudo Giulioli.
Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, gli immobili erano stati rioccupati appena una settimana dopo il primo sgombero, rimuovendo persino il muro in muratura realizzato per sigillarli. La situazione, come denunciato dai residenti e dallo stesso Fondo Scoiattolo, è presto degenerata: “Risse, schiamazzi notturni, minacce e paura costante”, si legge nella denuncia presentata ai carabinieri lo scorso luglio.
I residenti parlano di una vera e propria convivenza forzata con la paura, con episodi di violenza sempre più frequenti. In un’occasione, un gruppo di giovani si era affrontato in strada armato di coltelli e machete, mentre un altro episodio aveva visto scoppiare un incendio nel piano sotterraneo del palazzo, probabilmente causato da un allaccio abusivo alla corrente elettrica.
Alla luce di questi episodi e delle relazioni presentate dai carabinieri di Cinecittà, il gip Simona Calegari ha disposto il sequestro preventivo dei 16 appartamenti e della cantina del complesso, considerato ormai ad alto rischio di sicurezza.
Il provvedimento mira a interrompere quello che la Procura definisce un “ciclo vizioso di occupazioni” che, nonostante gli sgomberi e gli interventi precedenti, si è ripetuto negli ultimi anni tra Cinecittà, Torre Maura e Romanina.
La zona di via Eudo Giulioli è da tempo epicentro di tensioni sociali. I residenti, esasperati da anni di degrado, denunciano una situazione “fuori controllo”, con palazzi trasformati in rifugi abusivi, spaccio, furti e continui episodi di violenza.
“Non è solo una questione di ordine pubblico, ma di dignità e sicurezza per chi qui vive da decenni”, ha commentato un portavoce del comitato di quartiere, chiedendo che “questa volta l’intervento sia definitivo e non l’ennesima misura temporanea”.
Lo sgombero è stato solo l’ultimo anello di una catena di occupazioni che ha coinvolto l’ex hotel Cinecittà, l’ex centro di accoglienza di via Silicella, l’ex hotel Petra alla Romanina e un magazzino in via Alimena, dove si erano spostati altri occupanti provenienti anche da Tor Cervara, dopo un incendio che aveva distrutto un altro stabile abusivo.
Nonostante i ripetuti interventi, il fenomeno delle rioccupazioni e degli insediamenti diffusi continua a rappresentare una sfida complessa per le autorità, stretta tra esigenze di ordine pubblico e mancanza di strutture adeguate per l’accoglienza.
