Martedì 18 Novembre 2025 16:11
Colleferro, tutto pronto per lo spettacolo ‘Inferno’ di Dante nei rifugi
Presentato questa mattina dal direttore artistico Claudio Dezi e dal sindaco Pierluigi Sanna lo spettacolo che negli anni passati ha riscosso molto successo con oltre...
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Colleferro, tutto pronto per lo spettacolo ‘Inferno’ di Dante nei rifugi
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Presentato questa mattina dal direttore artistico Claudio Dezi e dal sindaco Pierluigi Sanna lo spettacolo che negli anni passati ha riscosso molto successo con oltre 2500 spettatori. Stiamo parlando della rappresentazione itinerante dell’Inferno di Dante nei rifugi di Colleferro
Azione teatrale itinerante ipogea 22-23 novembre 29-30 novembre 2025 dalle 17.00 alle 20.00 – un gruppo di spettatori ogni 10 minuti Rifugi di Colleferro, entrata di via Roma – ingresso gratuito. L’evento è realizzato con il patrocinio e il contributo del Comune di Colleferro, inserito tra le manifesta-zioni organizzate in occasione del 90° anniversario dalla fondazione della città. Progetto artistico di Claudio Dezi, organizzato e allestito da Officina Teatro con la collaborazione delle compagnie Futura Teatro e Amentesveglia.
Dopo il grande successo delle precedenti edizioni, che hanno coinvolto oltre 2.500 spettatori tra Colleferro e Napoli, questa nuova versione presenta un percorso completamente rinnovato nelle atmosfere, nei personaggi e negli spazi. Ovviamente non si tratta di un tentativo – peraltro impossibile – di rappresentare la Prima Cantica così come è stata scritta, bensì di una ricostruzione essenziale e profondamente evocativa del viaggio dantesco: un’esperienza immersiva che diventa insieme azione teatrale, proposta culturale e invito alla lettura del capolavoro di Dante.
Nel corso del suggestivo itinerario ipogeo, lo spettatore – guidato da Virgilio – si troverà a percorrere i cerchi dell’Inferno incontrando, di volta in volta, ambienti animati da personaggi celebri e figure meno note, vivendo momenti interattivi e coinvolgenti. Il nostro intento è quello di offrire un’esperienza che sappia emozionare e, allo stesso tempo, aprire la porta alla curiosità: invitare le nuove e le vecchie generazioni a tornare alla Divina Commedia non come un testo “da studiare”, ma come un mondo vivo, pieno di storie, di personaggi indimenticabili, di visioni, di luoghi fantastici e di idee che hanno attraversato i secoli senza mai invecchiare davvero.
Quando lo spazio diventa racconto Il progetto Azioni teatrali itineranti in spazi e luoghi non convenzionali, vero e proprio fiore all’occhiello di Officina Teatro, nasce con l’obiettivo di valorizzare il patrimonio architettonico, urbanistico, storico e culturale del nostro territorio. L’idea è quella di restituire questi luoghi alla comunità, riorganizzandoli e trasformandoli in spazi di socialità, di incontro e di dialogo, capaci di tornare a vivere o essere valorizzati attraverso le arti performative. Ogni evento prende forma da uno studio attento del luogo e da una
progettazione dedicata, in cui lo spettacolo itinerante diventa rievocazione storica, narrazione e scoperta: il movimento, la parola, le azioni, le luci, i colori e i suoni svolgono una funzione attiva, raccontando storie e, allo stesso tempo, i luoghi che le ospitano. Gli spazi stessi, quindi, diventano parte integrante della drammaturgia. I luoghi d’interesse sono principalmente quelli urbani, spesso dismessi o inutilizzati: ex fabbriche, capannoni industriali, siti archeologici, piazze, vicoli e scorci di città. A questi si affiancano edifici storici, castelli, borghi medievali, giardini, chiostri, rifugi e gallerie sotterranee, dove la performance trova una nuova forza evocativa.
Con questo progetto intendiamo contribuire alla rigenerazione culturale e sociale del territorio, portando il teatro “fuori dal teatro” per metterlo in relazione diretta con la città e con le persone che la abitano. Crediamo nell’arte come strumento di diffusione di idee, emozioni e valori condivisi; come occasione di aggregazione e di creazione di nuovi spazi d’incontro; come possibilità di confronto, di socializzazione e di scoperta di interessi comuni. Infine, vogliamo proporre le arti performative come strumento educativo, formativo e – quando possibile – terapeutico, capaci di accompagnare la comunità e di offrire un valido supporto alla didattica tradizionale.
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