Roma – Una vera e propria centrale dello spaccio, capace di gestire ordini, consegne e coperture logistiche come un servizio “delivery”.

È quanto scoperto dalla Polizia di Stato nel cuore della Capitale, nella zona di Ponte Sisto, dove due fratelli di origine ecuadoregna – 27 e 30 anni – avevano organizzato un sistema di distribuzione della cocaina rapido, strutturato e tecnologicamente curato. Entrambi sono stati arrestati, convalidati dall’Autorità giudiziaria.

Secondo quanto ricostruito dagli agenti del I Distretto Trevi Campo Marzio, i due gestivano una sorta di “sala operativa” che riceveva ordinazioni tramite social network e piattaforme di messaggistica. Le richieste venivano smistate a corrieri incaricati delle consegne, veri e propri “rider della droga” che si muovevano a bordo di scooter, auto private o vetture a noleggio per evitare riconoscimenti e controlli.

La svolta è arrivata quando uno dei fratelli è stato sorpreso dalla polizia durante una consegna programmata per la serata: bloccato subito dopo lo scambio denaro-droga, aveva con sé diverse dosi di cocaina, circa 700 euro in contanti e due telefoni cellulari, uno dei quali dedicato esclusivamente alla gestione degli ordini.

La perquisizione domiciliare ha permesso di individuare il secondo fratello, recuperare ulteriore sostanza stupefacente e sequestrare materiale per il confezionamento, tra cui un bilancino con residui di polvere bianca.

Per eludere eventuali controlli, i pusher utilizzavano sim intestate a nomi fittizi e, secondo gli investigatori, affidavano parte del denaro incassato a terzi per evitare che venisse sequestrato in caso di arresto.

L’operazione ha permesso di smantellare un sistema di spaccio attivo soprattutto nelle ore serali e notturne nelle zone della movida romana, con consegne rapide e contatti anonimi. (Redazione RomaDailyNews)