Lunedì 17 Novembre 2025 09:11
Nuova Cartellopoli: del testo adottato in fretta e furia a luglio si sono perse le tracce
Ad agosto la corsa per chiedere i pareri ai municipi, durante la chiusura, e ad oggi il testo ancora non approda in Assemblea Capitolina. Da segnalare la presidente dell'aula e il presidente della commissione commercio che non rispondono alle richieste dei cittadini
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A distanza di oltre due mesi
dall’ultima volta
che ci siamo occupati della proposta di nuovo regolamento degli impianti pubblicitari a Roma, torniamo a parlarne per segnalare la sua apparente scomparsa dall’agenda cittadina.Il provvedimento era stato adottato dalla Giunta Capitolina a fine luglio scorso ed inviato ai municipi per i loro pareri giusto all’inizio della chiusura agostana. Sembrava un’iniziativa che l’amministrazione Gualtieri volesse approvare in tempi ristrettissimi e invece ad oggi, dopo che i municipi hanno da tempo espresso i loro pareri, il testo non appare ancora approdato in Assemblea Capitolina.
Purtroppo dobbiamo utilizzare una formula dubitativa al riguardo, perché se da notizie informali giunteci la proposta di riforma non dovrebbe essere ancora stata calendarizzata, le nostre richieste inviate a più riprese (23 e 30 settembre, 12 novembre) sia alla presidente dell’Assemblea Capitolina, Svetlana Celli, che al presidente della commissione attività produttive e commercio, Andrea Alemanni, non hanno ricevuto il benché minimo riscontro.
E qui non possiamo non sottolineare la gravità di una tale totale mancanza di considerazione, perché chi scrive non è qualcuno che si è svegliato una di queste mattine ed ha deciso di occuparsi dell’invasione di impianti pubblicitari a Roma (invasione che, ricordiamolo, è proseguita indisturbata anche durante tutto il mandato dell’attuale giunta Capitolina). Chi scrive è al contrario convinto di essersi guadagnato un minimo di considerazione da parte delle istituzioni per aver affrontato la questione “cartellopoli” a Roma fin dal momento in cui esplose, protestando, studiando gli atti, proponendo soluzioni e anche presentando una delibera d’iniziativa popolare supportata da oltre 10mila firme, delibera discussa in Assemblea Capitolina e bocciata per una manciata di voti.
Non rispondere neanche con un generico riscontro ad una semplice richiesta di informazioni significa considerare i cittadini un fastidio, alla faccia dell’iniziativa “Strada facendo” con cui il gruppo PD in Campidoglio sbandiera di mettere al centro l’ascolto e la partecipazione dei cittadini.
In attesa che la proposta di riforma si materializzi in Assemblea Capitolina (sempre che lo faccia, perché c’è sempre la speranza che il sindaco Gualtieri e chi lo consiglia si rendano conto che si tratta di un pateracchio che condannerà Roma ad altri lustri di cartellopoli), ricordiamo gli articoli dove abbiamo provato ad occuparci in maniera approfondita del tema e dove abbiamo:
–
fortemente criticato, nel metodo e nel merito, la proposta di riforma
,–
pubblicato la lettera dell’assessora Monica Lucarelli
, responsabile delle attività produttive nella giunta capitolina, in risposta alle nostre critiche,–
replicato alla lettera dell’assessora
(senza ricevere ulteriore risposta),–
formalizzato i nostri rilievi e le nostre proposte di emendamento al testo
, inviandole a tutti i municipi,–
segnalato le affermazioni non verificate fornite dall’assessora Lucarelli
in diverse commissioni municipali dedicate alla proposta,–
dimostrato che la proposta di riforma aumenta la superficie espositiva rispetto alla normativa vigente
(altro che riduzione del 25%!?!).L'articolo
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