Domenica 9 Novembre 2025 07:11
Metro C: 11 anni di storia tra ritardi e nuovi traguardi
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LE ORIGINI
La linea C nacque come progetto per il Giubileo del 2000, con l'obiettivo di collegare in una prima fase San Giovanni a Ottaviano: in forma provvisoria si sarebbe utilizzato il deposito Osteria del Curato della metro A ed una connessione sotterranea a San Giovanni, ma ben presto ci si rese conto che non sarebbe mai stato possibile completare i lavori per tempo.
Dall'Agenda per la Mobilità del 1995 si arriva con un fast-forward al 2001, quando il CIPE inserì l'opera tra quelle strategiche della "legge obiettivo": nel 2005 fu pubblicato da Roma Metropolitane il bando di gara internazionale, vinto dal consorzio Metro C S.p.A. (Astaldi, Vianini, Hitachi STS, CMB e CCC).
Nel frattempo il tracciato e gli obiettivi erano cambiati: anziché partire dal centro si decise di iniziare dall'estrema periferia est di Roma. Inoltre fu cassato il passaggio sotto via del Corso in favore dell'attraversamento di Corso Vittorio Emanuele II.
La terza metropolitana, con i suoi 30 km di prefiggeva l'obiettivo di raddoppiare, da sola, la rete metropolitana di Roma, ai tempi limitata alle linee A e B.
I PRIMI CANTIERI
I lavori iniziarono nel 2006 con le indagini archeologiche, che portarono anche alla cancellazione della stazione di largo Torre Argentina. Le talpe meccaniche entrarono in azione nel 2008 da Giardinetti, mentre la vecchia ferrovia Roma-Pantano fu chiusa per essere convertita al nuovo standard metropolitano.
Il "trenino della Casilina" aveva già ricevuto tra il 1996 e il 2006 un importante upgrade del tracciato da Torrenova a Pantano, col raddoppio di binario e l'eliminazione di tutti i passaggi a livello come una vera e propria metropolitana. In origine, infatti, era previsto che il trenino, divenuto metro G, convivesse con la metro C, salvo poi cambiare idea nel 2006 quando la Regione impose l'automazione integrale della terza metropolitana quale condizione essenziale per la copartecipazione al finanziamento della linea.
A causa della guida automatica il metrotram divenne incompatibile e la Roma-Pantano fu ridotta all'attuale Roma-Giardinetti.
TRA SPERANZE E RITARDI
Il cronoprogramma originario prevedeva l'apertura della prima tratta fino San Giovanni-Pantano nel 2013, ma ad essere inaugurata
il
9 novembre 2014 fu la sola linea periferica Centocelle-Pantano.
Anche la prima corsa non fu senza intoppi: da Centocelle il primo treno limitò la corsa a Fontana Candida per un guasto temporaneo ad un circuito di binario. Un'inconsapevole previsione delle difficoltà che avrebbero accompagnato l'esercizio della linea fino ad oggi. A San Giovanni il ritrovamento di una grande vasca per l'irrigazione di un campo di pesche portò ad una variante sostanziale che ne ritardò l'apertura. Anziché passare sopra la linea A, la metro C dovette passare sotto, modificando radicalmente il progetto della stazione e le tempistiche.
Il 29 giugno 2015 la linea fu allungata a Lodi,
quindi il 12 maggio 2018 fu finalmente centrato lo scambio - tutt'ora purtroppo incompleto - a San Giovanni
. Infine, il 22 agosto 2022 è stato attivato il pozzo multifunzionale 3.3 di via Sannio
, consentendo di superare l'esercizio a binario banalizzato.IL FUTURO
Dopo una stagnazione durata anni,
con le talpe meccaniche che dal 2020 sono ferme sotto il cuore archeologico di piazza Venezia
, il progetto sembra aver trovato un nuovo slancio.Con la Finanziaria 2023 il governo Draghi ha ripartito 2,2 miliardi di euro
, di cui 610 milioni per la stazione Venezia, i cui lavori sono partiti il 22 giugno 2023
, e 990 milioni per un lotto costruttivo della tratta T2 Venezia-Clodio.A questi si sono integrati
con la Finanziaria 2024 del governo Meloni ben 4 miliardi di euro
, di cui 100 milioni a copertura degli extra costi della tratta T3 San Giovanni-Colosseo, 755 milioni a completamento del quadro economico della subtratta Colosseo-Venezia, 2,2 miliardi per la tratta T2 Venezia-Clodio e 890 milioni per la tratta T1 Clodio-Farnesina.Considerando i 3 miliardi già impegnati per la linea Colosseo-Pantano, la linea C arriverà a costare circa 7 miliardi di euro.
L'obiettivo è ambizioso: secondo il cronoprogramma i lavori partiranno nel 2026 per concludersi 10 anni più tardi, ma la volontà è quella di arrivare ad aprire entro entro il Giubileo del 2033.
Tutto ciò a condizione che vengano "ritrovati" i 50 milioni di euro
recentemente sfilati dal quadro economico.Ascolta "Mobilità Roma: deviate 49 linee per la Rome 15K, cantieri e modifiche bus in Centro" su Spreaker.
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