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Giovedì 20 Novembre 2025 12:11

La Camera: senza consenso è violenza sessuale



Approvata all'unanimità la proposta di legge che modifica l’articolo 609-bis del codice penale, prevedendo una pena dai 6 ai 12 anni. Il testo passa ora all'esame del Senato. Amnesty: «Continuiamo a tenere alta l'attenzione»

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Con 227 voti a favore, nessun voto contrario e nessun astenuto, l’aula della Camera ha approvato all’unanimità ieri, 19 novembre, la proposta di legge che modifica l’articolo 609-bis del codice penale in materia di violenza sessuale. Un solo articolo, che introduce la nozione di “consenso”. «Chiunque compie o fa compiere o subire atti sessuali a un’altra persona senza il consenso libero e attuale di quest’ultima è punito con la reclusione da sei a dodici anni – si legge nel testo -. Alla stessa pena soggiace chi costringe taluno a compiere o a subire atti sessuali con violenza o minaccia o mediante abuso di autorità ovvero induce taluno a compiere o a subire atti sessuali abusando delle condizioni di inferiorità fisica o psichica o di particolare vulnerabilità della persona offesa al momento del fatto o traendo in inganno la persona offesa per essersi il colpevole sostituito ad altra persona. Nei casi di minore gravità la pena è diminuita in misura non eccedente i due terzi».

Il nuovo testo – che passa ora all’esame del Senato – diventa così in linea con le componenti essenziali di libertà e attualità che sono il fondamento della Convenzione di Istanbul: qualunque atto sessuale posto in essere senza il consenso libero e attuale della persona coinvolta integra il delitto di violenza sessuale.

«Continuiamo a tenere alta l’attenzione! Noi lo diciamo da sempre: “Solo sì è sì”», commenta sui social Amnesty Italia, citando lo slogan della campagna sul tema del consenso portata avanti negli ultimi anni. Lo ribadisce anche Laura Boldrini (Pd), prima firmataria della proposta di legge originaria, che proprio ad Amnesty rivolge il suo grazie. «Oggi diciamo basta – ha scandito nella dichiarazione di voto -. Basta alle sentenze nei casi di stupro in cui l’accusato viene assolto perché lei “doveva sapere cosa aspettarsi”, perché lei aveva già avuto rapporti e quindi era “in condizione di immaginarsi i possibili sviluppi della situazione”. Basta a “se manca il dissenso non c’è violenza”. Basta a domande come “perché non sei scappata?”, “perché non hai detto no?”, “perché non hai reagito?”. Tutto questo si chiama paura, non consenso. Si chiama paralisi, non consenso. Si chiama momentanea incapacità di intendere, non consenso. Il consenso è un’altra cosa. E con l’approvazione alla Camera della legge sul consenso, mettiamo nero su bianco che solo sì è sì. Che il sesso senza consenso è stupro».

Si tratta, ha ribadito la deputata Pd, di «principi già sanciti dalla Cassazione e della Convenzione di Istanbul e sulla base dei quali ho elaborato e presentato la proposta di legge, oggetto di discussione e di numerose audizioni in Commissione giustizia.  Un sincero ringraziamento – ha aggiunto – va ai giuristi, alle giuriste e alle associazioni che sono intervenute in proprio in Commissione e lo hanno fatto con grande competenza. Questo risultato è frutto di un lavoro di squadra tra donne, donne di diverso orientamento politico, che fa bene al nostro paese. Perché quando c’è da combattere la violenza contro le donne, essere avversarie non conta più: unite si va dritte alla meta». Quindi, una puntualizzazione: «Non serviranno, come sostiene una volgare e becera campagna di fake news, di vera e propria disinformazione, moduli da compilare e contratti da firmare prima di avere un rapporto sessuale. Tutto falso. L’unica cosa che serve è un sì. Un sì libero ed esplicito. È un principio di civiltà quello che introduciamo oggi, unendoci a 21 Paesi europei. Lo dobbiamo a tutte quelle donne che, non essendo state in grado di reagire all’aggressione sessuale, non sono state credute e quindi non hanno avuto giustizia». Il consenso, ha concluso, «va insegnato fin da piccole e piccoli perché non si arrivi a doverlo ribadire nei tribunali, quando la violenza è stata già compiuta».

20 novembre 2025

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