Roma – Aveva creato un vero e proprio sistema illegale di falsi rapporti di lavoro per favorire l’ingresso irregolare di cittadini stranieri in Italia.

Un uomo di 50 anni, residente a Roma, è stato arrestato dalla Polizia di Stato a Nettuno con l’accusa di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e falso ideologico in atto pubblico.

Secondo quanto ricostruito dagli investigatori del commissariato Anzio-Nettuno, coordinati dalla Procura di Velletri, l’uomo – già iscritto all’albo dei ragionieri e successivamente radiato – avrebbe messo in piedi un’attività illecita particolarmente redditizia: circa 800 mila euro il giro d’affari stimato dagli inquirenti.

Il meccanismo prevedeva la falsificazione della documentazione necessaria a ottenere i nullaosta per il lavoro subordinato, indispensabili per richiedere il visto d’ingresso presso le ambasciate dei Paesi di origine. L’indagine è partita dalla denuncia di un imprenditore che ha disconosciuto un rapporto di lavoro mai effettivamente instaurato con la sua azienda.

I successivi accertamenti hanno permesso di scoprire che il 50enne, accreditato come “soggetto inseritore” nelle piattaforme informatiche delle Prefetture, caricava pratiche in cui compariva lui stesso come datore di lavoro oppure utilizzava – a loro insaputa – i dati di ignari imprenditori, falsamente associati ai contratti.

L’uomo è stato arrestato e sono in corso ulteriori approfondimenti per ricostruire il numero esatto dei cittadini stranieri coinvolti e verificare l’eventuale presenza di altri complici. (Redazione RomaDailyNews)