Giovedì 6 Novembre 2025 13:11
Tertio Millennio Film Fest: il cinema e il sacro


Al Don Bosco la XXIX edizione della rassegna. In apertura "The Smashing machine", Leone d'argento a Venezia, e "Agnus Dei", documentario girato nel monastero di Santa Cecilia
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Tertio Millennio Film Fest: il cinema e il sacro
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Si è aperta ieri pomeriggio, 5 novembre, al Cinema Teatro Don Bosco, la XXIX edizione del Tertio Millennio Film Fest, promosso dalla Fondazione Ente dello Spettacolo. La manifestazione, diretta da Gianluca Arnone e Marina Sanna, si svolge fino al 9 novembre e vede 8 film internazionali in concorso, di cui sei in anteprima italiana e una anche internazionale, con la giuria interreligiosa presieduta dal regista Leonardo Di Costanzo. Quest’anno la domanda di partenza è “Nel nome di?” Un tema, un titolo, un’esortazione a riflettere sull’agire responsabile dell’essere umano e sulla sua relazione con Dio.
I film in competizione sono Agnus Dei di Massimiliano Camaiti, Our Father di Goran Stanković, Hysteria di Mehmet Akif Büyükatalay, El mensaje di Iván Fund, Reedland di Sven Bresser, Nino di Pauline Loquès, Lo scuru di Giuseppe William Lombardo e Traffic di Teodora Ana Mihai. Arrivano da diversi Paesi, come diverse sono le storie narrate, legate però dalla seguente domanda: “Come si manifesta oggi il sacro? Alle proiezioni dei film in concorso, il Festival aggiunge eventi speciali e ospiti, a partire da Gabriele Mainetti, il regista di Lo chiamavano Jeeg Robot, Freaks Out e La città proibita, che ha introdotto il film d’apertura del Festival: The Smashing Machine, Leone d’argento per la miglior regia a Venezia 82 e in sala dal prossimo 19 novembre. Diretta da Benny Safdie, per la prima volta senza il fratello Josh, la pellicola è tratta dalla storia vera del lottatore Mark Kerr, interpretato da un insolito Dwayne Johnson. È un’immersione nella forza e nella fragilità di un uomo, nella sua carne e nei suoi sentimenti, nelle vittorie e nelle sconfitte, nel suo percorso sportivo e umano.
«Tra le novità di quest’anno abbiamo pensato di chiedere ad altri registi noti – ha spiegato in apertura Gianluca Arnone – di presentare per noi i film di questa edizione». Il primo, appunto, è stato Gabriele Mainetti, il quale, salito sul palco con Valerio Sammarco, giornalista e critico cinematografico della Rivista del Cinematografo, ha parlato di The Smashing machine. «Il film mi è piaciuto, mi ha divertito tanto – ha esordito Mainetti -. È figlio di un film meraviglioso di Darren Aronofsky: The Wrestler. Immagino si venga a vedere il film con questa curiosità. C’è il trionfo del corpo di Dwayne Johnson: incredibile. Il cinema è anche questo: saper riprendere un corpo. Raccontarlo in tutte le sue forme non è facile. Mi ha colpito la capacità di Benny Safdie di raccontare in modo semplice questa storia». Due parole su Emily Blunt, la protagonista femminile del film: «Come sempre strepitosa, ma qui ancora più brava». Cosa “ruberebbe” da questo film? Mainetti ha risposto con prontezza, sorridendo: «Gli attori: attori incredibili coi quali mi piacerebbe lavorare».
Al termine di The smashing machine è stato proiettato Agnus Dei di Massimiliano Camaiti, alla presenza del regista. Si tratta di un documentario girato dentro il monastero di clausura delle suore benedettine di Santa Cecilia, a Trastevere, nel cuore di Roma. Racconta l’antica tradizione dei pallii destinati al Papa e ai vescovi metropoliti, per la festa di San Pietro e Paolo, il 29 giugno. La lana con cui sono realizzati proviene da due agnelli allevati proprio dentro le mura del monastero.
Camaiti ha raccontato come il film sia nato da un’immagine incontrata passeggiando: «Ho visto queste due ceste con due agnelli che entravano nella basilica di Santa Cecilia. Non ho potuto che seguirli e informandomi mi è venuta voglia di raccontare questa storia. È stato un impatto fortuito, casuale, potente». Tra i modelli cinematografici tenuti a mente dal regista, per Agnus Dei, c’è Il grande silenzio di Philip Gröning e più in generale autori come Rosi, Piavoli, Olmi, Wiseman.
Il Festival si chiuderà domenica pomeriggio, 9 novembre, con un altro evento speciale: la proiezione del film La valle dei sorrisi di Paolo Strippoli, seguita da un incontro coi protagonisti, Romana Maggiora Vergano e Giulio Feltri. Completano
il programma della XXIX edizione
del Tertio Millennio Film Fest, due progetti formativi: “Giovani Sguardi: Fragili Realtà”, rassegna dedicata a giovani registi italiani under 35, e “Oltre lo Schermo: il trascendente nel cinema contemporaneo”, quattro incontri su come il cinema contemporaneo racconta il sacro e la dimensione spirituale.6 novembre 2025
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