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Lunedì 17 Novembre 2025 09:11

Vittime della strada, Manto: «Trasformare il dolore in un di più di amore»



I familiari a Santo Spirito in Sassia per la Messa e poi l'Angelus con il Papa. Graziella, mamma di Elena, morta nel 2018 su viale Ostiense: «Siamo chiamati a essere un'antenna d'amore»

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Sono rimasti in piedi per tutto il tempo. Uno accanto all’altro. Sulle loro magliette, le foto dei loro figli. In mano, un mazzo di fiori. Graziella Viviano, mamma di Elena Aubry, morta a 26 anni nel 2018 sulla via Ostiense, si è portata un girasole. Lo ha sollevato al cielo quando il Papa dopo l’Angelus ha ricordato «tutti coloro che sono morti in incidenti stradali, causati troppo spesso da comportamenti irresponsabili». E ha aggiunto: «Ognuno faccia su questo un esame di coscienza». C’era molta commozione negli occhi dei familiari delle vittime della strada che ieri mattina, 15 novembre, si sono stretti in preghiera nella chiesa di Santo Spirito in Sassia, prima di raggiungere piazza san Pietro per ascoltare le parole del pontefice.

giornata vittime della strada, Manto, 16 novembre 2025
Del loro dolore si è fatto carico anche monsignor Andrea Manto, vicario episcopale per la Pastorale della salute, che ha presieduto la Messa nel santuario della Divina Misericordia, in occasione della
Giornata mondiale in memoria delle vittime della strada
. «Vittime della tragica fatalità, ma anche a volte, purtroppo sempre più spesso, dei comportamenti irresponsabili o della mancanza di un’adeguata cultura della prevenzione a tutti i livelli», ha sottolineato il sacerdote. Che ha detto di sognare un mondo «dove le strade e i mezzi di trasporto siano sempre più sicuri». Dove «non ci siano uomini e donne con così tanto dolore e vuoto nel cuore da drogarsi, ubriacarsi e mettersi alla guida e causare disastri». Un mondo «dove davvero vinca la vita e l’amore». Questo sogno, ha spiegato Manto, non è un’utopia, ma è possibile in Cristo Risorto.  «Siamo qui oggi – ha sottolineato – per esprimere la nostra vicinanza a tutti coloro che soffrono il lutto, perché la Chiesa è madre, consola, abbraccia, accoglie e ascolta questo dolore che è terribile, ed è senza soluzione umana. Ma allo stesso tempo – ha aggiunto – ci spinge a guardare avanti con fiducia, a sapere che un giorno le persone care le ritroveremo nella Casa del Padre». E a trasformare il dolore in «un di più di amore, fede e speranza». Per «far crescere una cultura della prevenzione affinché tragedie simili non accadano mai più».

giornata vittime della strada, Manto, 16 novembre 2025
Insieme al sacerdote, tra gli altri, ha concelebrato anche il rettore don Paolo Martinelli. Sulla scia di Manto, alla fine della Messa ha ricordato che «il buio non è l’ultima parola. L’ultima parola è la Risurrezione di Cristo». Toccante poi la testimonianza di Graziella Viviano. «A volte non siamo così forti. Lo ripeto per prima a me e poi lo dico anche a voi: non dobbiamo disperare – ha detto -. La morte è solo un cambio di vita. I nostri figli, ogni volta che pensiamo a loro, generano amore in noi e nelle altre persone. A che serve quindi la tristezza, a volte l’odio, nei nostri cuori? Credo che dobbiamo imparare da loro l’amore, provando a “ritrasmettere” quel bene che ci hanno dato e continuano a mandarci. Siamo chiamati a essere un’antenna d’amore».

giornata vittime della strada, Manto, 16 novembre 2025
Le sue parole le hanno ascoltate anche Franco e Daniela, genitori di Alberto Fanfani, vittima del crollo del Ponte Morandi insieme alla sua fidanzata Marta Danisi. Erano a Roma per una gita. Sono entrati in chiesa casualmente e sono scoppiati in lacrime. «Siamo rimasti senza parole quando abbiamo scoperto a chi fosse dedicata la celebrazione – hanno raccontato -. Le parole di Graziella sono le nostre parole, la nostra vita e il nostro dolore, che non ci lascia mai».

Nella Capitale, ieri, si è svolto anche un presidio in commemorazione delle vittime della strada. La manifestazione, organizzata pure per protestare contro l’alta velocità sulle vie cittadine, si è tenuta in via Cristoforo Colombo, dove, tra le giovani vittime, hanno perso la vita
Francesco Valdiserri
, investito e ucciso tre anni fa, e Beatrice Bellucci, morta pochi giorni fa. Nel frattempo, le stragi non si sono fermate. Almeno sei morti e venticinque feriti, di cui dieci gravi, sono il bilancio di una serie di incidenti stradali che si sono verificati ieri in Piemonte, Lombardia, Liguria, Basilicata, Puglia, Campania e Toscana.

17 novembre 2025

 

 

 

 

 

 

 

 

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