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Giovedì 20 Novembre 2025 16:11

“Il mio nome è Nevenka”: il film che rompe il silenzio e scuote l’Italia

Il nuovo film di Icíar Bollaín al centro di tre eventi speciali a Roma In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne, Roma ospita tre eventi dedicati a Il mio nome è Nevenka, il nuovo film di Icíar Bollaín che racconta la storia vera della prima donna spagnola ad aver denunciato un [...]

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In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne, Roma ospita tre eventi dedicati a Il mio nome è Nevenka, il nuovo film di Icíar Bollaín che racconta la storia vera della prima donna spagnola ad aver denunciato un politico per molestie sessuali sul lavoro.

Le proiezioni si terranno il 24 novembre al Cinema Don Bosco con la Casa delle Donne Lucha y Siesta; il 25 novembre al Cinema delle Provincie in collaborazione con Mujeres nel Cinema; e il 27 novembre, ancora al Cinema delle Provincie, insieme a BeFree e a Barbara Leda Kenny, fondatrice della Libreria Tuba e gender expert della Fondazione Brodolini.

Premiato dal pubblico all’ultima edizione de La Nueva Ola – Festival del cinema spagnolo e latinoamericano, il film arriva in Italia distribuito da Exit Media, con il sostegno della fondazione Una, Nessuna Centomila, WIFT&M Italia e Mujeres nel Cinema.

nevenka
La vicenda di Nevenka Fernández, giovane consigliera comunale che nel 2000 denunciò il sindaco suo capo per molestie, è considerata un precedente storico che anticipò di quasi vent’anni il movimento #MeToo. Bollaín, autrice di alcune tra le opere più premiate del cinema europeo contemporaneo, restituisce con lucidità la complessità dell’abuso di potere, della violenza psicologica e dello stalking sul lavoro.

Come spiega la regista, la sfida era mostrare la confusione emotiva che il molestatore Ismael Álvarez infliggeva a Nevenka: dinamiche manipolatorie sottili, mutevoli, difficilissime da riconoscere. A interpretare Nevenka è Mireia Oriol, affiancata da Urko Olazabal nel ruolo del sindaco, insieme a Ricardo Gómez, Lucía Veiga, Carlos Serrano e Font García.

Il film intreccia realismo e introspezione, evitando toni didascalici e puntando sulla forza morale della storia. Dopo il concorso al Festival Internazionale di San Sebastian e l’anteprima italiana alla Nueva Ola, il film arriva nelle sale italiane come evento speciale in concomitanza con il 25 novembre e con i “16 giorni di attivismo”.

In Italia, ricordano gli ultimi dati Eures, Istat, INPS e Eurostat, la violenza sulle donne resta un’emergenza strutturale: una donna uccisa ogni tre giorni, oltre 60.000 richieste d’aiuto nel solo 2023 e una maggioranza di vittime senza autonomia economica.

Il mio nome è Nevenka trasforma una vicenda giudiziaria in un atto di memoria e resistenza, ricordando che ogni denuncia è un passo decisivo verso la libertà.

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